Cassano inguaiato da Doni e Gervasoni, l’arresto a Empoli

L’arresto di Mario Cassano, portiere del Piacenza, arriva mentre uno dei sabati italiani più freddi dell’anno (dicono del secolo), ha risvegliato i fantasmi del processo sul calcioscommesse che – a questo punto – ci si porterà dietro ancora per parecchio tempo visto che – quasi fosse una retta infinita – a una fase precedente ne segue sempre una sucessiva.

Manette all’estremo degli emiliani poche ore prima che la gara in programma domenica 5 febbraio tra Piacenza-Portogruaro venisse rinviata per maltempo.

Certo, Cassano non l’avrebbe giocata ugualmente, visto che nella mattina di sabato 4 febbraio è finito in gattabuia in seguito all’operazione condotta a Empoli – dove si trovava presso parenti della moglie – dagli agenti delle squadre mobili di Cremona, Firenze e del Servizio Centrale Operativo.

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Calcioscommesse il ruolo di Mario Cassano e le gare del Piacenza sotto accusa

Mario Cassano, portiere del Piacenza, finisce in carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

Il provvedimento rientra nell’ambito dell’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse e guunge in seguito all’esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso dal Gip di Cremona, Guido Salvini in accoglimento della richiesta del procuratore Roberto di Martino.

Un dato tra tutti: il portiere Cassano è stato compagno di squadra di Carlo Gervasoni e Alessandro Zamperini, anch’essi parte dell’organizzazione volta a falsare e manipolare i risultati delle partite di calcio dei campionati italiani e esteri capeggiata dal cittadino di Singapore Eng Tan Seet.

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Calcioscommesse, Doni inguaia Cassano

Qualche dettaglio emerso dall’interrogatorio – nell’ambito dell’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse – avvenuto oggi al Tribunale di Cremona tra Cristiano Doni e il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto di Martino. 

Il calciatore dell’Atalanta avrebbe ripreso il discorso inerente alla partita Atalanta-Piacenza e ribadito che, in seguito ad accordi stipulati con i calciatori del Piacenza – e tra essi, il riferimento particolare è all’estremo Mario Cassano – tirò centrale un rigore che il portiere non avrebbe parato.

Sarebbe stato confermato e arricchito di particolari, il racconto già ripetuto qualche settimana fa al gip Guido Salvini. Il legale di Doni, Pino Salvatore, ha poi ripetuto che

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