Pavia dignitoso, Bentegodi pessimo: il Verona di Mandorlini non va oltre lo 0-0

Quando nel calcio si deve giocare una partita a tutti i costi nonostante il campo sia pesantissimo per la copiosa pioggia caduta, lo spettacolo rasenta lo zero assoluto. E’ accaduto in serie A nel corso di Brescia-Genoa ed è successo anche al Bentegodi, dove il Verona non va oltre uno scialbo 0-0 contro il Pavia e prosegue la sua politica dei piccoli passi restando invischiato nella zona play out alla stregua del suo avversario.

Una partita davvero povera di emozioni e soprattutto condizionata da un terreno di gioco infame che non ha permesso ai 22 in campo di sciorinare ed eseguire trame di gioco corali e lineari. Dopo il pareggio contro la Spal, l’idea dei tifosi era quella di vedere i loro beniamini partire all’assalto fin dalle prime battute ma tutto ciò non è stato possibile perché il campo era un acquitrino e soltanto con l’utilizzo di soluzioni provenienti dai lanci lunghi è stato possibile scavalcare il centrocampo, per altro ben coperto dagli avversari.

La cronaca vede il Verona tentare di fare la partita con il Pavia ben chiuso e pronto a tentare di colpire di rimessa, ma tutti i pochi tentativi sono finiti fuori bersaglio con i due portieri che hanno dovuto svolgere l’ordinaria amministrazione. Bene nei gialloblu Halfredsson, con la prova dell’ex reggino degna di nota: si è mosso con disinvoltura cercando di garantire luce a una squadra che, comunque sia, non ha fatto mancare l’impegno.

Nel primo tempo due le conclusioni di Mancini, apparso anche lui ispirato, ma senza troppa fortuna. Nella ripresa i quasi 10 mila spettatori hanno dovuto sopportare soprattutto il freddo, e nel finale il Verona ha cercato con insistenza la via della rete ma l’assedio è stato improduttivo e, alla fine, il team di Mandorlini si è dovuto accontentare di un nuovo pareggio, ma questa volta a reti bianche.

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