Calcioscommesse, la reazione della FIGC

La notizia del calcioscommesse ha chiaramente colto tutti di sorpresa e sconvolto tutti gli organi preposti.

«Se ci saranno i presupposti, la Federcalcio si costituirà parte civile per proteggere la regolarità dei campionati e chiedere i danni». Così il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in merito all’inchiesta sul calcioscommesse. In prima linea per fare chiarezza e pulizia: è questa la posizione della Figc in merito alle vicende legate all’indagine sul calcio scommesse venute alla luce questa mattina. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha già aperto un’inchiesta e nelle prossime ore prenderà contatto con la magistratura di Cremona e con il pm Di Martino per chiedere, appena gli organi inquirenti lo riterranno opportuno, la trasmissione degli atti dell’indagine in modo da approfondire gli aspetti di propria competenza. Il presidente Abete, che è stato raggiunto dalla notizia a Zurigo, dove è impegnato con le elezioni della Fifa, ha detto: «Le informazioni arrivano una dopo l’altra ma aspetto di avere presto un quadro più preciso. Mi par di capire che l’indagine riguardi tante partite e che non siano coinvolti dirigenti, ma soltanto ex giocatori e tesserati. Alcuni arrestati, altri indagati, e questa è già una differenza importante». Il discorso si allarga alle ultime denunce di Platini e Blatter sul pericolo scommesse, quello che può uccidere il calcio:

«Non è un caso che la Fifa abbia appena stipulato un accordo da 20 milioni di dollari con l’Interpol. Anche noi riceviamo spesso segnalazioni, ma poi bisogna indagare. E cercare di capire: è possibile che la criminalità organizzata cerchi di usare il calcio, occorre vedere se e come ha inciso sull’attività sportiva. E’ bene ricordare che la giustizia sportiva non può usare intercettazioni o controlli bancari, i mezzi necessari per svolgere le indagini. Ma dopo le investigazioni delle forze di polizia, che intanto ringrazio, dovremo provvedere per garantire la partenza dei prossimi campionati».

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