Vullo, l’ultimo saluto ai tifosi dell’Avellino

Se ne è andato in punta di piedi, con quel suo stile distinto e tranquillo, che ha sempre contraddistinto Salvatore Vullo dentro e fuori dal campo. Prima di lasciare la panchina dell’Avellino al suo successore Giovanni Bucaro, ecco la lettera rivolta alla società, ai tifosi e alla società irpina:

 

  • “Desidero partire dall’ultima esternazione che ho avuto nei confronti della mia società e dei suoi rappresentanti avvenuta martedì pomeriggio, nello spogliatoio, alla fine dell’allenamento da me diretto alla presenza dei miei collaboratori Paolo Pagliuca e Natalino Orrù (Pasquale Visconti non era ancora rientrato dal campo).

 

La riflessione era la seguente: considerando come sono andate le cose dal momento in cui sono arrivato (febbraio scorso), i risultati ottenuti e i grandi sacrifici economici che questa società ha dovuto sopportare, secondo me avrebbe dovuto meritare più attenzione da parte di politici, imprenditori e tifosi.

 

La stessa sera ho ricevuto dai dirigenti la comunicazione di esonero: ebbene, il mio pensiero nei loro confronti non cambia, anzi aggiungo che con loro ho vissuto momenti gratificanti. E’ certo, tuttavia, che non sono contento dell’esonero perché il calcio è la mia vita, la mia passione ma ci saranno altre occasioni.

 

Ora hanno scelto, dopo una profonda riflessione, un giovane allenatore, Giovanni Bucaro, che conosco e stimo, che viene da una importante esperienza nel settore giovanile nella Primavera della Juventus e che sicuramente potrà interpretare al meglio il progetto che si sono prefissati, cioè la valorizzazione dei giovani calciatori. Perciò con grande serenità mi defilo, con l’educazione e la professionalità che mi ha sempre contraddistinto.

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Frosinone, lezione (3-0) dalla Juve Stabia in amichevole

Il Frosinone cade tra le mura amiche nella prima amichevole contro una squadra di categoria superiore, la Juve Stabia allenata dell’ex tecnico canarino Piero Braglia. Tre reti per le vespe, siglate da Erpen, Zaza e Tarantino, sulle quali pesa qualche indecisione di troppo dell’estremo difensore canarino Andrea Rossini.

Mister Sabatini recupera Biasi e lo schiera al centro della difesa insieme a Guidi, con il nuovo acquisto Stefani che parte dalla panchina; centrocampo dalla linea verde composto da Beati, Ucchino e Gori, con Miramontes a supporto dell’inedito duo La Mantia-Aurelio. Nelle fila dei gialloneri Danilevicius avanti con Mbakogu e Scozzarella, nel classico 3-4-3 di scuola Braglia.

Il Frosinone parte subito forte con Seculin costretto all’uscita bassa su Aurelio, ben servito da Miramontes. Al 19′ Mbakogu ci prova dal limite, ma Rossini blocca. Al 22′ la Juve Stabia prova lo schema su punizione: Erpen per Scognamiglio, palla al centro ma Rossini è bravo ad anticipare tutti. Al 28′ fa tutto La Mantia: pressing su Fabbro, la punta ex-Foligno recupera la sfera si accentra e lascia partire un destro sul quale Seculin è costretto a rifugiarsi in angolo. Il Frosinone è vivo e dopo cinque minuti è Aurelio a far tremare i ragazzi di Braglia con un tiro dalla distanza che sorvola di poco la traversa. Al 39′ però, la Juve Stabia passa: Erpen recupera la palla sulla tre quarti, avanza e lascia partire un tiro tutt’altro che irresistibile, Rossini si tuffa ma si lascia sfuggire la sfera che termina lemme lemme in rete.

Nella ripresa Braglia rivoluziona la squadra, Sabatini conferma gli stessi undici. Al 4′ è proprio il neo entrato Tarantino ad accentrarsi e a cercare il tiro a girare, ma la sua conclusione si stampa sulla traversa. Al quarto d’ora La Mantia deve abbandonare il campo a causa di uno scontro fortuito di gioco: la punta canarina riporta una contusione allo zigomo, al suo posto entra il nuovo acquisto Manzoni. Al 19′ Maury dalla destra crossa al centro, la difesa dimentica Zito solo in area che sfiora leggermente la sfera e batte Rossini. Dopo due minuti Tarantino corona una positiva prestazione con un tiro a girare dalla destra, tutt’altro che irresistibile, sul quale Rossini non riesce ad arrivare. Al 28′ ci prova Savio da calcio piazzato, la palla sfiora la traversa. L’ultima occasione è di marca canarina con Beati che colpisce di testa un angolo di Manzoni, Colombi blocca senza problemi.

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Calcioscommesse, la sentenza di secondo grado

Sentenza di secondo grado per lo scandalo calcioscommesse. Ecco tutte le decisioni che rigurdano le squadre di Prima Divisione:

  • Alessandria –            ricorso respinto, confermata sentenza primo grado
  • Benevento            -6 punti in prima divisione 2011-12 e multa 30mila euro
  • Cremonese            ricorso respinto, confermata sentenza primo grado
  • Piacenza            ricorso respinto, confermata sentenza primo grado
  • Portogruaro            multa 10mila euro
  • Ravenna            non ha presentato ricorso
  • Reggiana            ricorso respinto, confermata sentenza primo grado
  • Spezia             prosciolto, nessuna penalizzazione
  • Taranto            non ha presentato ricorso
  • Viareggio            ricorso respinto, confermata sentenza primo grado

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Avellino, pazza idea Pichlmann

L’Avellino è tornato al lavoro, con un unico obiettivo: il terzo colpaccio consecutivo. Dopo la doppia vittoria di Coppa Italia Tim, prima sul campo del Portogruaro, poi su quello del Varese, adesso ad attendere i Lupi, domenica 21 agosto, c’è il Bari di mister Torrente.

In casa irpina, però a tenere banco, più che i comunque encomiabili successi nella manifestazione tricolore, è il mercato, che seppur senza registrare significative novità, è sempre al centro dei pensieri della dirgenza e della tifoseria biancoverde. Ieri è tramontata defintivamente la pista che conduceva ad Andrea Pippa: il classe 1985, finito nel mirino dei lupi da diverse settimane, è stato ufficialmente ingaggiato dal Siracusa.

Per ricoprire il ruolo di terzino sinistro nello scacchiere di mister Vullo (nella foto) resta così in corsa, al momento, soltanto Luigi Pezzella, 31enne di proprietà della Juve Stabia. Un giocatore che però è seguito da diverse squadre e non sarà facile aggiudicarselo.

Per il centrocampo, le mire avellinesi sono tutte su Davide Zappacosta, ex Barletta, ma di proprietà dell’Atalanta. Sfumata definitivamente l’ipotesi Chiricò, che si è accordato con la Virtus Lanciano.

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