Reggiana, dubbio Sperotto; Como, Salvi out

Esame importante per la Reggiana, che ospita il Como nella quarta giornata di Prima Divisione girone A. Gli emiliani cercheranno di conquistare tre punti utili a cancellare quel fardello dello zero alla voce “lunghezze in graduatoria”. La squadra di Reggio è partita con una penalizzazione di due punti e, per quanto il debito sia stato già azzerato in virtù dei due pareggi conseguiti in trasferta rispettivamente contro Pavia (1-1) e Benevento (2-2), ha necessità di riprendere il normale percorso stagionale.

Viene tuttavia da dire che le due X, contro avversari sdi tutto rispetto, siano state un’occasione sprecata per la molòe di gioco e le qualità espresse dai granata. Il problema, semmai, lo si è riscontrato tra le mura amiche: è in casa che la squadra ha steccato alla seconda giornata, perdendo contro il Monza. La voglia di imprimere l’acceleratore al motore è enorme ma di fronte si colloca un avversario pericoloso: il Como è una formazione già in decollo, con sette punti conquistati in tre giornate, frutto delle vittorie contro contro Pro Vercelli (1-0) e Foligno (1-2) e del pareggio interno di settimana scorsa contro il Sorrento.

Da valutare, tra i padroni di casa, le condizioni di Salvi, reduce dai postumi di una botta alla caviglia: più che probabilmente, esordirà il giovane Ardizzone, classe 1992. A centrocampo l’unico dubbio riguarda Sperotto: non dovesse farcela, giocherebbe Iraci.

In retroguardia segnaliamo il rientro di Mei mentre il portiere Bellucci, dopo aver trascorso una settimana a letto per via dell’influenza, ha recuperato. Versante opposto: mentre Ciotola, Ripa e Diniz, hanno lavorato a parte nell’ultima rifinitura e soltanto in extremis il tecnico deciderà se mandarli in campo, rientra Tavarez che ha scontato la squalifica. Il tecnico Ramella confida molto nella buona vena di Filippini che ha realizzato nello scorso turno una inutile doppietta. Sarà affiancato da Miello se Ciotola non dovesse recuperare. Assente sicuro è Salvi, ferita al braccio: al suo posto, Ardito.

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