Arrestato capo ultras Melfi per aggressione del 2006 a calciatore del Taranto

Ancora tifosi alla ribalta per fenomeni fortemente negativi e che poco hanno a che vedere con sport in genere e gioco del calcio più in particolare. Dopo l’arresto dei tre capi ultras del Bari in seguito all’inchiesta sul calcioscommesse, giunge notizia di un altro ordine di detenzione: a finire in carcere, un capo degli ultras del Melfi, il 43enne Michele Posa, per una pena residua di 8 mesi e 14 giorni di reclusione dovuta a violenze in occasione di una partita di calcio.

È stato sottoposto a regime di arresti domiciliari. L’ordine di arresto riporta le accuse di lesione personale e violazioni delle norme sul corretto svolgimento delle manifestazioni sportive.

I fatti contestati si riferiscono al 21 maggio 2006 allorché, al termine dell’incontro tra Melfi e Taranto valevole per i play-off dell’allora serie C2, a partita ormai conclusa alcuni tifosi della squadra ospite tentavano di invadere il campo ma venivano bloccati dalle forze dell’ordine presenti nella circostanza in forma massiccia data la delicatezza dell’incontro.

Approfittando della confusione che si era venuta a creare, Posa ha indossato abusivamente una casacca utilizzata dai fotografi accreditati, è entrato nel rettangolo di gioco e senza alcun motivo ha aggredito con pugni e calci un calciatore del Taranto che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. L’aggressore, per non farsi identificare, ha poi svestito la casacca allontanandosi tra i tifosi. Subito dopo è stato identificato e arrestato dai carabinieri.

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