Latina – Piacenza 2-2: Monaco, Lisi e Marchi: “Chiamatelo orgoglio”

Latina – Piacenza 2-2

Quante chiavi di lettura può avere un 2-2 maturato dopo che i padroni di casa, veementi per una frazione di gioco, avevano trovato il doppio vantaggio che non hanno saputo gestire?

Viene da attribuire i meriti al Piacenza e, in simultanea, evidenziare i demeriti pontini (peraltro falcidiati dalle assenze) – vero – ma ancor di più se ne evince un cuore emiliano che palpita tanto così, se è vero che la disperazione societaria pareva essere alibi perfetto per giustificare qualunque prestazione.

Invece, manco per niente. Il Piacenza si è messo a correre con rabbia e determinazione e sembra aver trovato la ricetta per vivere la debacle extracalcistica nella maniera ideale. Mister Francesco Monaco, a fine partita, è l’espressione della gioia. A volte, non occorre vincere per essere pieni d’orgoglio per quello che si è fatto:

“Il gol a freddo ci ha messo in difficoltà, poi ha fatto seguito un rigore discutibile. Il doppio affondo ci ha consentito di sistemarci meglio in campo. Siamo stati bravi ad alzare il baricentro. Al resto, cerchiamo di non pensare: quando cominci a non prendere più stipendi non puoi essere contentoma l’orgoglio di questi ragazzi è encomiabile”.

Dello stesso avviso anche Francesco Lisi, entrato a gara in corso e subito in gol:

“Sono contento di gol e risultato. Siamo riusciti a prendere un buon punto su un campo delicato”.

Giubilo anche nelle frasi di Alessandro Marchi:

“Provo orgoglio. Nel finale avremmo potuto anche vincere. Il punto è importante per il morale. Della situazione societaria vorrei non parlare, noi pensiamo a giocare”.

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