Giunti e il Foligno, una scommessa da vincere

E’ già al lavoro da alcuni giorni Federico Giunti, nuovo trainer del Foligno, chiamato a risollevare le sorti di una squadra relegata all’ultimo posto in classifica.Il dg Cherubini che, oltre a soffermarsi sui ringraziamenti nei confronti dei dimissionari Matrecano e Di Vattimo, ci ha tenuto a precisare che Giunti ha rappresentato la prima scelta della società, a dispetto delle voci di ballottaggio che erano circolate negli ultimi giorni.

Queste le parole del neo allenatore Giunti:

“Ho accettato questa sfida dopo un colloquio con il presidente con il quale ci siamo subito trovati in sintonia visto che ha immediatamente compreso le mie aspettative e la voglia di lavorare, tanto da non dover rinviare la decisione ad altro incontro. Sono convito – ha proseguito Giunti – che l’organico a disposizione abbia le qualità per risollevarsi in classifica e non abbia nulla da invidiare a formazioni che attualmente ci precedono; è per tali motivi che ho deciso di accettare l’incarico altrimenti, ritenendomi persona intelligente, non mi sarei gettato in una battaglia del genere. Sono consapevole delle difficoltà a cui andrò incontro e penso che il primo aspetto su cui lavorare sarà quello psicologico, perché a questi giovani calciatori dobbiamo immediatamente trasmettere una nuova convinzione nei propri mezzi. Non posso portare con me un lungo bagaglio di esperienze da allenatore ma di calcio ne ho vissuto molto e credo che ci siano i presupposti per far bene. I giocatori devono rendersi conto che la salvezza dipende anche da loro e chiederò, specie ai più esperti, di darmi una mano per trascinare il Foligno verso l’obiettivo. Si riparte, la società mi ha affidato un compito che accetto fieramente; voltiamo pagina per cercare di ricreare nuovo entusiasmo e voglia di risultati. I giocatori partiranno tutti dallo stesso punto, domenica abbiamo una gara difficile a Lanciano, poi sfrutteremo la sosta per conoscerci meglio e cementare la sinergia”.

Siracusa, Mancosu suona la carica

Dopo la vittoria di domenica scorsa, il morale è alto in casa Siracusa, anche se la sfida della prima giornata di ritorno non si preannuncia per nulla facile. Il Siracusa infatti incontrerò l’Atletico Roma di mister Incocciati, reduce dalla vittoria facile contro il Barletta e dall’aggancio al Benevento al secondo posto in classifica. Nonostante la difficoltà della sfida, Marco Mancosu, metronomo del centrocampo siracusano, lancia il guanto di sfida:

“Abbiamo consapevolezza dei nostri mezzi e nessuna squadra ci fa paura quindi c’è la giocheremo con tutte a viso aperto”.

Nella gara d’andata la vittoria andò ai romani, ma da allora il Siracusa è un’altra squadra.

“Ricordo che in quella partita nonostante avessimo perso i tifosi ci hanno tributato i giusti applausi perché avevamo fatto una buona partita contro una corazzata”, dice Mancosu. Che continua a parlare dell’Atletico Roma:

Cavese, Rossi: “Bene i tre punti, ma dobbiamo migliorare”

Dopo la vittoria per 1-0 in casa del Foligno c’è il giusto e contenuto entusiasmo in casa Cavese. A parlare è stato il tecnico Marco Rossi, che ha sottolineato l’importanza della vittoria, senza però enfatizzare troppo la prestazione dei suoi:

“Penso che il risultato più giusto potesse essere un pari, visto che il Foligno non ha demeritato. Alla fine però noi abbiamo avuto quel pizzico in più di bravura e di fortuna e siamo riusciti a fare gol, sbagliandone clamorosamente un altro pochi minuti dopo. Durante il campionato abbiamo lasciato per strada tanti punti ed a fronte di questo vincere a Foligno credo che ha riequilibrato tutto. Per una volta è girato tutto per il verso giusto, anche se ad esser sinceri mi dispiace per il Foligno che in organico ha tanti giovani interessanti e non merita questa posizione di classifica”.

Purtroppo sulla classifica della Cavese pesano i cinque punti di penalizzazione. E Marco Rossi non manca di sottolinearlo:

“Mi dispiace che la stampa di Cava si soffermi troppo sul fatto che siamo ultimi o penultimi, non considerando che senza la penalizzazione ora saremmo da tutt’altra parte. Purtroppo paghiamo i fatti ed i misfatti della vecchia dirigenza, ma se continuiamo a lottare su tutti i campi provando anche a giocare a calcio, credo che alla fine vinceremo il nostro campionato”.

Hellas Verona, Mancini: “E’ un periodo che non gira”

VERONA – Clamoroso al “Bentegodi”, dove il Verona si vede imporre lo zero a zero dal Pergocrema, chiudendo il girone d’andata con l’ennesimo risultato deludente, un allenatore già cambiato e una classifica pericolante.  A commentare il match, presso la sala stampa del “Bentegodi”, Manuel Mancini:

“Il campo  non ha certamente permesso di esprimere un buon calcio, tuttavia la squadra ha fatto il possibile. Ci sono state occasioni per portare a casa il bottino pieno, purtroppo non è andata bene”.

La squadra di Mandorlini non è riuscita a sfruttare il secondo rigore concesso dal direttore di gara nelle ultime due partite:

“Il penalty è una lotteria. A volte si segna, a volte no. Questo è un periodo in cui va tutto storto, con un gruppo del genere lottare per la salvezza è paradossale. Non riesco a capire”.

Nonostante il suo ruolo naturale sia quello del trequartista, l’ex Gallipoli si adatta a fare il terzo di centrocampo:

“Io devo sempre fornire il mio contributo. Fa parte delle qualità che possiedo poter operare in quel settore del campo, partendo da una zona più arretrata. Ciò che conta è l’atteggiamento della squadra. Ora serve solo il lavoro, non le parole”.

Juve Stabia, Braglia carico per il finale di stagione

La Juve Stabia è attesa da un importante finale di stagione e anche dalla finale di Coppa Italia. Mister Braglia, per questo, con decisione assicura: “Bisogna saper ripartire e guardare avanti. Per quanto riguarda la mia analisi – ribadisce il tecnico – posso tranquillamente affermare che al Flaminio abbiamo disputato una grande partita e che, in generale, fuori casa non stiamo giocando come al Menti”.

La conquista della Coppa Italia è ormai un obiettivo a cui aspirano entrambe le contendenti: “Abbiamo avuto un cammino regolare e ci teniamo, a coronamento degli sforzi, a vincere la competizione. Ovviamente – sottolinea il tecnico – non bisogna trascurare il valore dell’avversario che può considerarsi superiore a quello di una squadra di 2a Divisione visto che è al primo posto in classifica ed annovera, tra le sue fila, calciatori di valore”.

Il tecnico pone l’accento sui sacrifici che la società stabiese sta continuamente facendo per mettere i calciatori nelle condizioni di dare il massimo: “A Carpi andremo con il treno e ritorneremo con l’aereo. Questo rappresenta il massimo del comfort”.