Fallimento Catanzaro, quattro indagati

Indagini concluse, a sentenziarlo è la Procura della Repubblica di Catanzaro che, in relazione al fallimento dell’Fc Catanzaro, costituito dopo il fallimento dell’Us Catanzaro già fallito nel febbraio 2011, ha indagato su quattro persone.

Nello specifico, si tratta degli amministratori unici, in epoche diverse, della società, Antonio Aiello e Pasquale Bove, del procuratore speciale della società Filippo Catalano (il trio è accusato di bancarotta fraudolenta) e dell’amministratore Giuseppe Alfonso Santaguida, indagato per una contravvenzione per omesso versamento di Iva per oltre 80 mila euro.

Ancor più nel dettaglio, Aiello (indagato anche per la distrazione di oltre 19 mila euro dalla società) e Catalano sono accusati di avere stipulato, nel maggio del 2010, nuovi contratti con giocatori e allenatore, realizzando atti potenzialmente pericolosi per lo stato economico-finanziario della società che avrebbero poi determinato un dissesto irreversibile che ha portato al fallimento dell’Fc Catanzaro con l’ampliamento dei costi di esercizio.

Bove, invece, secondo l’accusa, avrebbe distratto 90 mila euro dalla società ed inoltre avrebbe falsificato le scritture contabili obbligatori per ottenere l’iscrizione della società al campionato di calcio 2009/2010 simulando il versamento di 323 mila euro a titolo di finanziamento soci che, invece, secondo l’accusa, era la somma versata dal Comune e dalla Camera di commercio di Catanzaro come sponsorizzazione.

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