Diretta live calcioscommesse processo sportivo 2 agosto 2012

Secondo giorno di processo sportivo sul calcioscommesse con le prime udienze che riguardano i deferimenti della Procura federale per i filoni di Cremona e di Bari.

Dopo la richiesta di deferimenti e penalizzazioni avvenuta ieri da parte del Procuratore Stefano Palazzi alla Disciplinare e dopo che la stessa ha respinto la richiesta di patteggiamento per Antonio Conte ritenendo non congrua la squalifica di tre mesi con 200mila euro di ammenda, sono arrivati i primi giudizi della Disciplinare che accetta per il Siena 6 punti di penalizzazione e 20 mila euro di ammenda (altri 80mila per la continuazione), per l’Albinoleffe 1 punto di penalizzazione e 30mila euro di ammenda.

Per i tesserati Dario Passoni una sanzione complessiva di 6 mesi e 15 giorni; per Mirco Poloni una sanzione di 6 mesi di squalifica in continuazione; per Marco Savorani 5 mesi e 10 giorni di squalifica e per Giorgio D’Urbano 5 mesi e 10 giorni di squalifica.

Ancora: Palazzi ha chiesto una squalifica per 12 tesserati: per Cristian Bertani di 3 anni e 6 mesi, per Davide Bombardini di 3 anni e 6 mesi, per Piero Camilli di 5 anni più preclusione, per Mario Cassano di 9 mesi in continuazione, per Edoardo Catinali di 3 anni e 6 mesi, per Ferdinando Coppola di 3 anni e 6 mesi, per Davide Drascek di 3 anni e 6 mesi, per Mavillo Gheller di 3 anni e 6 mesi, per Alessandro Pellicori di 3 anni e 6 mesi, per Emanuele Pesoli di 3 anni, per Claudio Terzi di 3 anni e 6 mesi e per Roberto Vitiello di 4 anni. Si riprende alle ore 9.30.

Ore 9. La Juventus e Antonio Conte si trovano a dover scegliere tra il seguire la strada del giudizio e il tentare di riformulare il patteggiamento.

Ore 9.05. Ricordiamo anche la mano pesantissima nei confronti del Grosseto, per il quale è stata chiesta la retrocessione in Lega Pro e una penalizzazione di 3 punti da scontare nel prossimo campionato; per il presidente della società, Piero Camilli, accusato della combine di Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010, è stata chiesta l’inibizione di 5 anni più preclusione.

Ore 9.25. Intanto, potrebbe essere l’ennesimo incipit di una brutta storia di calcio visto che anche Andrea Ranocchia – difensore dell’Inter – ha ricevuto un invito a comparire dalla Procura di Bari con riferimento alla partita Salernitana-Bari del 23 maggio 2009, conclusasi con il risultato di 3-2. Ranocchia è stato escluso dalla trasferta dell’Inter a Spalato per il preliminare di Europa League.

Ore 10. Il secondo giorno di processo sportivo è iniziato, le parole di Palazzi in procinto di raggiungere l’aula: “Tantissimi deferiti? I processi sono pubblici. Noi non ci facciamo impressionare dal fenomeno. Lavoriamo sulle carte, sono gli atti che per noi parlano e poi saranno i giudici a dire se sbagliamo o se abbiamo ragione”.

Ore 10.20. Parla anche il presidente del Grosseto, Piero Camilli, entrando nell’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico: “C’è giustizia? Sono deboli con i forti e forti con i deboli. I tifosi sanno chi sono: mi batto per il Grosseto e sono una persona per bene. Speranze? Non dipende da me. Io sono qui per difendermi”. Ricordiamo che per il Grosseto è stata chiesta la retrocessione in Lega Pro e per Camilli la radiazione.

Ore 10.49. Cristian Bertani, il giocatore della Sampdoria accusato di combine nel match Novara-Siena, si difende davanti alla Disciplinare: “Con Carlo Gervasoni fino ad un anno fa c’era un rapporto di amicizia. Una volta che ho rifiutato una sua proposta economica sono iniziati per me i problemi”. Bertani ha anche ricordato di aver chiesto invano alla Procura il confronto con Gervasoni e di aver già pagato con 17 giorni di carcere a cui sono seguiti gli arresti domiciliari.

Ore 11.45. Il collaboratore tecnico dell’Albinoleffe Ruben Garlini, ha chiesto il patteggiamento con una squalifica di 9 mesi e si impegna a rinunciare a qualsiasi impugnazione nel procedimento che lo vede coinvolto per illecito sportivo. In precedenza Garlini era stato sanzionato con 3 anni.

Ore 12. Sono in corso di svolgimento le arringhe difensive ma l’attesa è tutta nei confronti dell’arrivo dei legali dell’allenatore della Juventus, Antonio Conte.

Ore 12.20. La Commissione Disciplinare ha accettato la proposta di patteggiamento fatta dal Procuratore federale Stefano Palazzi per l’ex calciatore Ruben Garlini, deferito nel processo al Calcioscommesse per illecito sportivo nella presunta combine di AlbinoLeffe-Siena della stagione 2010-2011. Per lui, nove mesi di squalifica in continuazione con l’impegno di non ricorrere al Tnas.

Ore 12.33. Accorata, intanto, la l’autodifesa di Bertani: “Con Carlo Gervasoni fino ad un anno fa c’era un rapporto di amicizia e i nostri rapporti erano radicati nelle rispettive famiglie. Una volta che ho rifiutato una sua proposta economica sono iniziati per me i problemi e le accuse da parte sua. Non posso pensare che per liti e gelosie venga coinvolta la mia famiglia: le carte in vostro possesso possono cambiare il mio futuro. Ho chiesto alla Procura un confronto con lui, ma mi è stato negato. Per avere un confronto ci vogliono due uomini. Tutto quello che ho costruito nel calcio l’ho fatto attraverso le mie qualità vincendo cinque campionati, tre consecutivi negli ultimi anni. Per questo vi chiedo di prestare attenzione alle carte”.

Ore 14. I legali della Juventus stanno per arrivare al Foro Italico. Ancora nessuna indiscrezione sulla linea che intendono sostenere.

Ore 14.20. Gli avvocati Antonio De Renzis e Luigi Chiappero, legali del tecnico della Juventus Antonio Conte e del suo vice Angelo Alessio, sono appena arrivati all’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico dove si sta svolgendo il processo al Calcioscommesse. Gli avvocati, giunti direttamente da Torino, non hanno svelato quale sarà la loro linea difensiva da presentare alla Commissione Disciplinare.

Ore 14.35. Le parole del presidente del Grosseto Camilli nel corso del dibattimento: “Ho visto mio figlio piangere dopo le richieste avanzate dal procuratore Palazzi e questo mi ha fatto male: nè io nè soprattutto la mia famiglia meritiamo questo. Il legale della Nocerina mi ha definito delinquente, ma dovrebbe rivolgersi così ad altre persone. Non lo merito. Sono una persona per bene. Ho cominciato in seconda categoria e mai sono stato sfiorato da vicende del genere e sono 22 anni che sono nel mondo del calcio. Le accuse di Andrea Iaconi? E’ un uomo dalla dubbia moralità. Quando avrei parlato della presunta combine con lui? Ditemelo, per favore. Non ci sono riscontri certi, tutte accuse de relato, ho letto le carte cento volte: la partita non l’ha forse combinata Carobbio con gli zingari? E perchè allora Carobbio non fa mai il mio nome in modo diretto? E perchè la Procura di Cremona non mi ha mai cercato, nè iscritto nel registro degli indagati? Palazzi parla di una grave crisi tecnica del Grosseto prima della partita contro l’Ancona, ma avevamo raccolto 6 punti nelle ultime tre partite. E secondo voi io dovevo comprare il pareggio avendo una squadra più forte? Le accuse nei miei confronti non sono giuste”.

Ore 15. Stando alle prime indiscrezioni riportate dalle agenzie, la volontà di Antonio Conte sarebbe quella di non patteggiare e procedere con il giudizio.

Ore 15.30. Palazzi conferma che cade l’ipotesi di patteggiamento per Antonio Conte.

Ore 15.45. Formulata la richiesta: Palazzi chiede un anno e 3 mesi per Conte e Alessio. “Carobbio avrebbe ottenuto lo stesso sconto di pena se non avesse fatto il nome di Conte. Non esiste il motivo di risentimento personale. Noi invece abbiamo dimostrato che c’è coerenza nelle dichiarazioni di giocatore. A avviso della Procura è incontestabile l’inconsistenza dell’elemento di risentimento e dello scopo relativo per Carobbio”.

Ore 16.10. Duro comunicato sul sito della Juventus a firma Andrea Agnelli: “Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale. Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato. La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della Figc, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato esottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera. Rilevo nuovamente l’incapacità di interpretare le moderne esigenze del professionismo di alto livello. Anche avendo scelto, contro ogni istinto di giustizia e con una logica di puro compromesso, la strada del patteggiamento per poter limitarei danni di una giustizia sportiva vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità. La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio. Sarà una stagione complessa ed impegnativa, ma la concentrazione sulle prestazioni in campo della Squadra da parte di tutto il nostro ambiente rimane alta con l’obiettivo di confermarci vincenti a maggio 2013”.

Ore 16.15. Antonio Conte e Angelo Alessio erano stati deferiti per una doppia omessa denuncia nelle presunte combine di Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena, disputate nella stagione 2010-2011 quando il tecnico e il suo vice erano alla guida del club senese. Ieri la Commissione Disciplinare aveva definito non congrua l’istanza di patteggiamento a 3 mesi e 200mila euro concordata tra il Procuratore Palazzi e i legali del tecnico bianconero. Caduta ogni possibilità di un nuovo accordo tra le parti, è giunta la richiesta di Palazzi. Ora è in corso l’arringa difensiva dell’avvocato di Conte, Antonio De Renzis.

Ore 16.40. Le parole del legale di Antonio Conte: “Non abbiamo riscontri. C’è la parola di una persona, non c’è de relato, non c’è passaggio di soldi, non c’è una telefonata, non c’è niente. Mi dovrete dire perchè questa persona (carobbio) usa una scheda telefonica egiziana. La scivolata del patteggiamento alla fine l’ho apprezzata poco. Lo dico con la massima stima che non me lo aspettavo. Sono sicuro che la vostra onestà intellettuale vi accompagnerà in camera di consiglio portandovi al proscioglimento di Antonio Conte”.ù

Ore 18. Non si fa attendere la replica della Figc: “La Figc e i suoi organi operano con correttezza nel pieno rispetto delle norme statutarie che garantiscono l’indipendenza e l’autonomia della Giustizia Sportiva così come disciplinata dall’Ordinamento Sportivo Nazionale: le valutazioni del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, non sono accettabili e vanno al di là di un legittimo esercizio per diritto di critica. Contrastano peraltro con le dichiarazioni (rilasciate in data 26 luglio attraverso il sito della Società) nelle quali la naturale amarezza per i deferimenti già intervenuti era  nelle parole dello stesso Agnelli  mitigata dalla consapevolezza che le regole del processo sportivo arriveranno a fare chiarezza nel corso di questa partita che si svolge innanzi a vari gradi di giudizio”.

Ore 18.55. Al termine dell’arringa difensiva degli avvocati del tecnico della Juventus Antonio Conte e del suo vice Angelo Alessio, il presidente della Commissione Disciplinare, Sergio Artico, ha chiuso il dibattimento relativo al filone di Cremona dell’inchiesta sul Calcioscommesse. Domani mattina (ore 9.30), sempre all’ex Ostello della Gioventù del Foro Italico, prenderà il via il processo relativo agli atti trasmessi dalla Procura di Bari.

Ore 19. Luigi Chiappero, legale di Antonio Conte e Angelo Alessio, nell’arringa dinanzi alla Commissione Disciplinare: “Affidiamo Conte e Alessio al vostro giudizio con la convinzione che cercherete di capire fino in fondo se quell’uomo visto urlare in maniche di camicia a bordo campo possa davvero essere colpevole. Non vuole perdere mai soprattutto quando ha ragione”.

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