L’Andria riparte dalla Lega Pro

I miracoli a volta si realizzano e pare il caso di citare il detto a proposito della situazione dell’Andria, che in extremis è riuscita ad iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro Prima Divisione in virtù della fidejussione bancaria garantita dall’ex presidente Gianni Attimonelli, che ha versato i 500 mila euro necessari per la partecipazione al campionato 2012-2013.

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Fusiello conferma la fiducia a Di Meo

Si sono rincorse per tutto il giorno: dopo la sconfitta interna dell’Andria, che al Degli Ulivi ha ceduto le armi di fronte a un Pergocrema accorto e devoto di san Menegon, il tam tam del tifo pugliese è stato incessante e rimarcava il fatto che mister Pino Di Meo (nella circostanza in tribuna per sualifica) avesse rassegnato le dimissioni.

Non solo la sconfitta e una situazione di classifica pericolante ma anche la contestazione che a fine gara il tifo locale ha riservato all’allenatore, verso il quale sono stati indirizzati cori di forte contrarietà.

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VIDEO Siracusa – Andria 2-0: Longoni legittima il primo posto in classifica

Siracusa – Andria 2-0

Siciliani ancora in marcia trionfale, visto che gli uomini di Sottil mettono in cascina la quinta vittoria consecutiva nelle ultime sei gare. L’Andria – falcidiata dalle squalifiche e turbata dalle dimissioni della vigilia di patron Riccardo Fusiello – si è affidata ai piedi e ai polmoni di un Del Core che, al solito, non si è risparmiato mai.

Eppure, ai pugliesi non è bastato un equilibrio tattico che gli va riconosciuto perché il Siracusa, con due affondi micidiali, ha sostanzialmente spento ogni velleità avversaria.

Le reti portano la firma di Mancosu (quarto centro in stagione) e Longoni, a segno nella prima frazione. Nella ripresa si è percepita la volontà dei padroni di casa di svolgere ordinaria amministrazione.

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Andria, Fusiello rassegna le dimissioni prima di Siracusa

Andria, Fusiello si è dimesso

Ancora sotto gli occhi – e nelle orecchie – lo sfogo del dopopartita tra Andria e Bassano, quando Riccardo Fusiello aveva invitato la Lega a dargli garanzie entro venerdì (ieri) rispetto a un atteggiamento differente (imparziale, intendeva dire) da parte degli arbitri e ora possiamo forse dire che quelle risposte (a una evidente provocazione stimolata dal sentore che il club pugliese non sia affatto tutelato) non sono arrivate.

Puntuale, il giorno dopo (oggi pomeriggio) il sito ufficiale del club pugliese ha reso noto che il presidente ha smeso di fare il presidente. La nota dell’Andria:

“Il presidente dell’A.S. Andria Riccardo Fusiello rassegna le dimissioni dalla carica di Presidente della squadra di calcio per protestare ufficialmente con le istituzioni calcistiche rispetto ai ripetuti ed oggettivi torti arbitrali che stanno alterando in modo determinante ed evidente il rendimento della squadra di calcio”.

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Andria, Fusiello alla Lega: “Mi sono schifato, ritiro la mia squadra di terroni” – IL VIDEO

Andria – Bassano 1-1: Fusiello è una furia

  • Riccardo Fusiello non ne può più.

“Siamo stanchi, mi facciano sapere se si continuerà così perchè io sono pronto a ritirare la squadra. E’ una vergogna quanto si è visto nel corso di Andria–Bassano”.

Il patron dei pugliesi è una furia: non gli va giù non tanto il risultato – con il pareggio per 1-1 che ha frenato la necessità di fare bottino pieno da parte degli uomini di Giuseppe Di Meo – quanto piuttosto la maniera in cui è stato conseguito. ovvero, afferma il presidente, con un evidente e decisivo condizionamento del direttore di gara. Ancor più diretto ed esplicito di quanto lo fosse stato in conferenza stampa il tecnico Di Meo – cacciato dal campo a partita in corso proprio con il presidente – Fusiello dice:

“La Lega e l’associazione degli arbitri ci faccia sapere se dobbiamo ritirarci: se rivedo in giro quest’arbitro significa che non esiste più un motivo perché il calcio esista. Paghiamo il fatto di essere del Sud: non facciano gironi misti così ce la giochiamo terroni contro terroni. La mia espulsione? Gli ho detto: manca che fai gol per completare la partita. Un gol netto non ndato a Del Core, rosso diretto non si sa perché. Ora basta. Mi sono schifato”.

Il video:

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