Calcioscommesse, Doni inguaia Cassano

Qualche dettaglio emerso dall’interrogatorio – nell’ambito dell’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse – avvenuto oggi al Tribunale di Cremona tra Cristiano Doni e il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto di Martino. 

Il calciatore dell’Atalanta avrebbe ripreso il discorso inerente alla partita Atalanta-Piacenza e ribadito che, in seguito ad accordi stipulati con i calciatori del Piacenza – e tra essi, il riferimento particolare è all’estremo Mario Cassano – tirò centrale un rigore che il portiere non avrebbe parato.

Sarebbe stato confermato e arricchito di particolari, il racconto già ripetuto qualche settimana fa al gip Guido Salvini. Il legale di Doni, Pino Salvatore, ha poi ripetuto che

“il risultato di quella gara era già combinato, Doni ne è venuto a conoscenza in un secondo tempo ma il fatto di poter portare punti alla sua squadra l’ha portato a commettere un passo falso. Non è stato lui però ad alterare il risultato. L’Atalanta era il suo mondo, non aveva vita sociale che non fosse legata alla squadra, alla società e alla città e ora avverte un gelo molto forte che lo amareggia”.

Intanto, a Doni sono stati concessi i domiciliari a Torre Boldone, nella bergamasca.

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