Calcio e politica dopo la sentenza del Consiglio di Stato

Da Giancarlo Abete al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Che è come dire dall’universo calcistico a quello politico. Le prime reazioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato che – tra lo stupore generale (eppure lo zoccolo duro lo ripeteva da tempo) – ha dichiarato illegittima la Tessera del Tifoso e accolto il ricorso avanzato da Codacons e Federsupporter contro il Tar del Lazio.

Il primo, in ordine temporale, a pronunciarsi è stato Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, che si è limitato a dire che occorre

“approfondire i contenuti e capire se l’illegittimità è collegata ad aspetta specifici. La tessera come uso primario serve per garantire sicurezza e tutelare la fruibilità dello stadio”.

Lapidario il presidente del Coni, Gianni Petrucci:

“ne prendo atto”.

Stessa considerazione, seppur espressa con argomentazioni più corpose, fatta dal neo ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri:

“Grande rispetto, sempre, per le sentenze. Adesso leggeremo la decisione del Consiglio di Stato e poi daremo le nostre risposte. Vedremo presto cosa fare”.

Soddisfazione tra i referenti di Federsupporter che accolgono con un sorriso la sentenza, un vero e proprio

“riconoscimento da parte del Consiglio di Stato sulla validità della battaglia condotta insieme contro il Codacons contro la tessera del tifoso quale strumento commerciale limitativo della libertà di scelta del tifoso. Il ricorso era stato fatto contro la decisione dell’Antitrust che non aveva valutato scorrette le pratiche commerciali relative al rilascio della tessera del tifoso”.

Giungono in sequenza anche i primi commenti più squisitamente politici. Il primo è di Paolo Cento, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà e presidente del Roma Club Montecitorio, secondo cui

“la decisione del Consiglio di Stato, su ricorso del Codacons, di considerare la Tessera del Tifoso una pratica commerciale scorretta conferma la fondatezza delle ragioni di quanti si sono opposti a questo strumento. Ora, in attesa che il Tar si pronunci nel merito in base alle indicazioni del Consiglio di Stato, il ministro dell’Interno Cancellieri ritiri o almeno sospenda le norme sull’applicazione della Tessera del tifoso e renda finalmente libero l’accesso negli stadi anche per le trasferte alle tifoserie”.

Gli fa eco Mario Staderini, segretario di Radicali Italiani:

“Non abbiamo mai avuto dubbi che la tessera del tifoso fosse illegittima. A differenza di quello che Maroni ha fatto credere, infatti, non è prevista da nessuna legge e anzi contrasta con i principi fondamentali dell’ordinamento. Una iniziativa commerciale imposta con la forza del ministero dell’interno che si è rivelata anche inutile e dannosa”.

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