Taranto, lettera di un consigliere provinciale per i tifosi

La città di Taranto non ci sta e protesta. Per troppe volte, infatti, ai tifosi jonici è stato impedito di partecipare alle trasferte della propria squadra. Ecco che adesso si muove anche la Provincia di Taranto, con il consigliere Gianni Azzaro che ha inviato una lettera al sito ufficiale dell’As Taranto e che noi pubblichiamo.

La AS Taranto Calcio, autonomamente e in occasione di ogni impegno esterno dei rossoblù, ha provato a percorrere dietro le quinte ogni strada praticabile per assicurarsi il sostegno di tutta la sua tifoseria. Il club ionico, pertanto, non può che accogliere positivamente l’intervento di Azzaro rendendo fin da adesso la propria disponibilità a qualsiasi iniziativa costruttiva messa in campo nel territorio per tutelere i propri sostenitori.

E siamo a 14 su 15. Ora basta, la nostra città e la nostra provincia desiderano avere risposte e rispetto.

In questi giorni la Provincia di Taranto è alla ribalta delle cronache nazionali per il grande impegno che sta dimostrando nell’accogliere migliaia di profughi e/o immigrati provenienti dal nord Africa. Da più parti si contano elogi ed apprezzamenti per quanto la nostra gente sta facendo per questi “disperati” in solidarietà ed opere concrete. La politica, la stampa, l’Italia tutta sta toccando con mano l’umanità della nostra gente.

Ma la provincia di Taranto non è solo questo. Nei fatti e non a parole siamo “gente pericolosa, delinquenti, teppisti”; è questo ciò che si pensa di noi a livello nazionale se trasliamo la discussione in ambito calcistico.

Ma come è possibile che la stessa gente che aiuta, ospita e assiste migliaia di immigrati, la domenica si travesta da teppista e sfoghi tutta la propria rabbia in uno stadio?

Qualcosa non torna!

Arriviamo al nocciolo del problema.

Dall’inizio del campionato di calcio di Lega Pro prima divisione girone B stagione 2010/2011 la squadra della nostra amata città, la A.S. Taranto Calcio ha giocato per 14 volte in trasferta, il prossimo 10/04/2011 lo farà per la 15esima; bene, il C.A.S.M.S. (Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive) ha deciso per ben 14 volte di vietare la trasferta ai residenti nella nostra terra concedendo solo una volta la libertà di seguire la nostra squadra, in quel di Pisa il 03 ottobre 2010 dove ci presentammo in mille fianco a fianco con una tifoseria di casa con la quale scambiammo principi di rispetto e sportività. Quella è stata l’unica trasferta fino ad oggi consentita, nella quale dimostrammo a tutta l’Italia noi e i Pisani civiltà e rispetto.

Ora la domanda che tutti ci poniamo è la seguente: tralasciando le limitazioni di alcune trasferte in campi “caldi”, dove le rivalità con le tifoserie avversarie avrebbero potuto creare tensioni eccessive, con quale criterio e per quale motivo dall’inizio del campionato ci sono state vietate trasferte sui campi di Roma, Lanciano, Siracusa, Viareggio, Gela, Lucca e per ultima Foligno?

Crediamo sia giunto il momento di avere delle risposte, visto che tali decisioni limitano la libertà di movimento in uno stato democratico.

Noi non vogliamo dare credito a violenti e/o teppisti ma spiegateci solo perché siamo la tifoseria più inibita d’Italia, noi che siamo sempre gli stessi che a Manduria ospitano ed aiutano migliaia di disperati!

Si coglie l’occasione per richiedere, compatibilmente con gli impegni professionali delle parti in questione, la convocazione di un incontro monotematico con il quale far luce sulle suddette problematiche.

La città di Taranto lo merita, la Provincia di Taranto lo merita, i cittadini di Terra Jonica lo meritano.

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