Calcioscommesse, ieri ripartiti gli interrogatori

Il giorno dedicato alla Festa della Repubblica ha contribuito ad abbassare leggermente i toni della vicenda, ma da domani si comincia a fare sul serio. L’inchiesta “Last bet”, quella condotta dalla Procura di Cremona che ha portato all’arresto di 16 persone tra cui calciatori, ex calciatori e dirigenti, oggi è iniziata l’importante fase degli interrogatori. Alle ore 12, infatti, sono stati in sette attualmente detenuti nel carcere di Cremona, tra cui il portiere Marco Paoloni, indicato da più parti come figura centrale dell’organizzazione, tradotto nelle scorse ore dal carcere di Benevento fino al capoluogo lombardo, a comparire davanti al gip Guido Salvini. E mentre il Procuratore della Federcalcio Stefano Palazzi, dopo aver formalmente aperto già ieri un fascicolo, ha alzato il telefono ed ha chiesto ufficialmente il prima possibile le carte dell’inchiesta al pm Roberto Di Martino e il presidente della Lega di B Andrea Abodi ha annunciato che play-off e play-out seguiranno normalmente il loro corso, ieri è stato un susseguirsi di discolpe via stampa di alcuni dei protagonisti della vicenda, indagati.

Ad esempio si è detto innocente, attraverso una nota diramata dal suo legale Giovanni Del Re, il calciatore del Sassuolo Daniele Quadrini. “Il mio preteso coinvolgimento nell’odierna indagine sul calcio scommesse, con l’attribuzione peraltro di specifiche responsabilita’ nella partita Siena-Sassuolo, è totalmente destituito di fondamento” si legge nella nota. Quadrini dichiara di non conoscere quasi nessuno, ad eccezione di Paoloni per averci giocato assieme alcuni anni fa, di quelli arrestati e segnala di aver tempestivamente informato gli organi competenti non appena saputo di problematiche che lo coinvolgevano illegittimamente.

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Calcioscommesse, la reazione della FIGC

La notizia del calcioscommesse ha chiaramente colto tutti di sorpresa e sconvolto tutti gli organi preposti.

«Se ci saranno i presupposti, la Federcalcio si costituirà parte civile per proteggere la regolarità dei campionati e chiedere i danni». Così il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in merito all’inchiesta sul calcioscommesse. In prima linea per fare chiarezza e pulizia: è questa la posizione della Figc in merito alle vicende legate all’indagine sul calcio scommesse venute alla luce questa mattina. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha già aperto un’inchiesta e nelle prossime ore prenderà contatto con la magistratura di Cremona e con il pm Di Martino per chiedere, appena gli organi inquirenti lo riterranno opportuno, la trasmissione degli atti dell’indagine in modo da approfondire gli aspetti di propria competenza. Il presidente Abete, che è stato raggiunto dalla notizia a Zurigo, dove è impegnato con le elezioni della Fifa, ha detto: «Le informazioni arrivano una dopo l’altra ma aspetto di avere presto un quadro più preciso. Mi par di capire che l’indagine riguardi tante partite e che non siano coinvolti dirigenti, ma soltanto ex giocatori e tesserati. Alcuni arrestati, altri indagati, e questa è già una differenza importante». Il discorso si allarga alle ultime denunce di Platini e Blatter sul pericolo scommesse, quello che può uccidere il calcio:

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Tutte le presunte gare truccate

Ecco l’elenco di tutte le presunte gare truccate secondo l’inchiesta della Procura di Cremona Gara                                                                Data                             Categoria CREMONESE-SPEZIA                   2-2            17.10.2010                  Prima Divisione … Leggi il resto

Calcioscommesse, il mondo del pallone trema

Il mondo del calcio trema e insieme traballa. E’ tornato, infatti, prepotentemente, il calcioscommesse. Non pochi spiccioli, ma una vera e propria organizzazione dedita alla manomissione delle partite.

E’ nata da una serie di malori che avevano coinvolto calciatori della Cremonese, l’inchiesta che ha portato a 16 arresti, di cui in carcere 7 persone e altre 9 ai domiciliari, con l’accusa di aver truccato partite della serie B e della Prima divisione. Tra questi l’ex attaccante della nazionale Beppe Signori che è ai domiciliari. La Polizia di Stato di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) ed in stretta collaborazione con le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara, ha eseguito sedici misure cautelari a conclusione di un’articolata attività investigativa relativa ad una serie di episodi connessi al fenomeno del calcio-scommesse che negli ultimi mesi avrebbero fortemente condizionato il risultato di alcuni incontri dei campionati nazionali di serie B e di Lega Pro. Secondo quanto accertato dalle indagini, durante la partita Cremonese-Paganese, avvenuta il 14 novembre scorso e terminata 2 a 0, un calciatore della squadra di casa durante l’intervallo, avrebbe somministrato ai suoi compagni un sedativo per peggiorarne le prestazioni. Uno di questi sarebbe poi uscito di strada con la sua auto, altri due avrebbero avuto malori. Nell’ordinanza, il giudice scrive:«Beppe Signori, è leader indiscusso per ragioni di prestigio personale del gruppo di Bologna. Il suo nome non deve essere pronunciato o deve essere pronunciato con cautela. Si preferisce parlare di ‘Beppe nazionale’ o di colui che ha segnato 200 goal in Serie A». Risulta indagato anche Stefano Bettarini nell’ambito dell’inchiesta. Sarebbe coinvolto nel tentativo di manipolare Inter-Lecce in modo da conseguire il risultato finale che vedesse segnati almeno tre gol. La partita in questione è terminata uno a zero per l’Inter. Tra gli arrestati Marco Paoloni, 27 anni, di Civitavecchia, attualmente portiere del Benevento e due giocatori dell’Ascoli, Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese. Intanto la Federazione italiana gioco calcio attraverso la procura federale aprirà un’inchiesta sull’ultimo scandalo del calcioscommesse.

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