La Porta: “Corsa e grinta per la Ternana”

Dopo la sfortunata scorsa stagione, conclusasi con la retrocessione in Seconda Divisione (poi annullata grazie al ripescaggio), la Ternana ha scelto per quest’anno di puntare su un allenatore come Mimmo Toscano e un preparatore atletico giovane ed emergente. Parliamo di Pietro La Porta (nella foto), un tenace 33enne di Mercogliano, in provincia di Avellino. La “cura” per correre tutto l’anno è stata affidata a Pietro la Porta. Un professionista serio e scrupoloso, ma non per questo distaccato: sempre pronto alla battuta e a dispensare consigli, al pari di tutti gli altri membri dello staff. Le sue faticose sedute atletiche, che le “fere” in ritiro hanno potuto sperimentare, danno l’impronta di quanto sul serio questo giovane preparatore atletico prenda la sua professione.

  • Pietro, giovane si, ma con una bella esperienza alle spalle…
    “In effetti si. Ho sempre avuto un amore viscerale per lo sport, ne ho praticati molti. Anche il calcio, fino all’Eccellenza. Per quanto riguarda invece la passione per il lavoro che faccio ora, devo molto a Eugenio Albarella. Un napoletano doc che ha sempre lavorato con Zaccheroni come preparatore atletico. E’ con lui anche adesso e segue la nazionale giapponese. Mi ha insegnato tanto e mi ha fatto maturare”.
  • Chiaro, le tue prime esperienze da preparatore, le hai fatte da giovanissimo…
    “Si. Dopo l’Isef, a 22 anni. Ho iniziato con la “Primavera” del Benevento per approdare in prima squadra a metà anno. Poi sei anni nella “mia” Avellino. “Berretti”, recupero infortunati fino alla prima squadra. Tanto lavoro, tanta esperienza accumulata e soddisfazione nel vedere apprezzato il mio lavoro”.
  • E il contatto con la Ternana come è arrivato? Conoscevi Mimmo Toscano?
    “Non di persona, ma ovviamente ne avevo sentito parlare bene da più parti. A lui sono stato consigliato, ci siamo incontrati e trovati subito a meraviglia. Pensa che anche durante il mio viaggio di nozze ci scambiavamo email, per organizzare al meglio il lavoro. Alla fine eccoci qua a lavorare insieme”.

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Farina, “il Prof” dello Spezia

Da due anni tornato ad essere il preparatore atletico dello Spezia dopo l’esperienza in Serie B con Massimiliano Nardecchia, Sandro Farina, per tutto il gruppo aquilotto è “Il Prof”. A lui il compito di mettere a punto i motori dei giocatori bianchi e consegnarli a mister Pane tirati a lucido. Con il campionato che ha appena vissuto la seconda pausa (una terza è prevista per domenica 3 aprile), lo staff bianco ha potuto concentrarsi sul recupero di alcuni giocatori non al meglio ed allo sviluppo di un lavoro di prevenzione:

“Questa pausa di campionato ci ha permesso di andare a lavorare sul recupero di alcuni ragazzi che non erano al meglio e di portare avanti un lavoro di prevenzione attraverso esercitazioni basate su quantità e qualità, con molte fasi dedicate al lavoro a secco. La squadra generalmente sta bene, ma è ovvio che, in una rosa così ampia, i discorsi vanno fatti sui singoli casi. Il mio compito, insieme con il mio collega Maurizio Cantarelli, è proprio quello di modulare i carichi di lavoro, ritagliare l’abito giusto su ogni singolo atleta”. “Il Prof” va poi ad analizzare le situazioni più complicate: “La sosta ci ha permesso di lavorare in modo specifico anche su alcuni ragazzi che presentavano problemi muscolari: diciamo che il fastidio all’adduttore per Colombo è completamente risolto, mentre Lollo, ancora per oggi, lavorerà a parte a seguito di un piccolo stiramento al collaterale del legamento mediale della gamba sinistra occorsogli in allenamento. Discorso più complesso per Enow per cui, di concerto con giocatore, procuratore e staff, si è deciso di mandarlo a lavorare un mesetto dal Prof. Bisciotti per questa condropatia femoro-rotulea che lo affligge; fino ad ora il ragazzo ha convissuto stoicamente con il ginocchio malandato, ma ha sofferto parecchio, anche in relazione ad un fastidio sul colleterale mediale. Pedrelli continua nel suo percorso riabilitativo e viene monitorato ogni 3/4 giorni per ottimizzare i carichi di lavoro. Infine Buzzegoli, che presenta una piccola lesione sul muscolo ileopsoas, effettuerà lavoro differenziato, ma sono ottista per il suo recupero”.

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Siracusa, stage per giovani portieri

Si è svolto allo stadio “De Simone” lo stage per giovani portieri (classe 96-97-98) organizzato dall’U.S. Siracusa.
L’evento fortemente voluto dalla società azzurra è stato minuziosamente curato e seguito da Luca Aprile preparatore dei portieri del Siracusa. L’obiettivo del corso, che ha visto la partecipazione di 12 atleti provenienti dalle società calcistiche è stato quello di conoscere il livello di preparazione dei giovanissimi atleti che da anni si impegnano allenamento dopo allenamento per inseguire il proprio sogno.

Luca Aprile, mettendo a disposizione la sua esperienza ha contribuito insieme a Luca Siringo, preparatore dei portieri del settore giovanile, e alla partecipazione di Graziano Urso impegnato col settore giovanile della Mediana Calcio Catania, a valutare i ragazzi giunti da Siracusa e dalla Provincia nonostante il maltempo. Presente per tutta la durata degli allenamenti Valerio Leto, responsabile delle scuole calcio del Milan per la Sicilia nonchè Osservatore del settore giovanile della società rossonera.

Il lavoro di valutazione dei portieri è durato complessivamente due ore e agli atleti, dopo il riscaldamento sono stati fatti eseguire, una serie di lavori specifici inerenti alla tecnica podalica, tecnica di presa e di spostamenti, capacità coordinative, tecnica di uscita bassa, tecnica di tuffo, palla alta, postura e copertura della porta, tecnica dell’uno contro uno e tecnica di rinvio.

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