Lucchese, Mariotti: “Chiedo scusa ai tifosi”

Alessio Mariotti osserva Marotta andare in gol dopo 49′ di gioco. Emozione multipla, per un vantaggio atteso con veemenza e, va detto, sensazioni forti se capita di aver fatto gol nel mezzo di una plateale contestazione da parte della propria tifoseria.

Lucchese in avanti, è lì che succede un fatto. Nel girone B di Prima Divisione, i toscani erano chiamati a battere il Foligno per spazzare via il più velocemente possibile una drammatica posizione di classifica (terz’ultimo posto a 13 punti, diventeranno sedici alla fine del match).

Missione compiuta in maniera efficace: un 3-0 nel corso del quale i locali – se hanno sofferto – lo hanno fatto all’inizio. Poi, ordinaria amministrazione. Eppure, in occasione della rete di Marotta – fingere non si può – qualcosa è successo: lo stesso Marotta è stato raggiunto dai compagni per festeggiare il vantaggio, Mariotti (il difensore) si è rivolto verso la sua gradinata e s’è lasciato andare a un gesto (ha intimato il silenzio provocatorio) servito a scaldare ulteriormente gli animi.

Beccato per tutta la gara, Mariotti ha avuto modo di provare a spiegarne le motivazioni sulle colonne della Gazzetta Lucchese. Dice Mariotti:

“Ho sfogato la mia rabbia al gol perché da tempo i tifosi ci stavano accusando di essere traditori e francamente non lo posso accettare. In quel momento, preso dall’adrenalina, ho mimato loro di stare zitti. Ho sbagliato, lo so, e ho chiesto scusa già all’uscita perché dalla ragione così sono passato dalla parte del torto”.

Già così, vallo a spiegare al tifo più caldo: qualcuno, tuttavia, ha ipotizzato anche dell’altro, insinuando che Mariotti avrebbe alzato il medio verso i tifosi della Lucchese:

Lo giuro sulla testa di mio padre che era allo stadio e che ha assistito anche al colloquio con i tifosi nel dopo gara. Non è un gesto che mi appartiene quello: accetto tutto, ma l’educazione per me è importante e cerco sempre di tenerla presente. Ho chiesto scusa a quei tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Tengo a precisare che sono andato io in mezzo a loro spontaneamente. Ho sbagliato, lo ripeto, ma sentirsi dare del traditore proprio non lo accetto. Offese a gente come me, Chadi, Carloto che abbiamo contribuito a riportare la Lucchese dalla serie D alla C1, vorrei non se lo scordasse la gente”.

Inevitabile passare al calcio giocato: vittoria fondamentale, quellla contro il Foligno:

“Senz’altro, avevamo bisogno dei tre punti prima di tutto per noi stessi per ritrovare morale dopo gare anche ben giocate ma in cui avevamo raccolto poco. Ora dobbiamo continuare su questa strada senza il minimo rilassamento, pensando intanto a fare bene a Lanciano“.

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