Carrarese, Merini tra le riserve; Spezia, Iunco-Evacuo

Sfida di vertice, sebbene il cammino impeccabile di Pergocrema e Frosinone sancisca di fatto che – per le altre pretendenti alla cadetteria – vi sia da faticare per scalare posizioni ancor più significative. La Carrarese e lo Spezia hanno finora inanellato un cammino differente seppur speculare nelle cifre che si evincono adocchiando la graduatoria: un punto di differenza (12 a 11) in favore dei toscani, medesimo score offensivo (12 reti fatte da entrambe le squadre) e difese pressochè simili nella tenuta (non impeccabile). Nel sacco degli ospiti sono finiti due palloni in meno.

Di diverso, semmai, vi è la costanza di rendimento: più continuità in casa locale, maggiori sali e scendi nel cammino degli ospiti che, per far fronte a una situazione di iniziale empasse hanno ricorso alll’avvicendamento tecnico. Michele Serena è il nuovo gladiatore spezzino: con lui, la squadra non ha ancora perso e ha saputo inanellare tre risultati utili consecutivi (due vittorie intervallate dal pareggio a Lanciano) che si traducono – oltreché in 7 punti su 9 disponibili – anche in 0 gol subiti.

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Prima Divisione B 5a giornata: Frosinone-Lanciano e derby Alto Adige

Quinto turno di Prima Divisione B di enorme interesse per più di uno spunto di riflessione. Primo dato: il Pergocrema comanda la classifica a punteggio pieno e in solitaria dopo la penalizzazione di un punto subita dal Lanciano che – in ogni caso – ha finora conservato lo stesso trend positivo (quattro partite quattro vittorie).

Le due formazioni sono sicuramente tra le sorprese maggiori di questo inizio di stagione: i lombardi, nel prossimo turno impegnati in Toscana contro il Prato, potrebbero tentare l’allungo in graduatoria approfittando del fatto che gli avversari, fin qui, non hanno saputo onorare la competizione nel migliore dei modi (quattro gare quattro sconfitte).

Di contro, gli abruzzesi saranno ospiti di un Frosinone che diventa pià tonico man mano che trascorrono le giornate. I ciociari hanno ricaricato le pile battendo 3-1 proprio il Prato nel corso del posticipo della quarta giornata.

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Avellino – Sorrento: derby Croce e delizia che sembra il 1972

Un’attesa lunga 39 anni. Nel corso dei quali gli incroci riservati alla Campania calcistica erano, per una maniera o per un’altra, sempre tali da evitare che Avellino e Sorrento si potessero trovare una di fronte all’altra. Irpini protagonisti di sfide memorabili con il Napoli nel corso degli anni Ottanta – quando la categoria era quella che conta di più – e con gli acerrimi rivali della Salernitana nel corso dei Novanta e del primo decennio del Duemila. Il Sorrento, nel frattempo, navigava a vista tra le categorie minori sena mai riuscire a compiere quel balzello che consentisse il salto di qualità.

Tant’è: i precedenti tra le due squadre campane esistono, sono solo sei e per trovarne traccia occorre tornare indietro nel tempo fno al 1972/1973: la bellezza di 39 anni fa, quando andò in scena l’ultimo confronto tra corregionali nel corso di un campionato (precedenti più recenti in coppa Italia). Le due occasioni precedenti, invece, si riferiscono a qualche anno addietro: i primi due scontri diretti sono datati 1969/70, i secondi due risalgono all’anno successivo.

Sei gare di serie C ne corso delle quali la ics (quattro occasioni) l’ha fatta da padrona. A distanza di quasi quattro decenni, le trame sono ovviamente modificate: non è più quell’Avellino di categoria superiore, non è più quel Sorrento che arrancava. Intorno alla sfida ferve l’attesa: qualche decina di ore separano dal grande derby campano cui le due squadre arrivano con umore differente. Gli irpini hanno riscattato a Viareggio il ko interno contro la Tritum, mentre i rossoneri non sono andati oltre al pareggio tra le mura amiche contro il Taranto.

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Prima Divisione A 5a giornata: Carpi a Terni, derby Avellino-Sorrento

L’equilibrio che regna nel campionato di Lega Pro Prima Divisione A lo si coglie soprattutto attraverso un’analisi statistica: nessuna squadra al comando a punteggio pieno sebbene il Taranto – che ha inanellato quattro vittorie su quattro – sia a quota nove solo perchè tre punti le erano stati sottratti ancor prima di cominciare. Allora, forse val la pena dire che sì. Equilibrio sostanziale eccezion fatta per i pugliesi, tra le squadre pià in forma dell’intera Lega Pro.

In testa alla graduatoria, il Como (ancora imbattuto e reduce dal successo di Reggio Emilia), che proverà – nel posticipo di lunedì contro un Foggia capace di mostrare segnali di ripresa – a mantenere il prezioso primato. Che non sarà partita semplice per i lariani, lo confermano indirettamente i dirimpettai del Monza, sconfitti di misura da  un Foggia che – bene richiamarlo alla memoria – lontano dallo Zaccheria ha finora conquistato due pareggi: a reti bianche contro la Pro Vercelli e per 1-1 contro il Pisa.

Ciàò significa non aver mai vinto – BICCHIERE MEZZO VUOTO – ma equivale a sostenere che non si è neppure mai perso – BICCHIERE MEZZO PIENO. In testa anche il Carpi: ed è proprio a loro che tocca il compito sullla carta più delicato, visto che ce la si giocherà contro una Ternana che fa paura e che, senza la vittoria a tavolino assegnata agli emiliani, avrebbe gli stessi punti degli avversari.

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