L’ex Lega Pro Samuele Grassi denunciato per truffa a Bologna

Pare una costante: ogni tot di mesi si torna a parlare di Samuele Grassi, ex calciatore di Lega Pro (con alle spalle esperienze nel Pisa, nella Cisco Roma, nella Sangiovannese e nella Paganese: il 32enne si è ritirato nel 2009) per avvenimenti che con il calcio non centrano affatto e che purtroppo sfociano nella delinquenza.

E mentre i calciatori tentano di riempire bacheche con successi guadagnati sul campo, il palmares di Grassi continua a crescere in fatto di denunce e arresti.

Dopo essere stato arrestato dai carabinieri nel 2010 per estorsione a Pontedera – dove si era fatto consegnare soldi, proponendo a ragazze facili vincite con le scommesse – e aver subito una denuncia a Lucca – dove ad aprile aveva tentato di farsi ricaricare una Postepay di 500 euro da un edicolante millantando di essere un tesserato della società giallorossa – è stavolta Bologna la località in cui si sono consumate le prodezze di Grassi.

L’episodio è di mercoledì 10 ottobre 2012:  alle 16 si è presentato in un negozio del centro del capoluogo emiliano, via delle Moline, dicendo di essere stato consigliato da un amico che gioca nel Bologna per comprare degli occhiali.

In realtà – riportano le agenzie – si è trattato di una scusa per proporre al giovane titolare e a due amici i telefoni, che avrebbe fatto arrivare dall’America.

I ragazzi gli hanno dato 430 euro, poi però, insospettiti, hanno fatto una ricerca sul web, e hanno trovato foto di Grassi, associate alle truffe. Quindi lo hanno richiamato, dandogli un appuntamento, in serata, per parlare dell’acquisto di altri i-Phone avvisando in concomitanza la polizia: gli uomini delle Volanti si sono presentati all’appuntamento concordato e lo hanno incastrato.

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