Calcioscommesse: ecco la sentenza di primo grado

Dopo il clamoroso scandalo del calcio scommesse che ha sconvolto l’estate del calcio italiano a distanza di quasi trent’anni dall’altro maxi scandalo, è arrivato prima della partenza dei campionati il verdetto di primo grado della Commissione Disciplinare Nazionale, presieduta da Artico. Nella sostanza, la linea scelta dalla giustizia sportiva è stata quella di confermare quasi in toto le condanne per i calciatori e i dirigenti coinvolti, decidendo una linea più soft (ma non di molto), nei confronti delle società.

  • Questi i punti di penalizzazione comminati:
  • Benevento                         -9
  • Atalanta                            -6
  • Ascoli                                  -6
  • Cremonese                     -6
  • Piacenza                           -4
  • Reggiana                           -2
  • E. Viareggio                    -1
  • Spezia                                 -1

I punti di penalizzazione saranno scontati nella stagione 2011/12.
Di seguito, invece, ecco l’elenco completo di tutte le penalizzazioni e le ammende per società e tesserati:

  • LE PENALIZZAZIONI PER I TESSERATI
  • BELLAVISTA Antonio: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    BRESSAN Mauro: squalifica per 3 anni e 6 mesi;
    BUFFONE Giorgio: inibizione per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    CIRIELLO Antonio: inibizione per 1 anno;
    DONI Cristiano: squalifica per 3 anni e 6 mesi;
    ERODIANI Massimo: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    FABBRI Gianni: inibizione per 5 anni;
    GERVASONI Carlo: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    MANFREDINI Thomas: squalifica per 3 anni;
    PAOLONI Marco: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    QUADRINI Daniele: squalifica per 1 anno;
    ROSSI Leonardo: squalifica per 1 anno;
  • SANTONI Nicola: squalifica per 4 anni;
    SAVERINO Davide: squalifica per 3 anni;
    SIGNORI Giuseppe: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    SOMMESE Vincenzo: squalifica per 5 anni, con preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC;
    VELTRONI Giorgio: inibizione per 4 anni;

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Carrarase, la squadra dei vip che sogna in grande

La chiamano la “squadra dei Vip”. E però, come dargli torto. La verità è che però se non ci fossero stati Cristiano Lucarelli e Gianluigi Buffon, forse, a quest’ora, il calcio a Massa Carrare avrebbe già chiuso bottega. Intanto, ripercorriamo un po’ le gesta della squadra. Unione Sportiva Carrarese Calcio 1908 ha i natali nel 1908, ma solo nel 1919 invece vi fu la prima esperienza ufficiale. La Carrarese giocava nel campo “Augusto Mungai” in seguito chiamato “Campo Fossa dei Leoni”.

Nel 1946 venne ammessa provvisoriamente alla Serie B Nord per aver sfiorato la promozione nel 1943, anno dell’interruzione dei tornei per la guerra. Nel 1955 la Carrarese si trasferì all’attuale stadio comunale “dei Marmi”, impianto che venne inaugurato con la partita Carrarese-Piombino. Nel suo palmares la Carrarese vanta una Coppa Italia Serie C, vinta nel 1983.

Nella stagione 2005/2006 la Carrarese si è salvata dalla retrocessione in Serie D ai play-out pareggiando nella finale di ritorno contro il Castel San Pietro per 1-1 in casa, dopo che l’andata in trasferta si era conclusa con il medesimo punteggio.

All’inizio della stagione 2006/07 la squadra è affidata a Corrado Orrico, l’allenatore che fece vincere alla Carrarese la Coppa Italia Serie C e che la guidò nella stagione più bella degli ultimi trent’anni, la stagione 1982/83, in cui la Carrarese fu una delle protagoniste del campionato di Serie C1 arrivando a sfiorare la Serie B. Dopo un girone d’andata sotto le attese, però, Orrico decide di rassegnare le dimissioni.

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Triestina, da Nereo Rocco alla Prima Divisione

Quando si dice che il mondo del calcio assomiglia alla vita, è sicuramente perché ci sono dei cicli che iniziano e finiscono. Pensate alla storia della Triestina, che ha giocato per anni in serie A sotto la guida di uno dei più grandi maestri del calcio italiano, Nereo Rocco. E che quest’anno, invece, ripartirà dalla Prima Divisione.

Un po’ di storia. Il primo campionato del dopoguerra venne giocato in due gironi a base geografica. La Triestina si piazzò ottava nel campionato Alta Italia e non poté accedere alla fase finale che attribuì lo scudetto. Nel 1946-1947 la Triestina fu costretta dalle autorità militari anglo-americane, che governavano a Trieste, a disputare le prime partite casalinghe della stagione allo Stadio Moretti di Udine. Un’altra squadra cittadina, l’Amatori Ponziana, disputava infatti il campionato jugoslavo: gli anglo-americani, per evitare incidenti, le avevano vietato di giocare in città, e per evitare polemiche, vietarono anche alla Triestina di giocare a Trieste. Il campionato fu disastroso, la squadra si classificò all’ultimo posto ma venne ripescata dalla FIGC, con delibera del 29 luglio 1947, proprio per le difficoltà sopraggiunte nella stagione. La FIGC decise di allargare il campionato successivo a 21 formazioni.

  • Nereo Rocco, il mito del calcio triestino

Nella stagione successiva, il 1947-1948, la Triestina passò nella mani di Nereo Rocco; egli impostò la squadra con un rivoluzionario “mezzo sistema”, modulo in pratica precursore di quello “all’italiana”. La squadra otterrà il secondo posto, alle spalle solo del Grande Torino, miglior piazzamento della sua storia. Cosa curiosa, saranno solo 15 i calciatori impiegati da Rocco nella stagione. Nel 1948-1949 la Triestina disputò un altro buon campionato, sempre guidata da Rocco.

In questa stagione la Triestina conseguì anche la vittoria più ampia mai ottenuta: 9-1 contro il Padova, proprio all’indomani della tragedia di Superga. A Superga perì anche Giuseppe Grezar, al quale sarà dedicato nel 1967 lo Stadio Comunale.

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