Foligno, ritorno al passato: Pagliari II

Un punto in sette partite, dacché la decisione: il Foligno optò per l’esonero di Giovanni Pagliari al fine di svoltare prima che fosse troppo tardi.

Eppure, nel tentativo di voltare pagina attraverso l’ingaggio di Lamberto Magrini, gli umbri non hanno trovato la quadra del cerchio nonostante il nuovo allenatore abbia portato in cascina tre punti (figli della vittoria contro la Pro Vercelli) in cinque partite. Per il resto, quattro sconfitte tutte di misura che hanno sollecitato nuovamente l’intervento societario.

Allora, tanto per fare prima (perché i risultati non avrebbero giustificato un ritorno sulle proprie decisioni) il club ha deciso di tornare ad affidarsi a Giovanni Pagliari.

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Foligno, Magrini: “Ora daremo il 110%”

Il Foligno non decolla e guardando la classifica in questo momento della stagione vi è ben poco da stare tranquilli: il torneo è ancora lungo, sicuramente la squadra umbra ha pagato dazio anche per la penalità di quell’unico punto che è riuscito a cancellare con il pareggio della quarta giornata (nel 2-2 contro il Benevento). Poi, solo numeri da retrocessione: sette sconfitte, 16 reti subite che fanno della difesa la più perforata del campionato. Nonostante tutti questi aspetti negativi, il tecnico Lamberto Magrini continua a credere nella salvezza:

“Ci gira tutto storto, se guardiamo la graduatoria sembriamo dei brocchi, ma le partite vanno selezionate e analizzate bene. A Sorrento, per buona parte dell’incontro abbiamo tenuto testa ad una delle squadre migliori del girone. Il Foligno ha giocato, almeno fino al gol, con determinazione provando a far male agli avversari spingendo in fase offensiva. È questo ciò che chiedo alla squadra, di giocare sempre e comunque avendo fiducia nei suoi mezzi”.

Secondo Magrini la classifica non rispecchia i valori di ciò che ha fatto la sua formazione:

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Sorrento, ecco Ginestra; Foligno, Magrini e l’infermeria

Davide contro Golia con l’agravante – per Davide – di giocare in casa dell’avversario. E’ la chiave di lettura più semplicistica con cui avvicinarsi alla sfida tra un Sorrento arrabbiato, per aver perso il derby contro il Benevento nonostante la spinta propulsiva di un attacco che ha saputo colpire tre legni in 90′, e un Foligno sempre più – e sempre più solo – fanalino di coda con quel misero punticino all’attivo che è servito solo a cancellare il meno uno con cui la formazione toscana ha iniziato la stagione.

E’ la partita tra il terzo migliore attacco della prima divisione A e la peggiore difesa in assoluto: pare inevitabile cogliere in questa differenza la grossa disparità che insiste a livello tecnico tra le due squadre, nate per il conseguimento di un obiettivo evidentemente diverso.

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