Ha giocato nel Piacenza: Amedeo Mangone

La rubrica di Amarcord – con cui proviamo a ripescare i giocatori che hanno vestito le maglie dei club attualmente in Lega Pro – ci porta stavolta a volgere lo sguardo verso il Piacenza di qualche anno fa, quando tra le file del club emiliano militava Amedeo Mangone, oggi quarantatreenne (compirà 44 anni il prossimo 12 luglio), ex difensore e ora allenatore in cerca di panchina dopo l’ultima esperienza – non felicissima – alla Reggiana.

L’ex giocatore di Milan (giovanili), Roma, Parma e Bologna (in serie A) si trasferì al club biancorosso nel 2002, proveniente dal Brescia di Carletto Mazzone.

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Reggiana, Mangone non mangia il panettone

In attesa di conoscere il nome del nuovo tecnico della Reggiana, se ne attesta l’esonero di Amedeo Mangone che ha pagato un periodo di risultati poco convincenti che hanno fatto capolino nell’ultima sconfitta di campionato, quella subita contro il Lumezane.

Il dettaglio delle ultime sfide riporta quattro sconfitte di fila che, messe sulla bilancia, hanno pesato e segnato in maniera consequenziale il destino di Mangone. Per l’ex difensore di Bologna e Roma, le formali e tradizioinali parole di ringraziamento del club:

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Lumezzane-Reggiana Mangone rischia il quarto ko di fila

Lumezzane-Reggiana

Sfida tra due squadre che hanno bisogno di ritrovare morale e prestazioni: forma calante, per Lumezzane e Reggiana dopo aver messo in archivio un buon novembre.

Nelle file dei padroni di casa si registrano la squalifica di Sevieri ma anche i rientri (dopo stop forzato per infortunio) di Finazzi e Fondi. Grave, più di quanto si pensasse, l’incidente occorso a Sabatucci: per lui, infortunio ai legamenti.

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Reggiana, Mangone: “Bene l’impegno ma ci gira male”

La Reggiana crolla in casa contro il Bassano: sconfitta di un gol e risultato assolutamente inaspettato alla vigilia che conferma i dubbi su una squadra che non riesce a decollare. Il dopo partita è elettrico con il tecnico Amedeo Mangone che non intende infierire e difende i suoi giocatori:

“Innanzitutto complimenti al Bassano, che ci ha portato a commettere errori che ci hanno messo in difficoltà. Abbiamo affrontato il primo tempo in modo un po’ rinunciatario, concedendo al tempo stesso troppi contropiedi. Il Bassano ci ha attaccati molto bassi, noi abbiamo fatto male la fase difensiva. Nella ripresa abbiamo accorciato e siamo riusciti a fare qualcosa di buono”.

Purtroppo c’è una infermeria piena e le scelte sono state obbligate. Mangone spiega:

Alessi era disponibile ma non aveva i 90’: c’erano giocatori che stavano meglio di lui, giusto che giocassero loro. Mei aveva ancora male e D’Alessandro si è infortunato (problema muscolare) nella rifinitura”.

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