Due esoneri aprono questa giornata in Lega Pro. A lasciare la panchina sono il tecnico dell’Alessandria Giovanni Cusatis, insieme al suo vice Didone, e quello del Viareggio Cuoghi. Due stagioni così così per entrambe le squadre non hanno soddisfatto i rispettivi presidenti che hanno deciso un cambio al vertice per dare una scossa all’ambiente.
Alessandria
Alessandria ko a Genova, ma Sampdoria in difficoltà
SAMPDORIA-ALESSANDRIA 3-2 (dts)
- Reti: p.t. 13′ Maccarone; s.t. 10′ Simeoni, 38′ Accardi, 46′ Martini; p.t.s. 5′ Sammarco.
Sampdoria (3-4-3): Da Costa; Rossini, Costa, Accardi; Padalino, Palombo, Poli (35′ s.t. Obiang), Castellini; Bertani, Maccarone (15′ s.t. Pozzi), Semioli (15′ s.t. Sammarco). A disposizione: Padelli, Volta, Fornaroli, Gastaldello. Allenatore:
Gianluca Atzori.
Alessandria (4-4-2): Servili (1′ s.t. De Marco); Ciancio, Cammaroto, Ghinassi, Barbagli; Simeoni, Segarelli (19′ s.t. Menassi), Roselli, Cuneaz; Martini, Artico (24′ s.t. Fanucchi). A disposizione: Procida, Miceli, Pandiani, Bertocchi. Allenatore: Alessio De Petrillo.
Arbitro: Irrati di Pistoia.
Assistenti: Vicinanza di Albenga e Tasso di La Spezia.
Quarto ufficiale: Penno di Nichelino.
Note: ammoniti al 3′ s.t. Ciancio, al 31′ s.t. Cammaroto, al 15′ p.t.s. Obiang per gioco scorretto, al 4′ s.t.s. Bertani per comportamento non regolamentare; recupero 0′ p.t. e 3′ s.t., 2′ p.t.s. e 0′ s.t.s.; spettatori 12.066; terreno di gioco
in buone condizioni.
Centoventi lunghissimi minuti a Ferragosto i tifosi blucerchiati forse se li sarebbero evitati. Anche se la voglia di Sampdoria è talmente tanta che anche due tempi supplementari contro un’avversaria che l’anno prossimo farà la Seconda Divisione (forse) sono calzati a pennello per tornare a gustarsi Marassi, il suo calore, i suoi colori nella sua interezza. E pazienza se la sofferenza per gli oltre 12.000 spettatori paganti resta in linea col recente passato. Luci e ombre, ma alla
fine – ore 23.16, per la precisione – si può tornare a sorridere. I blucerchiati di Gianluca Atzori battono per 3-2 l’Alessandria di Alessio De Petrillo, superano il secondo turno eliminatorio di TIM Cup e accedono al terzo, dove affronteranno l’Empoli che ha liquidato il Piacenza per 4-1.
Avanti. Capitano a parte, il Doria è lo stesso del test con l’Acqui. Il mister sceglie ancora il 3-4-3, dove Costa fa il suo debutto da regista arretrato e Semioli rivede la luce di una partita ufficiale dopo 300 giorni d’esilio dai campi che contano.
Padalino si riprende la fascia destra titolare e va sul fondo al 7′, Bertani – freccia alla destra del tridente – prova invano a metterci lo zampino. Maccarone si presenta ispirato e ispira a sua volta al 12′, il portiere ospite Servili anticipa Poli. Non può nulla, qualche istante più tardi: Padalino centra sul primo palo proprio per Big Mac, piatto destro e 1-0. L’indice va al cielo per il papà da poco scomparso, commozione. La Sud esplode per la prima volta e applaude, sincera.
Svelta, pulita, senza fronzoli. La Samp fa la partita, l’Alessandria la aspetta, latitando dalle parti di Rossini – tignoso il giusto, sempre pronto a ripartire – e compagni. Compagni che là davanti sembrano divertirsi. Al 24′ Bertani viaggia in contropiede ma porta troppo palla, Poli pesca Maccarone libero sulla sinistra, destro, Servili chiude in angolo. Il numero 32 è certamente il nemico pubblico della difesa grigia: in due occasioni (26′ e 33′) se lo perdono in mezzo all’area, Big Mac stacca senza però centrare la porta. Stessa sorte per un gran destro volante di Semioli al 37′: eccellente l’esecuzione, la mira da rivedere di qualche centimetro. I grigi tornano dal tunnel col dodicesimo De Marco tra i pali e più aggressivi
rispetto al primo tempo. A farne le spese in avvio di ripresa le caviglie di Semioli, toccato duro da Ciancio prima (ammonito) e da Simeoni, colui che al 10′ si prende la gloria di trafiggere il Doria sotto la Sud. Traversone di
Ciancio, testa del numero 7 spezzino e Da Costa è battuto. Alla prima dormita, l’Alessandria coglie il pari. Lezione da imparare, e pure in fretta. Così Atzori decide di cambiare: fuori Semioli e Maccarone, dentro Sammarco e Pozzi. I neoentrati scambiano subito in velocità, Bertani dovrebbe solo appoggiarla dentro, ma perde l’attimo e non lo fa.
Alessandria, definito il Cda e le amichevoli
Dopo la definizione dell’accordo del nuovo allenatore De Petrillo (foto) succeduto a Maurizio Sarri, si va finalmente completando il puzzle di nomi per l’Alessandria. E’ stato, infatti, definito il nuovo organigramma. Accanto a Cesare Rossini, presidente onorario e Gionata Cella, presidente, opera un consiglio d’amministrazione composto da Luciano Mariano, Agostino Gatti e Paolo Camagna, in veste di V. Presidenti, coadiuvati dai consiglieri G. Luigi Capra, G. Carlo Triggiani, Paola De Bernardi, Pietro Bianchi, Maurizio Pavignano e Alessandro Sogliano. il Collegio sindacale è composto da Antonella Perrone, in qualità di Presidente con Tommaso Rossini e G. Luigi Sfondrini sindaci effettivi.
- Questo, invece, il calendario delle amichevoli già definite:3 agosto ore 20,30 a Tortona con il Derthona
11 agosto ore 20,30 a Novi con la Novese
25 agosto ore 17,00 a Tortona con il Villalvernia
Il mercato. Intanto la società ha raggiunto l’accordo per il rinnovo di Mirko Barbagli e Marco Martini, che disputeranno altre due stagioni in maglia grigia. Entrambi i giocatori hanno firmato il contratto che li lega alla società grigia fino al 2013.
Alessandria, una storia gloriosa da rinverdire
Il nome più importante della storia dell’Alessandria è un certa Gianni Rivera, ma adesso il passato è da dimentica, perché il passato deve essere solo da sprone per un futuro da arricchire di soddisfazioni e vittorie.
La nascita. Fondata nel 1912, disputò 13 stagioni in Serie A tra il 1929 e il 1960 e 20 in Serie B (l’ultima nel 1975); raggiunse inoltre una finale di Coppa Italia, nel 1936. Il periodo più fortunato per la squadra fu quello tra le due guerre, quando con Novara, Pro Vercelli e Casale diede vita al cosiddetto “quadrilatero piemontese”, fucina di grandi campioni e di importanti vittorie. Oltre alle vittorie di un campionato di Serie B, uno di Serie C e uno di Serie C2, conta nel suo palmares una Coppa Italia di Serie C, vinta nel 1973, e una Coppa CONI, conquistata nel 1927.
Alessandria, De Petrillo è il nuovo allenatore
Ormai se ne parlava da quasi una settimana, anche segiovedì è arrivata finalmente l’ufficialità: Alessio De Petrillo è il nuovo allenatore dell’Alessandria. Il tecnico ha sottoscritto un contratto di due anni con il club alessandrino, che guiderà per questa stagione e per la prossima. De Petrillo proviene da Monza e sostituirà Maurizio Sarri, passato alla guida del Sorrento.
Con l’arrivo dell’allenatore, comincia anche a muoversi il mercato in casa alessandrian: è arrivato l’ingaggio di Fabio Roselli, centrocampista di 28 anni, svincolato dal Cosenza, con tante esperienze in serie A, B e vecchia serie C. Anche per lui è arrivata la firma di un contratto biennale.
Ed ecco spuntare, dopo i rinnovi di Artico e Cammaroto, il nome di Pignalosa (Sorrento), senza dimenticare il nuovo contratto pronto per Barbagli ed eventuali arrivi legati soprattutto alle cessioni ormai prossime di Bondi e Bonomi, sempre in trattativa con il Sorrento dell’ex allenatore Maurizio Sarri, e Pucino (verso la cessione al Varese).
Sorrento, Niang resta. Due colpi dall’Alessandria
Il Sorrento calcio Srl comunica che, alla presenza del Presidente Mario Gambardella, è stato perfezionato il rinnovo dell’accordo con il calciatore Abdoulaye Niang, 28 anni senegalese con passaporto francese. Per il forte centrocampista un rinnovo annuale con scadenza al giugno 2012.
Dopo il rinnovo di Niang sono arrivati i primi due grossi colpi del mercato: sono stati definiti gli ingaggi dei calciatori Daniele Croce, esterno di centrocampo classe ’82, e di Cristiano Camillucci centrocampista classe ’81 entrambi provenienti dall’US Alessandria (ex squadra di mister Sarri, dunque due fedelissimi del neotecnico costiero). Il primo ha sottoscritto un contratto biennale con il sodalizio costiero con termine 30 giugno 2013. Per Croce invece accordo annuale con scadenza al 30 giugno 2012. L’annuncio è stato dato dal vice presidente Attilio Gambardella nel corso della presentazione della Campagna Abbonamenti 2011/2012.
Magica Salernitana, è finale con l’Hellas

- ALESSANDRIA (4-2-3-1): Servili; Romeo, Ghinassi, Cammaroto, Bonomi (21’st Ciancio); Damonte, Camillucci; Negrini (13’st Bondi), Martini (30’st Artico), Croce; Scappini. A disp: De Marco, Segarelli, Menassi, Cuneaz. All : Sarri
- SALERNITANA (3-4-3): Caglioni, Altobello, Jefferson, Accursi; D’Alterio (17’st Aurelio), Carcuro (11’st Carrus), Montervino, Pippa; Ragusa (45’st Szatmari), Fava, Fabinho. A disp: Iuliano, Peccarisi, Montella, Montalto. All: Breda.
- Arbitro: Sig. Viti di Campobasso (Ernetti/Tozzi, IV Aureliano)
- NOTE: Prima della gara osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Cristiano Congiu, il militare italiano ucciso ieri in Afghanistan.
- Marcatori: 17’st Martini (A), 20’st rig. e 27’st Carrus, 48’st Fabinho (S)
- Ammoniti: D’Alterio, Altobello, Montervino (S), Bonomi (A). Espulsi: Romeo (A) al 26′ per gioco pericoloso e Croce (A) al 50’st.
Angoli: 3-10
Recuperi: 2’pt; 5’st.
Spettatori totali: 5682 per un incasso di € 83.941,00
Grandissima prova della Salernitana ad Alessandria. Gli uomini di mister Breda, dopo l’1-1 nella gara di andata, hanno un solo risultato a disposizione: la vittoria. La prima frazione di gioco termina sullo zero a zero. Nella ripresa, al 17’ Martini porta in vantaggio l’Alessandria e per gli uomini di Sarri pare ormai finale fatta. E invece, dopo tre minuti arriva il pareggio di Carrus su rigore e poi il sorpasso ancora con Carrus. Al 93’ la Salernitana va in estasi con Fabinho e adesso ci sarà la finale contro l’Hellas Verona con la possibilità di doppio risultato.
Salernitana, Breda: «C’è amarezza. Ma andremo ad Alessandria per la partita della vita»
Tanta amarezza, e non può essere altrimenti, nelle parole di mister Roberto Breda. L’allenatore della Salernitana sa che il pareggio di domenica scorsa allo stadio “Arechi” contro l’Alessandria rappresenza uno scoglio quasi insormontabile per la gara di ritorno. Però il mister è sempre lucido nell’analisi della partita e certamente non si dà per vinto: “Abbiamo sofferto all’inizio, poi nella ripresa ci siamo sciolti ed abbiamo giocato il nostro calcio. Siamo stati ingenui nel non sfruttare la superiorità numerica per la troppa frenesia di segnare. Mi è dispiaciuto non aver regalato una vittoria ai nostri straordinari tifosi. Andremo ad Alessandria a fare la partita della vita”.
Se mister Breda piange, Sarri (allenatore dell’Alessandria), non ride, visto che si è visto squalificare nella gara 1 della semifinale playoff due giocatori fondamentali e soprattutto la sua squadra ha corso il rischio di andare kappaò. “Sono furioso – spiega Maurizio Sarri -. Non dico ciò che penso. Chiunque al mio posto sarebbe arrabbiato se gli avessero espulso due giocatori in una partita così delicata e difficile. Il pareggio un buon risultato? Non mi interessa, domenica dobbiamo e vogliamo vincere”.
Salernitana, solo pari con l’Alessandria
SALERNITANA – ALESSANDRIA 1-1
- SALERNITANA (3-4-3) Caglioni; Altobello, Jefferson (32’ st Litteri), Accursi; D’Alterio (19’st Szatmari), Montervino, Carrus, Pippa; Ragusa (28’ st Aurelio), Fava, Ayres. A disp. Iuliano, Peccarisi, Carcuro, Russo. All. Roberto Breda.
- ALESSANDRIA (4-2-3-1). Servili; Pucino, Romeo (26’ st Bondi), Cammaroto, Barbagli; Camilucci, Damonte; Negrini, Martini (1’ st Ghinassi), Croce (41’ st Segarelli); Scappini. A disp. De Marco, Menassi, Cuneaz, Artico. All. Maurizio Sarri.
- ARBITRO: Aleandro Di Paolo (Avezzano). (Raparelli-Palazzoni, IV uomo Fabbri)
- RETI: 35’ pt Martini (A), 21’ st Ayres (S).
- NOTE: Ammoniti: Damonte (A), Barbagli (A), D’Alterio (S), Ragusa (S), Ayres (S), Accursi (S), Camillucci (A). Espulsi Pucino (A), Barbagli (A). Angoli: 8-5. Recupero: 1’ pt, 6’ st
Alla Salernitana non basta la spinta di un “Arechi” vestito a festa per avere la meglio di un’Alessandria ottimamente disposta in campo e sempre in grado di pungere. Gli uomini di Sarri passano poco dopo la mezz’ora con Martini. Nella ripresa gara tutto cuore per gli uomini di Breda, che pareggiano al 21’, nel finale sfiorano il vantaggio, ma non vincono. Adesso ci vorrà un’impresa ad Alessandria. Conterà solo la vittoria.
Alessandria, Artico già carico per i playoff
Una lunga carriera su tanti campi di calcio, poi Fabio Artico ha trovato la sua dimensione ad Alessandria. Oggi uomo simbolo dei grigi, domenica ha contribuito a firmare l’ultima impresa della squadra di Sarri, vittoriosa a Bassano, chiudendo così al terzo posto in classifica. Una posizione ottima anche in vista dei playoff, nei quali l’Alessandria affronterà la Salernitana. “Abbiamo quindici giorni di tempo per prepararci – spiega Artico -. Per ora siamo tranquilli. Non dimentichiamo che essere ai play-off è già un grandissimo risultato, cercheremo di far valere il vantaggio che abbiamo in classifica sapendo di avere una città intera che tiferà per noi”.
La Salernitana, dal canto suo, si è visto restituire un altro punto dalla penalizzazione, ma questo non cambia la classifica.
Alessandria corsara a Bassano: terzo posto in cassaforte
BASSANO VIRTUS – ALESSANDRIA 0-1
- Rete: 53′ Croce (A).
- Bassano Virtus: Grillo; Lorenzini, Ghosheh (79′ Iocolano); Caciagli, Basso, Porchia; Mateos Aparicio, Beccia (71′ Rodriguez), Longobardi, La Grotteria, Niada (60′ Venitucci).
A disposizione: Grosso, Baido, Madiotto, Zamuner.
Allenatore: Osvaldo Jaconi.
- Alessandria: Servili; Pucino, Ghinassi; Cammaroto (Cap.), Segarelli, Barbagli; Croce (87′ Ciancio), Damonte, Martini (79′ Cuneaz), Artico (Cap.), Bondi (67′ Negrini).
A disposizione: De Marco, Menassi, Marchesetti, Scappini.
Allenatore: Maurizio Sarri.
- Arbitro: Stefano Bellutti (Trento); Assistenti: Cristian De Franco (Udine) e Salvatore Manzo (Como).
- Note: campo reso pesante dalla pioggia. Spettatori 600 circa. Ammoniti: Croce (A) al 43′ per gioco falloso, Basso (B) all’81’ per proteste.
Calci d’angolo: 7 a 2 per il Bassano Virtus.
Recupero: PT 0 min, ST 4 min.
Lo aspettavano, ad Alessandria: anche perchè Daniele Croce ci provava da qualche domenica con più insistenza, ed il gol è arrivato a suggellare il terzo posto finale dei ragazzi di Mister Sarri che ora incroceranno nei play-off il loro destino con la Salernitana. Partita giocata su un campo pesantissimo, il Bassano si adatta meglio alle condizioni difficili e nella prima frazione i grigi rischiano parecchio. Nella ripresa la splendida rete di Croce al 53′ con una conclusione a giro mette subito bene le cose, i grigi resistono nel prosieguo dell’incontro e portano a casa la vittoria.
Alessandria, i playoff sono tuoi
ALESSANDRIA – SPAL 1-0
Rete: 5′ Damonte (A)
-
ALESSANDRIA: Servili; Pucino, Romeo; Cammaroto (Cap.), Segarelli, Barbagli (85′ Ciancio); Croce, Damonte, Scappini (89′ Biava), Martini (78′ Cuneaz), Bondi.
A disposizione: De Marco, Ghinassi, Menassi, Marchesetti.
Allenatore: Maurizio Sarri.
Spal: Ravaglia; Belleri, Ghetti; Coppola, Zamboni, Battaglia; Volpe (67′ Melara), Migliorini, Mendy (75′ Corsi), Smit (54′ Fofana), Rossi P.
A disposizione: Capecchi, Cosner, Rossi, Colomba.
Allenatore: Gianmarco Remondina.
Arbitro: Giuseppe Sguizzato (Verona); Massimiliano Sirchia (Genova) e Alberto Tegoni (Milano).
Note: giornata caldo, campo in perfette condizioni. Spettatori 2800 circa.
Ammoniti: Belleri (S) al 29′, Pucino (A) al 33′ e Smit (S) al 42′ per gioco falloso.
Espulso: Battaglia (S) al 79′ per intervento da ultimo uomo su avversario lanciato a rete.
Calci d’angolo: 5 a 3 per l’Alessandria.
Recupero: PT 0 min, ST 4 min.
Una grande Alessandria conquista matematicamente i play-off al termine di una gara intensa e ben giocata dai ragazzi di Mister Sarri, nonostante il caldo estivo presente sul Moccagatta.