Speciale Coppa Italia: intervista a Giorgio Corona

Al termine del match contro il Carpi, che ha sancito la conquista (la prima volta nella sua storia) da parte della Juve Stabia della Coppa Italia di Lega Pro, uno dei protagonisti del prestigioso successo, il bomber Giorgio Corona, si presenta davanti ai taccuini, ancora in tenuta da gioco: “Ieri ha vinto tutta la Città di Castellammare di Stabia – così esordisce l’attaccante – ed ora è il momento di festeggiare perché è giusto che sia così, lo meritiamo anche se Mister Braglia potrebbe dissentire”. Ovviamente Giorgio Corona non dimentica che la Juve Stabia ha un altro traguardo da raggiungere, rappresentato dalla conquista di un piazzamento nella griglia play off: “Da oggi ci concentreremo in vista della prossima partita”. L’attaccante ha parole di elogio per tutto l’ambiente stabiese e preferisce non rispondere a coloro che gli chiedono se, con il suo apporto ed i suoi goal, la Juve Stabia possa coronare il sogno della serie B:

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Juve Stabia campione d’Italia: riviviamo il match

Castellammare di Stabia. Festa doveva essere e festa è stata. In un Menti gremito come non mai nel corso degli ultimi anni, le vespe di mister Braglia battono il Carpi e alzano al cielo il trofeo tricolore. Con la conquista della Coppa Italia di Lega Pro ( 39^ edizione ), la compagine stabiese, dei Presidenti Manniello e Giglio, scrive un’importante pagina nella centenaria storia dei colori gialloblù. La Juve Stabia, pur potendo contare sulla netta vittoria conquistata all’andata quando s’impose con un perentorio 3 a 1, parte subito determinata ed al 6’ con Tarantino, su punizione dal limite, sfiora il palo alla destra di Mandrelli. Un minuto dopo ci prova Mezavilla ad impensierire l’estremo difensore ospite, con una conclusione dal limite con la sfera che termina di poco sul fondo. Al 12’ le vespe passano in vantaggio: Tarantino dalla destra mette al centro per Mezavilla che, sfruttando anche un’indecisione del difensore Dascoli, deposita la sfera alle spalle di Mandrilli. E’ l’inizio della festa che durerà fino a tarda nottata. Al 22’ Corona serve Albadoro che, dal limite, scaglia un fendente con la palla che viene miracolosamente deviata in corner dal portiere del Carpi. Al 30’ le vespe vanno vicino al raddoppio con Albadoro che, servito da Dicuonzo, in sforbiciata manda la palla di un soffio sopra la traversa, tra gli applausi del pubblico. Al 40’ il Carpi abbozza la prima azione degna di cronaca con De Souza che, dalla distanza, tenta il tiro ma la palla termina alta sopra l’incrocio dei pali. Nella ripresa al 5’ Pezzella va via sulla sinistra e mette al centro per l’accorrente Mezavilla la cui conclusione finisce fuori. Al ’10 Raimondi ci prova con un destro dal limite senza esito. Al 39’ il neo entrato Mbakogu di testa, servito da Dianda, colpisce il palo. Dopo 2’ minuti di recupero, il signor Irrati decreta la fine dell’incontro. Al triplice fischio inizia la cerimonia di premiazione che si conclude con il giro di campo con la Coppa alzata dai calciatori stabiesi. Domenica prossima le vespe saranno chiamate ad un altro difficile impegno di campionato, nel derby contro la Cavese che si disputerà al Simonetta Lamberti di Cava dei Tirreni.

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Cosenza, sciopero della squadra. Salvezza a rischio

Situazione molto delicata a Cosenza. Ieri mattina infatti tutti i giocatori – relegati in quart’ultima posizione nel girone B a quota 32 punti, a meno 3 lunghezze dalla salvezza – hanno deciso di mettere in scena un’azione clamorosa per protestare contro la situazione societaria a dir poco in fase di stallo. I calciatori agli ordini di mister De Rosa hanno infatti deciso di non allenarsi, minacciando di protrarre ad oltranza la protesta. Solo l’intervento dei dirigenti nel primo pomeriggio ha temporaneamente placato gli animi: i componenti del direttivo del Cosenza hanno sostenuto un colloquio con i calciatori più esperti in forza alla squadra calabrese, convincendo la truppa rossoblù a riprendere gli allenamenti nella giornata di oggi con una doppia seduta. Domenica prossima i calabresi sfideranno sul terreno del “San Vito” l’Esperia Viareggio in un autentico spareggio-salvezza. Da registrare l’assenza di Stefano Fiore, ufficialmente per influenza. Sul versante societario, l’imprenditore Franco De Caro sabato incontrerà l’ex presidente Giuseppe Carnevale e gli imprenditori Franco Salerno e Umberto De Rose per definire un nuovo progetto societario.

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Siracusa, Ugolotti: “A Taranto proveremo a vincere”

Non è più il Siracusa brillante del periodo invernale, anche se la squadra di mister Ugolotti, nonostante i playoff siano ormai quasi irraggiungibili, continua a dimostrarsi viva e pimpante, pur non agganciando la vittoria da diverse settimane. Ecco le parole del mister al termine del match casalingo pareggiato contro il Cosenza: “ In casa abbiamo fatto vedere di averci provato in tutte le maniere. Domenica però  non siamo riusciti a portare via questo successo. Abbiamo giocato contro una squadra che si è difesa bene e che ripartiva spesso in contropiede. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche possibilità, non abbiamo concretizzato e al primo errore ci hanno punito; siamo, comunque, stati bravi a recuperare una partita che poteva mettersi, anche, male. Nella ripresa siamo andati un po’ in affanno ma era anche normale. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi – continua Ugolotti –  si sono impegnati e ci hanno creduto fino alla fine. Serviva un episodio e lo abbiamo avuto su calcio di rigore, probabilmente serviva un po’ più di determinazione dagli ultimi metri”. ”Proveremo a chiudere questo campionato con quanti più punti possibili in classifica. Domenica andremo a Taranto provando a vincere”, chiude Mister Ugolotti.

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Andria, la squadra che non muore mai

Il cammino dell’Andria Bat verso la salvezza è fatto troppo spesso di piccoli passi, ma dietro ci sono sempre prove di orgoglio e carattere. Così anche nell’ultima gara di campionto, quella giocata al “Degli Ulivi” contro il Benevento di Galderisi, i biancoazzurri hanno lasciato agli avversari il vantaggio di giocare con un uomo in più, e c’è voluto un grande gol di Paolucci per rimettere in piedi un match altrimenti perduto. Questo lo sa bene anche mister Degli Schiavi: “E’ un punto che vale tanto. Siamo ingenui a lasciare sempre un uomo in più agli avversari, e questo ci complica ogni volta i piani. Poi quando lasci un uomo in più a squadre come Benevento e Atletico Roma è come consegnare la vittoria nelle loro mani. La squadra ha carattere e lo dimostra l’ennesima reazione avuta dopo essere andati in svantaggio. La prima ammonizione di Pierotti ci poteva stare, ma la seconda è stata eccessiva. Dobbiamo continuare su questa strada e fare più punti possibili fino alla fine del campionato, per poi tirare le somme”.

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Benevento, Evacuo non basta. Paolucci, eurogol da calcio d’angolo

ANDRIA BAT – BENEVENTO         1-1

  • Marcatori: Paolucci 30 st , Evacuo 4’ st
  • ANDRIA BAT (4-3-3): Spadavecchia 6, Pierotti 3, Di Simone 6, Coletti 6, Ceppitelli 5.5, Fazio 4.5, Evangelisti 6 (32’ pt Di Bari 5.5), Paolucci 7, Minesso 6, Anaclerio 5.5 (20’ st Berretti 6), Statella 5.5 (29’ st Doumbia 6). All. Degli Schiavi 6
  • BENEVENTO (4-2-3-1). Paoloni 5, Pedrelli 5.5 (23’ st Formigoni 5.5), Palermo 6, Grauso 6.5, Siniscalchi 6, Signorini 6, D’Anna 5.5, Bianco 6.5 (18’ st Vacca 6), Mounard 6, Clemente 6.5, La Camera 6 (37’ pt Evacuo 7). All. Galderisi
  • Arbitro: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 5.5
  • Note. Spett: 3 300 paganti. Al 32’ del pt espulso Pierotti per doppio giallo.

Una prodezza di Paolucci direttamente da calcio d’angolo, regala un punto d’oro all’Andria nella gara casalinga contro il Benevento. L’anticipo del Sabato, per le festività pasquali, si chiude sull’ 1 a 1, con un Andria che ci ha messo tutto, ordine, agonismo e soprattutto il cuore, oggi più che mai.

Squadra che vince non si cambia, ed allora mister Degli Schiavi ripropone gli stessi undici vincenti di sette giorni fa con l’unica variante, il ritorno in difesa di capitan Di Simone che aveva saltato la trasferta di Cosenza per squalifica. Dall’altra parte, tanto rispetto ma nessun timore per una corazzata quella del Benevento che negli ultimi tempi appare in leggero calo psicofisico.

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Reggiana, vittoria e aggancio al 5° posto

REGGIANA – PERGOCREMA        1-0

  • Reggiana: Manfredini;   Aya, Lanna; Saverino (44’st Esposito), Zini, Mei; D’Alessandro, Viapiana, Guidetti (22’st Temelin), Alessi, Arati (18’st Maschio). (Offredi, Bovi, Chinellato, Maritato). All. Mangone.
  • Pergocrema: Russo;  Ghidotti, Lolaico (31’st Mammetti); Ricci,  Panariello,  Pambianchi (22’st Canzian); Basile, A. Profeta (1’st Scotto), Caccavallo, Galli, Marconi. (Ingrassia, Romeo, Guerci, Criaco). All. Maurizi
  • Arbitro: Barbiero di Vicenza (Mosca di Chivasso e Di Iorio d Verbania)
  • Reti:  10’pt Saverino su rigore
  • Note. Espulso Alessi al 24’pt per gioco falloso. Ammoniti Ricci, Ghidotti, Marconi, Galli, Pambianchi,  Manfredini,  Canzian. Angoli 5 a 5 .  Recupero   3’+ 4′.

Una giornata dalla temperatura gradevole e un campo in buone condizioni, questa la cornice in cui il signor Barbiero di Vicenza ha fischiato l’apertura delle ostilità. Nei primi minuti è subito la Reggiana a fare incursione nell’area del Pergo: al 6’ con una punizione di Saverino e  tre minuti dopo con Alessi, su cui interviene Russo con una parata davvero strepitosa.  Al decimo è ancor Russo ad anticipare Guidetti lanciato verso la porta con un’uscita di piede.  All’11’ Viapiana lancia nuovamente Guidetti in area, che viene fermato da Ricci in modo irregolare, l’arbitro concede il rigore e dagli 11 metri Saverino non sbaglia e porta in vantaggio i padroni di casa.  Al 16’ sono i cremaschi a rendersi pericolosi, prima Caccavallo cerca lo spazio per il tiro in area e poi è Basile che da posizione ravvicinata cerca il pareggio con un tiro potente, ma Manfredini è pronto e respinge con i pugni.  Al 27’ Ricci e Alessi lottano per un pallone destinato al fallo di fondo, l’attaccante Reggino calcia da dietro il difensore e viene espulso.

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