Diretta live Catanzaro-Foggia 22 febbraio 2012

Coppa Italia Lega Pro terzo turno giornata tre

  • Stadio Ceravolo, Catanzaro

Catanzaro-Foggia 0-1: 32′ st De Leidi (F)

Il ruolo dello sparring partner, nel girone D di Coppa Italia Lega Pro, lo ha esercitato l’Andria che – a un certo punto – ha perso il conto del pallottoliere alla voce “gol subiti”. Il duplice ko dei pugliesi di Vincenzo Cosco (che è subentrato a Pino Di Meo) ha di fatto precluso il proseguimento del cammino di Coppa a Del Core e compagni e spianato la strada a Catanzaro e Foggia che – di fatto – si giocano oggi il passaggio del turno.

Tre punti a testa in graduatoria, calabresi e pugliesi mettono in palio nello scontro diretto la qualificazione alla fase finale e, arrivati a questo punto, pare difficile pensare che le due formazioni non abbiano quantomeno fatto un pensiero differente da quello di qualche mese fa. Se allora, infatti, la Coppa poteva rappresentare un impiccio ai proclami del campionato, oggi viene facile pensare che, per entrambe a una gara dal passaggio del turno, potrebbe anche rappresentare un traguardo cui ambire.

Potrebbero avere maggiori motivazioni proprio i pugliesi che, adagiati in mezzo alla graduatoria di Prima Divisione A, hanno forse poco da chiedere a quel che resta del campionato mentre pare verosimile che Francesco Cozza intenda risparmiare forze in chiave promozione.

La differenza reti tra le due squadre parla in favore del Foggia che può quindi contare su due risultati utili: per non passare, i rossoneri devono solo perdere. Diciotto i convocati nelle file dei padroni di casa, venti i calciatori portati in trasferta da Paolo Stringara che rinuncia a Matteo Lanzoni, Ivan Reali, Salvatore Molina e Wilson Cruz. dubbi da sciogliere all’ultimo per Cozza rispetto alle due punte da far giocare: in lizza per le maglie due tra Bugatti, Bruzzese e D’Anna. Sul versante opposto, dovrebbe essere la volta del duo giovane che ha ben impressionato quando chiamato in causa: Luca Pompilio e Carmine Marinaro.

Foggia in 3-1-4-2 con Botticella tra i pali dietro i tre di retroguardia D’Orsi, De Leidi e Toppan. Wagner alle spalle di  Traore, Meduri, Marinaro e Frigerio con Defrel e Ferreira in avanti.

Il Catanzaro replica con i cinque in mediana Romeo, Quadri, Corso, Ulloa e Gigliotti alle spalle di Bruzzese e D’Anna.

Minuto di silenzio per i tre militari caduti in Afghanistan.

Iniziata. Le formazioni ufficiali:

  • Catanzaro (3-5-2): Scerbo, Narducci, Ricciardi, Ulloa, Mariotti, Mannone, Romeo, Quadri, Bugatti, Bruzzese, Gigliotti, Denny.
  • Foggia (3-5-2): Botticella, Traorè, D´Orsi, De Leidi, Toppan, Frigerio, Wagner, Meduri, Defrel, Marinaro, Ferreira.
  • 3′. Fasi di studio e fraseggi in mediana, squadre subito spigliate.
  • 6′. Buona disposizione del centrocampo pugliese, già in evidenza Marinaro che sio propone a fare da collante tra i reparti.
  • 10′. Bruzzese e Gigliotti in dialogo, chiude bene la retroguardia ospite.
  • 15′. Ancora Bruzzese, ottimo nella circostanza l’intervento di Botticella.
  • 18′. Azione manovrata del Foggia, Defrel manca l’aggancio da buona posizione.
  • 24′. Gara piacevole, capovolgimenti frequenti sebbene ci sia ancora sterilità alla casella delle conclusioni. Non pare che i ventidue in campo siano intenzionati a snobbare la coppa.
  • 30′. Ancora nulla di fatto, a Catanzaro si viaggia con più di 10′ di ritardo dovuti al posticipo del fischio di inizio.
  • 35′. Quadri e Bugatti hanno iniziato a gestire con ordine e fluidità il gioco locale, Foggia guardingo e pronto a ripartire. Bello il duello in mediana dove ci si fronteggia con intensità.
  • 42′. Fatica e fango in mediana, il Catanzaro si fa pericoloso con affondi che hanno in Gigliotti il principale referente.
  • 44′. La sensazione è che la partita si possa sbloccare solo in seguito all’episodio perché la difficoltà di manovra condizionata dal tempo inclemente e dal campo pesante non garantisce un fraseggio semplice.
  • 46′. Intervallo.
  • 2T
  • 1′. Si riparte nella fanghiglia, diventa sempre più complicato restare in piedi sul terreno di gioco.
  • 3′. Tiene botta la difesa del Foggia, la gara non è ancora decollata ma i primi a manovrare con più determinazione sono i locali.
  • 5′. Ricordiamo intanto che il pareggio fa il gioco pugliese, visto che gli uomini di Stringara possono contare su due risultati utili.
  • 8′. Poco meno di 400 presenti al Ceravolo assiepati negli spalti sotto le tribune coperte.
  • 10′. Scerbo e Botticella restano per lunghi frangenti spettatori della gara. Si prosegue con faticosissimi fraseggi in mediana. Difficile giocare palla a terra.
  • 15′. Buono l’impatto del neoentrato D’Anna anche se è sfida tutta muscolare. E’ un peccato, la posta in palio (per quanto la Coppa sia snobbata dai club) meriterebbe ben altro campo.
  • 18′. Calabresi intraprendenti e generosi, ai punti meriterebbero anche se al Foggia non va rimproverato nulla: i pugliesi stanno facendo la loro gara.
  • 22′. Affondo di Corso, azione convilsa al limite dell’area ospite ma la retroguadia pugliese spazza.
  • 25′. Fraseggi ed errori, parecchi contrasti, ancora tanta fatica ad avvicinarsi dalla parte degli estremi difensori avversari.
  • 28′. Ci probva Bruzzese, palla a lato.
  • 32′. Poteva essere solo una manovra convulsa, ed è stato così. Nell’acquitrinio del Ceravolo è De Leidi a mettere in ipoteca il passaggio pugliese con la rete della tranquillità. Foggia in vantaggio a meno di 15′ dal termine. Nulla da fare per Scerbo sul tocco da distanza ravvicinata dell’avversario.
  • 36′. La rete ha evidentemente condizionato i locali dal punto di vista psicologico e il campo pessimo ci mette del suo affinché anche la migliore delle reazioni venga resa ancor più difficoltosa.
  • 39′. Il Foggia in contenimento, ora a manovrare sono i padroni di casa, Bruzzese uno degli ultimi a mollare anche se in generale il Catanzaro ha messo a dura prova le resistenze ospiti.
  • 48′. Finale senza nulla da segnalare salvo il rosso a Mannone, Foggia in semifinale di Coppa Italia (dove approda anche il Pisa che ha battuto il Lanciano per 1-0 con gol di Strizzolo). Onore ai padroni di casa che se la sono giocata alla grande in una fase avanzata della competizione che vedeva il Catanzaro unico club di Seconda Divisione a tener testa a squadre di Prima.

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