Calcioscommesse l’ex Mantova Locatelli parla di Gervasoni

Tomas Locatelli, ex calciatore del Mantova coinvolto nell’inchiesta sul caòlcioscommesse, in seguito all’interrogatorio avvenuto venerdì 4 maggio (due ore di audizione in Procura federale) dopoché era già stato ascoltato lo scorso 18 aprile, ha pronunciato una serie di frasi significative che spaziano in maniera trasversale.

Va ricordato che a chiamare in causa Locatelli, iscritto nel registro degli indagati dai pm di Cremona, è stato l’ex compagno e superteste Carlo Gervasoni per la tentata combine di Ancona-Mantova del 30 maggio 2010.

“Chi abbina il nome di Locatelli al calcioscommesse non si deve permettere di farlo perchè il calcioscommesse mi ha portato via un milione e 700mila euro. Leggo che sono stato convocato nuovamente ma la verità è che mi sento parte lesa di questo calcioscommesse e ringrazio il procuratore per avermi permesso di esternare questa problematica: sono in ricorso contro il Mantova calcio che purtroppo è fallito per colpa della retrocessione. Ho avuto parole nei confronti del presidente del Mantova Lori non bellissime, perchè devo avere ancora 1.700.000 euro (la richiesta di ingiunzione di pagamento è di 1.717.360 euro). Sembrerebbe però che alcuni giocatori del Mantova potrebbero aver venduto delle partite. Se veramente tutto questo fosse vero, mi sento quasi in difficoltà a chiedere questi soldi al presidente. Questi soldi è giusto chiederli a lui o a qualcun altro?”

Le parole dello stesso su Gervasoni:

“Ho un’idea brutta su di lui. Ha sbagliato, mi fa più male però che ha avuto il coraggio di pugnalare dei suoi compagni e dei ragazzi che non prendevano lo stipendio da mesi e non avevano i soldi per fare la spesa. Se è stato veramente così sarebbe deleterio per il calcio e per chi ha vissuto la problematica Mantova. Fa il mio nome ma non è stato calcioscommesse perchè la partita non era quotata. Secondo lui si è trattato di chiedere a una squadra una cortesia, che poi non c’è stata, perchè Mastronunzio ha fatto due gol e ci ha mandato in Serie C. Giustamente come deve essere il calcio. È un millantatore? Sicuramente di 150 nomi non posso pensare che siano tutti coinvolti in situazioni come queste. Non mi è sembrato di vedere partite strane. Ho vissuto quell’anno come molti altri”.

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