Calcioscommesse Last Bet l’AlbinoLeffe al centro delle indagini

Piacenza, Mantova, AlbinoLeffe e Cremonese: Carlo Gervasoni, interrogato ieri pomeriggio dal gip Guido Salvini della Procura di Cremona nell’ambito dell’inchista Last Bet sul calcioscommesse (Gervasoni è uno dei 17 per i quali è stata adottata misura di custodia cautelare in carcere), ha ammesso le proprie responsabilità rispetto alle accuse che gli vengono mosse e riferito particolari nuovi che coinvolgono le quattro squadre in cui il difensore ha militato nel corso della carriera.

Nella ricostruzione degli avvenimenti, pare vi sia almeno un filo conduttore (in realtà ve ne è più di uno): le attività di piazzista di Gervasoni cominciano a Bergamo nelle file dell’Albinoleffe. Ed è proprio il club lombardo a tenere uniti tra loro i protagonisti finiti per ora – e a vario titolo – sulle pagine dei giornali e negli uffici di tribunali: nell’AlbinoLeffe, infatti, hanno militato anche Filippo Carobbio e Paolo Acerbis.

Non solo: nell’ordinanza di custodia cautelare, il gip menziona esplicitamente l’eventualità che il referente ultimo della rete di scommettitori di Singapore, Eng See Tan,

“abbia assunto il controllo finanziario, seppure in modo occulto, dell’intera società calcistica Albinoleffe”.

Nel corso del suo interrogatorio, Gervasoni avrebbe collaborato e riferito i nomi di venti, venticinqua calciatori coinvolti nelle vicende: di essi non si sa ancora nulla. Chi, invece, ha scelto di non parlare è Luigi Sartor che si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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