Barletta-Piacenza 2-1 Lisi e Guerra contro l’arbitro

Barletta-Piacenza 2-1

Guzman aveva provato a rimettere in piedi una gara che il Barletta aveva sbloccato grazie a una rete di Cerone dopo 10′ di gioco. L’affondo della punta ospite arriva al 22′ ma ne passano – da lì al secondo vantaggio locale – altri 16′ e Cerone chiude con grazia una giornata da non dimenticare. Rigore per i padroni di casa, doppietta per lui.

Che lo stadio Puttilli fosse un campo difficile lo avevano precedentemente dimostrato i risultati delle altre formazioni passate per di là, che le statistiche dicessero dei due precedenti favorevoli ai locali era altro dettaglio da non sottovalutare. Eppure, nonostante la reazione della ripresa e lil pareggio mancato, Francesco Lisi elogia la prova emiliana con recriminazione per la condotta arbitrale:

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VIDEO Latina Piacenza 2-2 il gran gol di Lisi

Latina – Piacenza 2-2 il gol di Francesco Lisi

Il suo non è stato un semplice gol ma una prodezza da raccontare ai nipotini, palla al piede e tentativo di potenza a mandare la palla come se fosse telecomandata all’incrocio dei pali. Così il gol di Francesco Lisi è valso al Piacenza un prezioso punto conquistato sul difficile campo del Francioni di Latina, su cui – in vantaggio per 2-0 – gli emiliani sono riusciti a trovare una clamorosa rimonta.

Centrocampista classe 1989, Lisi è alla sua prima esperienza in Lega Pro nel girone B di Prima Divisione con già 13 presenze e 2 gol all’attivo. Proviene dalla Serie C2 e ha giocato con il Rodengo Saiano dove in due anni ha totalizzato 40 presenze e 4 gol.

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Latina – Piacenza 2-2: Monaco, Lisi e Marchi: “Chiamatelo orgoglio”

Latina – Piacenza 2-2

Quante chiavi di lettura può avere un 2-2 maturato dopo che i padroni di casa, veementi per una frazione di gioco, avevano trovato il doppio vantaggio che non hanno saputo gestire?

Viene da attribuire i meriti al Piacenza e, in simultanea, evidenziare i demeriti pontini (peraltro falcidiati dalle assenze) – vero – ma ancor di più se ne evince un cuore emiliano che palpita tanto così, se è vero che la disperazione societaria pareva essere alibi perfetto per giustificare qualunque prestazione.

Invece, manco per niente. Il Piacenza si è messo a correre con rabbia e determinazione e sembra aver trovato la ricetta per vivere la debacle extracalcistica nella maniera ideale. Mister Francesco Monaco, a fine partita, è l’espressione della gioia. A volte, non occorre vincere per essere pieni d’orgoglio per quello che si è fatto:

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