Calcioscommesse Paoloni davanti al Gip di Cremona

Altro giorno di interesse per il processo sul calcioscommesse visto che nel pomerigio di venerdì 21 settembre 2012 l’ex portiere della Cremonese Marco Paoloni comparirà per primo davanti al gip di Cremona Guido Salvini e ai magistrati svizzeri che si occupano della rogatoria, avviata dalla magistratura di Berna, nell’ambito di una inchiesta su un presunto riciclaggio che deriverebbe dal calcioscommesse.

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Video intervista di Marco Paoloni a La7, mi sento un coglione

Dopo le clamorose rivelazioni di Carlo Gervasoni nell’ambito dell’inchiesta del calcioscommesse, che ha messo in risalto il calcio malato di soldi e vergogna, arriva anche la pubblica ammenda di Marco Paoloni, portiere di 27 anni squalificato per cinque anni (con proposta di radiazione) in seguito all’emersione del ruolo attivo nell’ambito della prima parte di indagine, che si confessa a La7 con Antonello Piroso nel programma “Ma anche no“.

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Calcioscommesse Last Bet Benevento-Pisa del 21 marzo 2011 VIDEO

Era la ventisettesima giornata della stagione 2010/2011 di Lega Pro: di fronte, nel posticipo di quel turno, Benevento-Pisa allo stadio Vigorito.

Ne parliamo perché è una delle due gare (l’altra è Taranto-Benevento del 13 marzo 2011) di Lega Pro finita sotto indagine nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse denominata Last Bet.

Vinsero i padroni di casa per una rete a zero grazie alla marcatura di Felice Evacuo nel finale di partita.

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Calcioscommesse Last Bet Taranto-Benevento del 13 marzo 2011 VIDEO

Due sfide di Lega Pro sarebbero al vaglio della magistratura nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse denominata Last Bet. Sono entrambe relative alla stagione 2010/2011 e il filo conduttore delle due partite è costituito dal Benevento, poiché in entrambi i casi giocavano i campani. Si tratta di Taranto-Benevento (13 marzo 2011, terminata 3-1) e Benevento-Pisa (21 marzo 2011, terminata 1-0).

La prima delle due, giocata allo stadio Iacovone, fu una partita dai due volti poiché il Benevento fece la gara per tutta la prima parte (vantaggio di Signorini) prima della rimonta locale firmata da Sy (doppietta) e Garufo. Tra i pali di quel Benevento, l’estremo difensore Marco Paoloni, già finito tra le grinfie della magistratura nel corso della prima parte dell’inchiesta andata in scena la scorsa estate.

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Cremonese parte lesa, il 21 novembre davanti al Tnas

Se ci togliessero parte dei punti di penalizzazione allora la classifica comincerebbe a farsi interessante”,

questo il sentore dei tifosi della Cremonese in attesa di conoscere gli sviluppi del ricorso avanzato al Tnas dalla società lombarda al fine di ottenere la restituzione (in toto o in parte) dei 6 punti  di penalità con cui la squadra è stata costretta a iniziare la stagione.

Si spera in una decurtazione: la Cremonese calcio si è dichiarata parte lesa sulla vicenda calcioscommesse che ha avuto per protagonista l’ex estremo Marco Paoloni che – nel corso della sfida tra Cremonese – Paganesedel 14 Novembre 2010 somministrò ad alcuni compagni il Lormetazepam, un farmaco ansiolitico usato comunemente per indurre sonnolenza.

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Cremonese, ricorso al Tnas: si spera in una riduzione della penalità

La prima sconfitta interna contro il Portogruaro, che ha fatto seguito a due pareggi consecutivi, ha frenato la rincorsa straordinaria verso la vetta di una Cremonese partita con una penalizzazione di 6 punti. I lombardi hanno finora messo in cascina 11 lunghezze in classifica e, nonostante i recenti rallentamenti, viaggiano a una media promozione importante.

Per la società grigiorossa, intanto, l’attuale si annuncia quale momento significativo poiché il club è ora intenzionato a  presentare ricorso al Tnas (Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport): ieri è stata presentata una lettera ufficiale con richiesta di cancelazione dei 6 punti con cui il club è stato sanzionato in seguito alla vicenda del calcio scommesse per  il caso Marco Paoloni (nella circostanza, anche 30 mila euro di multa comminatale dalla Commissione Disciplinare Nazionale e confermatale dalla Corte di Giustizia Federale a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva).

I tifosi non ci sperano ma lanciano un forte messaggio:

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