Ripescaggi in Lega Pro, quanti sono e come funzionano?

Il Consiglio federale ha deciso che per i ripescaggi in Lega Pro per la stagione sportiva 2016/2017, le società dovranno versare un contributo di 250.000 Euro. Cifre da capogiro, probabilmente, per le squadre dilettantistiche ma questa è la regola. 

La scelta dei 250 mila euro da versare per il ripescaggio appare come l’ultimo atto del braccio di ferro tra Tavecchio e Gravina, un braccio di ferro da cui Tavecchio sembra uscire vincitore, nonostante la cifra del fondo perduto sia attenuata rispetto alla scorsa stagione. La domanda da porsi, allora è questa: chi può accedere ai ripescaggi e chi no?

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RIPESCAGGI LEGA PRO, CHI PUÒ ACCEDERE E CHI NO

Le società che potrebbero tornare in Lega Pro sono parecchie ma ce ne sono altre che hanno pochissime chance. Come spiega PistoiaSport:

Possono fare domanda per i ripescaggi in Lega Pro le società retrocesse in serie D nell’ultimo campionato, a patto che nelle ultime stagioni non siano state penalizzate per illecito, sportivo e/o amministrativo. In pratica, quindi, parliamo di Lupa Roma e Melfi, mentre il Cuneo ha fatto sapere di non essere interessato al ripescaggio in Lega Pro attraverso il fondo perduto.

Niente da fare per Pro Patria, Savona e L’Aquila (penalizzate dopo l’inchiesta calcioscommesse in Lega Pro), così come per Lupa Castelli Romani e Ischia (penalizzate per inadempienze amministrative). Da valutare la situazione dell’Albinoleffe, già ripescata lo scorso anno.

Possono fare domanda anche le società che hanno vinto i playoff di Serie D, acquisendo di diritto la priorità per la presentazione di un’eventuale domanda di ammissione al campionato di Lega Pro 2016/2017. Questa la graduatoria al termine dei playoff di Serie D: Caronnese, Lecco, Campodarsego, Fano, Unicusano Fondi, Cavese, Olbia, Gavorrano (non interessata per via del fondo perduto), Correggese. Nel caso in cui l’organico di Lega Pro non si completasse con queste squadre, si procederebbe a una seconda chiamata per le aventi diritto non presenti nella prima graduatoria: tra queste, per esempio, sono alla finestra Reggio Calabria e Grosseto.

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