Coppa Italia Lega Pro Alessandria Piacenza diretta web 0-3 doppio Foglia e Ferrante. I 100 del Moccagatta “Andate a lavorare”. Cassano para rigore a Martini

Secondo turno Coppa Italia Lega Pro 8 dicembre 2011
Stadio Moccagatta, Alessandria

  • Alessandria-Piacenza diretta web 0-3
    Rete: 12′ st e 25′ st Foglia (P), 18′ st Ferrante (P)

Il tabellone del terzo turno di coppa Italia sta per essere ultimato con l’inserimento nell’apposita casella ancora bianca di una tra Alessandria e Piacenza. L’ultima partita del programma riservato dal secondo turno, infatti, si gioca all’Immacolata e va in scena presso lo stadio Moccagatta di Alessandria per volontà del sorteggio.

La griglia pone nuovamente di fronte un club – i piemontesi – di Seconda Divisione a uno – gli emiliani – di Prima: sebbene le motivazioni siano minori, tale differenza pare sostanziale e diventa la maniera per agevolare il pronostico finale. La diversità di categoria – anche nel corso della Coppa Italia di Lega Pro – conta parecchio e, come vedremo, lo si è percepito una volta di più nel corso delle sfide di ieri.

Tuttavia, a muovere le società sono logiche che rischiano di non tener conto dell’appuntamento in essere, semmai di preservare parte della rosa in vista dell’obietivo ritenuto più importante: il campionato. Discorso che vale per gli uni e per gli altri: il turn over abbozzato nella circostanza dai due tecnici – Giuliano Sonzogni per l’Alessandria e Francesco Monaco per il Piacenza – è figlio della riflessione per cui tra tre giorni si torna in campo.

Definito il preambolo, il pronostico potrebbe saltare perché a incidere (in coppa come in campionato) sarebbe anche lo stato di crisi societaria di casa Piacenza, dove il default sembra più vicino man mano che ci si inoltra verso il 15 dicembre e dove i calciatori sono evidentemente coinvolti da vicende extracalcistiche che lasciano in ogni caso un segno.

A Latina, dove Guzman e compagni hanno disputato l’ultimo turno di campionato, il Piacenza (splendida rimonta da 2-0 a 2-2) ha lasciato intendere che tali difficoltà sanno anche muovere sentimenti di orgoglio e dignità di cui i calciatori si sono fatti portatori sani: che l’impeto possa svilupparsi in maniera positiva anche ad Alessandria è eventualità da non scartare a priori.

Di contro, i padroni di casa, che viaggiano al quintultimo posto del girone A e sono necessariamente chiamati a migliorare una situazione pericolosa, sembrano avere poco interesse a proseguire l’avventura di coppa che, per quanto affascinante, rischia di sottrarre energie importanti per il conseguimento di una salvezza chiesta a gran voce dall’ambiente.

In un quadro che sembra dettagliare la sfida tra chi non vuol vincere, la bvariabile impazzita resta pur sempre il clima da “calcio giocato“: allora, calcata l’erba del terreno di gioco, ogni discorso va a farsi benedire. Il dato oggettivo lo suggeriscono le sfide andate in scena ieri tra pomeriggio e sera: laddove ad affrontarsi erano club di Prima Divisione contro squadre di Seconda Divisione, in realtà non c’è stata storia (lo dice il risultato, sebbene il campo abbia poi svelato match in bilico fino all’ultimo) poiché a qualificarsi per il terzo turno sono state sei frmazioni iscritte al campionato di Prima Divisione a fronte dell’unica – il Catanzaro, vittorioso in casa contro il Trapani – di Seconda Divisione.

Da segnalare i malumori insiti all’Alessandria dove, dopo le dimissioni avanzate da Sonzogni e rispedite al mittente dalla società, la squadra è chiamata a una reazione veemente sebbene il tecnico opterà per l’innesto di forze giovani provenienti dalla Berretti.

Cornice di pubblico meno infima di quella offerta dai campi su cui si è giocato ieri ma pur sempre pessima. Si e no, 100 spettatori. Il tifo locale attende il riscatto dopo la debacle contro la Sambonifacese. Attacco locale affidato a Di Fiore e Martini. Nel Piacenza, Ferrante, Palermo e Foglia saranno finalizzatori offensivi. Arbitra Fogliaro di Perugia.

Cinque minuti al via, sette gradi centigradi è la temperatura suggerita dal termometro.

Via. Alessandria in grigio, Piacenza in rosso.

  • 1′. Insistente il coro dei tifosi locali presenti: “Andate a lavorare”. La rottura con la squadra, per ora, è evidente.
  • 4′. Fasi di studio, ritmi ancora poco blandi ma l’Alessandria poare toccata dalla posizione del tifo e pare vogliosa di imprimere una reazione visibile dopo il ko interno di campionato.
  • 5′. Punizione di Di Bella dai 22 metri, la palla sfiora il palo.
  • 9′. Daniele Degano è bersaglio della tifoseria di casa. I supporters sono accaniti nel ribadirgli la propria contrarietà.
  • 12′. Da Martini a Pasino, la retroguardia ospite si salva.
  • 14′. Ferrante del Piacenza è il primo ammonito dell’incontro.
  • 17′. La gara ancora non decolla, ci si limita al fraseggio lineare senza riuscire a trovare spunti e iniziative che sappiano mettere i due attacchi nelle condizioni di calciare.
  • 20′. Gran tiro di Ferrante, l’estremo locale si prodiga in un grande intervento. Sulla respinta, Palermo in gol ma è fuorigioco.
  • 23′. Le sfuriate emiliane creano pericoli evidenti, la sensazione è che alzando leggermente il ritmo, il Piacenza possa sfruttare la fase di gioco favorevole.
  • 28′. Invece, resta una fase di gioco frizzante ma sterile in fase di conclusione. La sequenza infinita di passaggi in mediana si sviluppa tra fraseggi riusciti ed errori marchiani.
  • 29′. Procida serve Di Fiori che, a pochi passi dalla porta piacentina, calcia a lato.
  • 31′. Gli ammoniti diventano tre: Alberici e Merolla oltre a Ferrante.
  • 32′ Equilibrio sostanziale ma ora si vedono piacevoli capovolgimenti di fronte.
  • 33′. Testa di Barbagli, palla a lato.
  • 36′. Gran lavoro di Ghinassi in mezzo al campo, difende e riparte.
  • 39′. Testa di D’Ambrisio, palla fuori di un nulla
  • 40′. Entrambe le difese fanno buona guardia.
  • 42′. Punizione locale che somiglia a un corner corto: Pasino si fa respingere la conclusione dalla retroguardia locale.
  • 45′. Intervallo.
  • 2T
  • 1′. Nel Piacenza, novità Cassano tra i pali.
  • 4′. Fasi di studio, si manovra su ritmi che non sono ancora decollati.
  • 12′. Sassata di Foglia dai 25 metri, gran gol. Nulla da dire. Una rete che andrebbe solo applaudita.
  • 18′. Ferrante sotto l’incrocio dei pali: raddoppio Piacenza.
  • 22′. La gara sembra chiusa: due guizzi piacentini hanno riscritto i destini dell’incontro. La sensazione, lo si diceva a metà primo tempo, era proprio quella per cui, non appena avesse accelerato un attimo, il Piacenza avrebbe affondato.
  • 24′. Qualche coro di contestazione da parte della tifoseria locale che ha bombardato di fischi Degano al momento del cambio.
  • 25′. Terzo gol emiliano, doppietta Foglia. Ora si gioca solo in attesa del triplice fischio.
  • 37′. Rigore dubbio per l’Alessandria per fallo su Martini che si fa parare il tiro dal dischetto da Cassano.
  • 43′. Fermi a metà campo, il Piacenza controlla mentre l’Alessandria prova ad abbozzare una reazione cui pare non credere, in primis, proprio la compagine locale.
  • 48′. Tre minuti di recupero, non cambia nulla. Finale: Alessandria-Piacenza 0-3

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