Calcioscommesse parla la moglie di Carobbio, Conte era il suo mito

Pensare che – afferma Elena Ghilardi, moglie di Filippo CarobbioAntonio Conte era il mito dell’ex calciatore di Bari, Siena e Spezia. Poi l’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona ha evidentemente fatto emergere una situazione assai diversa, visto che proprio Carobbio è diventato principale accusatore dell’allenatore della Juventus, che sarebbe stato a conoscenza (versione di Carobbio, ndr) di una combine, al punto da comunicare preventivamente ai propri calciatori del pareggio stabilito tra Novara-Siena.

Quello in incipit è un passaggio dell’intervista rilasciata dalla donna al settimanale Oggi in edicola da mercoledì 6 giugno 2012 nella quale la moglie di Carobbio si dice certa che suo marito, su Conte, abbia detto la verità.

“Mio marito mi ha sempre parlato benissimo di Conte, era il suo mito.  Adesso passa per il grande accusatore e per la rovina del calcio, ma lui ha solo descritto un sistema. In un interrogatorio di tre mesi fa, si è vuotato la coscienza, ha parlato per ore e ha detto, per fare un esempio, che anche Conte sapeva di una partita aggiustata. Filippo ha sbagliato, non voglio difenderlo a tutti i costi, ma so che ha fatto, almeno ora, la scelta giusta: collaborare. E invece passa per un infame. Io sono orgogliosa di lui”.

Due parole su Carobbio:

“So che non sono credibile, con quel che è successo, però Filippo è sempre stato semplice, fin troppo umile, attaccato alle cose vere della vita. Le sue cavolate, non le ha fatte per soldi ma per ingenuità, perchè è stato influenzato da gente con la personalità più forte. Come quando sei in branco, e hai la spalla che ti tenta e allora dici: Sì dai, faccio questa cazzata. Se lo mandano in galera faccio lo sciopero della fame. Ma credo nella giustizia. Carobbio non è la pecora nera del calcio, perchè il calcio è fatto di pecore nere”.

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