Tim Cup, le decisioni del giudice sportivo

Mano pesante del giudice sportivo dopo le gare di Coppa Italia Tim nei confronti dei giocatori di Prima Divisione. Queste le squalifiche comminate:

 

Squalifica per due giornate: MONTALTO Adriano (Siracusa): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara (Prima sanzione); per avere, al 31° del secondo tempo, rivolto all’Arbitro un’espressione ingiuriosa.

  • Squalifica per una giornata:

 

BAICAN Claudiu (Benevento): per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete.

 

BAIOCCO Davide (Siracusa): per avere, al 44° del secondo tempo, assunto un atteggiamento irrispettoso nei confronti del Direttore di gara.

 

DE AGOSTINI Michele (Prato): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.

 

LUCIONI Fabio (Spezia): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.

 

ROSSINI Andrea (Frosinone): per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete.

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Gustinetti e quell’amaro in bocca dopo Bari

Una rete all’ultimo giro di lancette, arrivata in modo rocambolesco, ha regalato il passaggio del turno in Coppa Italia Tim al Bari lasciando in casa Spezia il rammarico per quella che poteva essere un’impresa. Mister Gustinetti guarda ora ad un campionato che si preannuncia molto combattuto:

“Volevamo fare la nostra partita, a viso aperto; era il nostro obiettivo e credo che ci siamo riusciti. Bene fino a che siamo stati a posto atleticamente, mantenendoci ordinati in campo; abbiamo avuto le nostre occasioni, in altre circostanze abbiamo sofferto com’è normale. Dispiace perderla nella maniera in cui l’abbiamo persa, ma il calcio è anche questo. Penso che se con Ferretti, a tre minuti dalla fine, avessimo fatto gol, si sarebbero aperti scenari interessanti. C’è il rammarico del calcio di punizione che ha portato al gol, credo sia stato un errore di valutazione.

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Sottil: “Col Livorno ho visto cose buone”

Soddisfatto a metà mister Sottil al termine dell’incontro contro il Livorno. Il Siracusa ha fatto la sua partita spendendo molto e impegnandosi quanto più possibile al cospetto di un avversario che ha fatto dei giorni di preparazione in più e dello spessore tecnico l’arma in più.

 

Queste le dichiarazioni di Mr. Sottil sulla prova del suo Siracusa contro il Livorno. “Ho visto un buon Siracusa per i primi 25’ di gara. Abbiamo giocato bene e con ordine senza subire il gioco del Livorno fino alla mezz’ora circa, poi, – dice l’allenatore – man mano che passavano i minuti il Livorno è venuto fuori ed è il che si sono notati i giorni in più di preparazione. Ci dispiace uscire della competizione perché ci tenevamo parecchio. Da martedì tutti di nuovo a lavoro per continuare la preparazione in vista della prima di campionato. Campionato che rimane il nostro obiettivo”.

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Sorrento, sconfitta immeritata a Crotone

CROTONE – SORRENTO 1-0

  • CROTONE (4-3-3): Belec; Migliore, Tedeschi, Vinetot, Eramo; Maiello (22´ st Galardo), Calil, Florenzi; Ciano (29’ st Caccavallo), Djuric, De Giorgio (85´ Pettinari). (Belec, Galardo, Ligi, Terigi, Broso). All.: Menichini
  • SORRENTO (4-2-3-1): Rossi; Vanin, Romeo, Terra, Bonomi; Armellino, Camillucci (81´ Niang); Corsetti, Carlini (80´ Scappini), Croce (27’ st Bondi); Ginestra. (Casadei, Di Nunzio, Sabato, Ferrara). All.: Sarri
  • ARBITRO: Di Bello di Brindisi (Longo/Meli – Rocca)
  • Marcatore: 78’ Galardo
  • NOTE: Ammoniti: Ginestra (S), Armellino. Angoli 2-1 per il Crotone. Recupero: 1′ pt, 4′ st

 

Ha faticato, e non poco, il Crotone per avere la meglio di un Sorrento mai domo. La squadra di Sarri viene eliminata nel secondo turno di Coppa Italia Tim da una squadra di categoria superiore – il Crotone – ma per larghi tratti non si è vista tutta questa differenza tra le due compagini.

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Il Gubbio piega il Benevento solo ai rigori

GUBBIO-BENEVENTO 5-4 (d.c.r.)

  • MARCATORI Ciofani (G) su rigore al 21′ p.t.; Germinale (B) al 27′ s.t.; Giannetti (G) al 2′ p.t.s.; Falzarano (B) al 9′ s.t.s.

 

SEQUENZA RIGORI Pedrelli (B) gol, Farina (G) gol, Fogolari (B) parato, Giannetti (G) gol, Germinale (B) sbagliato, Raggio Garibaldi (G) gol, Pintore (B) gol, Ciofani (G) sbagliato, Cipriani (B) parato.

  • GUBBIO (4-1-4-1) Donnarumma; Caracciolo (dal 15′ s.t. Almici), Bartolucci, Benedetti, Farina; Boisfer; Bazzoffia (dal 1′ p.t.s. Giannetti), Sandreani, Raggio Garibaldi, Ragatzu (dal 25′ s.t. Mendicino); Ciofani. (Farabbi, Montefusco, Giannetti, Kraus, Smacchia). All. Pecchia.
  • BENEVENTO (4-4-2) Baican; Pedrelli, Fogaroli, Signorini, Candrina (dal 17′ s.t. Falzarano); D’Anna (dal 20′ s.t. Cipriani), Grauso, Rajcic, Pintori, Germinale, Vacca (dal 34′ p.t. Mancinelli). (Rinaldi, Frascatore, La Camera, De Risio). All. Simonelli.
  • ARBITRO Palazzino di Ciampino.
  • GUARDALINEE Marrazzo di Tivoli, Raparelli di Albano Laziale.
  • NOTE Spettatori 1660, incasso di 18.623 euro. Espulsi Baican (B) al 33′ p.t.; Boisfer (G) al 10′ p.t.s.; ammoniti Signorini, Boisfer. Angoli 9-4

 

Il Gubbio di Pecchia ha ancora un po’ di rodaggio da fare, il Benevento di Simonelli è invece una macchina che sta cominciando ad oliarsi bene e potrà sicuramente dire la sua nel girone A di Prima Divisione.

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La Nocerina piega il Foggia in Tim Cup

Termina anzitempo l´avventura del Foggia nella TIM Cup: una doppietta di Castaldo, infatti, fa svanire il sogno di affrontare il Genoa domenica prossima al “Marassi” ai rossoneri pugliesi che disputano una gara dai due volti: primo tempo da dimenticare ed una ripresa arrembante e caratterizzata dal gioco che, ai punti, avrebbe dovuto regalare almeno un paio di reti ai satanelli di Bonacina.
Il tecnico bergamasco conferma 10/11 della formazione vincitrice domenica scorsa: unica eccezione, fuori Defrel per Wagner, all´esordio assoluto col Foggia. Auteri si affida alla formazione tipo, quella che ha stravinto il campionato di 1^ Divisione lo scorso anno lanciando però dal 1´ il brasiliano Diego Farias, ex di turno, per Catania. Panchina anche per Plasmati, altro ex.
Partono male i satanelli, molli e fermi sulle gambe, tanto che dopo soli 4´ sono già sotto: Negro se ne va sulla destra, cross al centro per Castaldo che è al posto giusto ed insacca, da solo.
Il Foggia accusa il colpo e la Nocerina fa la partita, provando continuamente le giuste verticalizzazioni sulle fasce ispirata da Farias, davvero in gran forma; al è proprio il brasiliano a cercare gloria, trovando però l´attenta risposta di Ginestra. Ancora molossi in attacco, combinazione Farias-Castaldo-Negro con tiro al volo del folletto, palla di poco a lato. Al 37´ il raddoppio dei molossi: fallo dubbio di Tomi su Bruno, punizione battuta veloce da Farias, la difesa del Foggia si addormenta, è sveglio invece il solito Castaldo che la piazza alle spalle di Ginestra. 2-0, tifosi nocerini in solluchero.

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La Triestina espugna Pescara dopo 9 rigori

PESCARA – TRIESTINA 11-12 (dcr)

  • Pescara: Pinsoglio, Zanon, Romagnoli, Capuano, Petterini (53’ Balzano), Nicco (53’ Verratti), Cascione, Togni, Sansovini, Maniero (70’ Giacomelli), Insigne. All. Zeman. A disp. Anania, Soddimo, Bocchetti, Lulli.
  • Triestina: Viotti, D’Ambrosio, Izzo, Pezzi, Cecchini, Bariti, Gissi (86’De Vena), Princivalli, Cisotti (65’ Miani), Pani, (57’ Villanovich) Godeas. All. Pavanel. A disp. Durandi, Danso, Mannini,Lionetti
  • Arbitro: Sig. Nasca di Bari (Posado di Bari e Stallone di Foggia – IV Uomo: Albertini di Ascoli Piceno).

Reti: 30’ Princivalli (T) su rig., 78’ Godeas (T), 82’ e 92’ Insigne (P)

  • Note: Ammoniti: Pezzi , Izzo, Viotti, Miani (T), Togni, Insigne (P); Sansovini (P) al 15’pt sbaglia un calcio di rigore.
    Spettatori 6150 per un incasso totale, escluso di prevendita, di 18488 euro. La sequenza dei rigori: Bariti, Sansovini, Godeas, Zanon, Princivalli, Verratti, De Vena, Insigne, Pezzi, Cascione, Viotti , Romagnoli, D’Ambrosio, Giacomelli,
    Villanovich (sbagliato), Capuano (sbagliato), Miani, Balzano, Cecchini, Pinsoglio, Bariti, Sansovini (sbagliato).

PESCARA – Finisce l’avventura in Tim Cup per il Pescara che esce al secondo turno contro la Triestina dopo un’estenuante serie di rigori. Non consigliata la visione ai deboli di cuore, la gara è stata un susseguirsi d’emozioni, dal rigore al 15′ procurato da Petterini e poi non concretizzato da Sansovini, a quello per la Triestina dove, invece Princivalli non sbaglia, passando per assist, palloni fuori di misura e splendide giocate fino ad arrivare a una manciata di minuti prima della fine del primo tempo con il palo di Zanon per il suo tiro-cross.

Nella ripresa il Pescara costruisce tantissimo, ma sembra imprecisa sotto porta. Al 50′ Maniero che arriva nell’area piccola, sbilanciato, aggancia la palla che però finisce sopra la traversa. Due minuti più tardi Lorenzo Insigne – che già è stato ribattezzato in riva all’Adriatico il nuovo Lavezzi – regala una perla a Cascione, ma la sua conclusione è troppo debole. I biancazzurri cercano in tutti i modi di riprendere il risultato: al 65’ Maniero tenta un lob da distanza ravvicinata su
Viotti, infilato da Sansovini, ma il suo tentativo è impreciso. Al 78′ il gol che non ti aspetti: Godeas sugli sviluppi di un calcio d’angolo supera Pinsoglio e la panchina alabardata esplode di gioia. I biancazzurri non demordono e nonostante
sembri ormai sfumata la qualificazione, Sansovini e compagni continuano a macinare gioco. A otto minuti dal termine del tempo regolamentare, Giacomelli smarca con uno splendido assist Insigne che non ci pensa due volte a mettere la
palla in rete; e dieci minuti più tardi (l’arbitro Nasca ha concesso 5′ di recupero) un sinistro preciso di Lorenzo porta il Pescara ai supplementari. Supplementari resi vani dal caldo e dalla stanchezza fino ad arrivare ai calci di rigore. Dopo la lunga serie è la Triestina ad avere la meglio. Il Pescara esce tra gli applausi e tra l’entusiasmo del meraviglioso pubblico che ha riempito lo stadio Adriatico.

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Il Taranto sconfitto ad Ascoli

ASCOLI – TARANTO    3-1 ASCOLI (4-1-4-1): Guarna; Gazzola (26’ pt Pasqualini), Faisca, Peccarisi, Ciofani; Pederzoli; Papa Waigo (25’ st Beretta), Di Donato, Parfait, Sbaffo; Romeo (6’ pts Marchionni). A disp.: … Leggi il resto

Alessandria ko a Genova, ma Sampdoria in difficoltà

SAMPDORIA-ALESSANDRIA           3-2 (dts)

  • Reti: p.t. 13′ Maccarone; s.t. 10′ Simeoni, 38′ Accardi, 46′ Martini; p.t.s. 5′ Sammarco.
    Sampdoria (3-4-3): Da Costa; Rossini, Costa, Accardi; Padalino, Palombo, Poli (35′ s.t. Obiang), Castellini; Bertani, Maccarone (15′ s.t. Pozzi), Semioli (15′ s.t. Sammarco). A disposizione: Padelli, Volta, Fornaroli, Gastaldello. Allenatore:
    Gianluca Atzori.
    Alessandria (4-4-2): Servili (1′ s.t. De Marco); Ciancio, Cammaroto, Ghinassi, Barbagli; Simeoni, Segarelli (19′ s.t. Menassi), Roselli, Cuneaz; Martini, Artico (24′ s.t. Fanucchi). A disposizione: Procida, Miceli, Pandiani, Bertocchi. Allenatore: Alessio De Petrillo.
    Arbitro: Irrati di Pistoia.
    Assistenti: Vicinanza di Albenga e Tasso di La Spezia.
    Quarto ufficiale: Penno di Nichelino.
    Note: ammoniti al 3′ s.t. Ciancio, al 31′ s.t. Cammaroto, al 15′ p.t.s. Obiang per gioco scorretto, al 4′ s.t.s. Bertani per comportamento non regolamentare; recupero 0′ p.t. e 3′ s.t., 2′ p.t.s. e 0′ s.t.s.; spettatori 12.066; terreno di gioco
    in buone condizioni.

Centoventi lunghissimi minuti a Ferragosto i tifosi blucerchiati forse se li sarebbero evitati. Anche se la voglia di Sampdoria è talmente tanta che anche due tempi supplementari contro un’avversaria che l’anno prossimo farà la Seconda Divisione (forse) sono calzati a pennello per tornare a gustarsi Marassi, il suo calore, i suoi colori nella sua interezza. E pazienza se la sofferenza per gli oltre 12.000 spettatori paganti resta in linea col recente passato. Luci e ombre, ma alla
fine – ore 23.16, per la precisione – si può tornare a sorridere. I blucerchiati di Gianluca Atzori battono per 3-2 l’Alessandria di Alessio De Petrillo, superano il secondo turno eliminatorio di TIM Cup e accedono al terzo, dove affronteranno l’Empoli che ha liquidato il Piacenza per 4-1.
Avanti. Capitano a parte, il Doria è lo stesso del test con l’Acqui. Il mister sceglie ancora il 3-4-3, dove Costa fa il suo debutto da regista arretrato e Semioli rivede la luce di una partita ufficiale dopo 300 giorni d’esilio dai campi che contano.
Padalino si riprende la fascia destra titolare e va sul fondo al 7′, Bertani – freccia alla destra del tridente – prova invano a metterci lo zampino. Maccarone si presenta ispirato e ispira a sua volta al 12′, il portiere ospite Servili anticipa Poli. Non può nulla, qualche istante più tardi: Padalino centra sul primo palo proprio per Big Mac, piatto destro e 1-0. L’indice va al cielo per il papà da poco scomparso, commozione. La Sud esplode per la prima volta e applaude, sincera.
Svelta, pulita, senza fronzoli. La Samp fa la partita, l’Alessandria la aspetta, latitando dalle parti di Rossini – tignoso il giusto, sempre pronto a ripartire – e compagni. Compagni che là davanti sembrano divertirsi. Al 24′ Bertani viaggia in contropiede ma porta troppo palla, Poli pesca Maccarone libero sulla sinistra, destro, Servili chiude in angolo. Il numero 32 è certamente il nemico pubblico della difesa grigia: in due occasioni (26′ e 33′) se lo perdono in mezzo all’area, Big Mac stacca senza però centrare la porta. Stessa sorte per un gran destro volante di Semioli al 37′: eccellente l’esecuzione, la mira da rivedere di qualche centimetro. I grigi tornano dal tunnel col dodicesimo De Marco tra i pali e più aggressivi
rispetto al primo tempo. A farne le spese in avvio di ripresa le caviglie di Semioli, toccato duro da Ciancio prima (ammonito) e da Simeoni, colui che al 10′ si prende la gloria di trafiggere il Doria sotto la Sud. Traversone di
Ciancio, testa del numero 7 spezzino e Da Costa è battuto. Alla prima dormita, l’Alessandria coglie il pari. Lezione da imparare, e pure in fretta. Così Atzori decide di cambiare: fuori Semioli e Maccarone, dentro Sammarco e Pozzi. I neoentrati scambiano subito in velocità, Bertani dovrebbe solo appoggiarla dentro, ma perde l’attimo e non lo fa.

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