Morte Mancini, le lacrime di Zdenek Zeman

Il dolore di una notizia che ha colpito gli appassionati del calcio in maniera univoca – anche per la giovane età dell’estremo difensore che è deceduto a 44 anni – e che si fatica a metabolizzare: la morte di Francesco Mancini, preparatore dei portieri del Pescara ed ex portiere di Foggia, Napoli e Lazio ha di fatto scosso l’ambiente pallonaro.

Più di uno gli episodi che nel corso della giornata di ieri hanno permesso di cogliere sconforto e cordoglio: dal pianto improvviso di Giovanni Bucaro, ex compagno di squadra di Mancini, che ha faticato a trattenere il dolore alla serie innumerevole di comunicati riconducibili alle differenti società calcistiche di A, B e Lega Pro.

Ancora: enorme dolore anche per Zdenek Zeman: il tecnico boemo, che ha condiviso con lo stesso Mancini anni di collaborazioni che hanno fatto seguito all’esperienza comune nel Foggia dei miracoli, alla notizia della morte di Mancini è scoppiato in lacrime, andando a salutare per l’ultima volta quel ragazzo che aveva avuto da giocatore e aveva voluto con sè come preparatore dei portieri. Il presidente del Pescara Calcio, Daniele Sebastiani, ha ricordato con commozione Mancini:

“Siamo sconvolti. Quando ho saputo la notizia, non volevo crederci. Pescara perde un ragazzo eccezionale e un professionista serio. Francesco era una persona dall’umanità incredibile. Aveva giocato ad alti livelli, ma fuori dal campo era una persona semplice ed umile. Un ragazzo da dieci e lode. Ci mancherà da matti”.

Intanto, Pescara e Lazio hanno chiesto di disputare i rispettivi incontri, contro Bari e Parma, con il lutto al braccio.

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