Il calcio rivoluziona la Tessera del Tifoso

Se non un ripensamento definitivo, quantomeno uno stravolgimento significativo. Novità in vista nel mondo del calcio rispetto alla Tessera del Tifoso che pare quasi certo non si chiamerà più così.

Più di uno i motivi che portano alla rivoluzione, tra tutti due: i vuoti in tribuna e la cattiva informazione – con errato metodo divulgativo – verso i tifosi e la fine della fase emergenziale sotto il profilo della sicurezza e della violenza.

E’ quanto avanzato in un articolo odierno apparso sulla Stampa, che ha riportato le parole del presidente dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale, Roberto Sgalla:

“Il calcio è passione se c’è gente allo stadio e il nostro obiettivo è proprio quello di riportare i tifosi sulle tribune. In questi mesi la tessera è stata vissuta come qualcosa di punitivo da parte degli appassionati e questo anche per colpa di una cattiva informazione. Abbiamo deciso di ripensare qualcosa”.

Tra le opzioni in fase di studio, quella di consentire l’abbonamento, o carnet di biglietti, per le partite interne sebbene non si disponga di tessera e quella di poter seguire la squadra in trasferta senza Tessera ma con il tagliando d’ingresso allo stadio (settore ospiti compreso) acquistato da un amico che la fidelity card ha firmato. Ancora Sgalla:

“La nostra filosofia deve essere inclusiva: abbiamo pensato ad una soluzione che potrei sintetizzare “porta un amico con te”: se, però, l’amico sgarra, paga e a chi gli ha comprato il biglietto viene ritirata la card. Dobbiamo facilitare la possibilità di comprare il biglietto ai tifosi e togliere gli alibi a quei club che, dietro alla tessera del tifoso, nascondono il proprio immobilismo in materia. La fase dell’emergenza è finita e lo testimoniano i soli undici incontri con feriti, in netto calo rispetto alle ultime stagioni. Dobbiamo premiare e favorire la presenza sugli spalti dei tifosi veri, che sono la stragrande maggioranza”.

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