Il Tribunale di Piacenza dà tempo a Garilli fino al 1 febbraio 2012

Così è deciso: nel corso della prima udienza del collegio fallimentare, il Tribunale di Piacenza ha consentito che il club emiliano che ha in Fabrizio Garilli l’amministratore unico, possa completare il piano in essere di rifinanziamento della società entro il 1 febbraio 2012.

Si tratta, quindi, di una proroga in accoglimento parziale delle tesi dei legali del clubi che avevano chiesto il rigetto dell’istanza di fallimento.

Si è deciso di dare fiducia al corso avviato da Garilli che, nelle giornate precedenti, era riuscito nelll’intento di concordare con i dipendenti e alcuni creditori un piano di rientro del debito che fosse strutturato su una rateizzazione dello stesso.

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Garilli paga il 25% degli stipendi ai calciatori del Piacenza

Aveva detto che sarebbe tornato al timone per evitare il fallimento e Fabrizio Garilli, chiamato alla prova dei fatti, pare abbia iniziato con il piede giusto.

Tornato amministratore unico del club emiliano, Garilli ha raggiunto un accordo di massima con i calciatori in quota alla società per pagare loro il 25 per cento degli stipendi legati al periodo luglio-novembre 2011.

Il restante 75% verrà dilazionato.

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Piacenza Calcio verso il default: situazione disperata

Caos dalle parti del Garilli: dopo la messa in mora dei calciatori, sono scaduti i contratti tra il Piacenza calcio e i fornitori. Trattative in corso tra l’Italiana srl e l’imprenditore Giorgio Lobbia, interesse del sindaco e altra penalità in arrivo.

Vicini al fallimento

Ebbene si. Anche i contratti in essere (ormai non più) tra il club emiliano e i fornitori sono scaduti (ieri): a occuparsi di manutenzione ordinaria e straordinaria presso il centro sportivo sono i dieci dipendenti della società. In quanto creditore, ciascuno dei fornitori del Piacenza si è già prodigato per il ritiro dei macchinari, delle attrezzature e del personale di sua competenza. per il Piacenza, da oggi, non lavora più nessun appaltatore: ci si deve arrangiare, come nelle migliori tradizioni partenopee, e a illustrare lo stato delle cose è stato il segretario, Paolo Armenia, le cui parole sono state riprese dall’Ansa:

“Ci siamo riuniti ieri sera assegnandoci le varie mansioni. Non vogliamo passare per eroi: come dipendenti, siamo preoccupati per noi e per le nostre famiglie”.

Situazione stipendi

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Piacenza, stipendiati o svincolati: l’aut aut dei calciatori

I problemi a Piacenza non sono finiti con l’arrivo della famiglia Gallo, semmai sembrano amplificarsi. Già nota la scelta dei calciatori del club emiliano di chiedere la messa in mora della società (che, stando alle parole rilasciate dall”Amministratore Unico del Piacenza, Covilli Faggioli, a Piacenza24 ne era informata: “Lo sapevamo già venerdì della messa in mora. Abbiamo detto noi ai giocatori di fare questa mossa per tutelarsi“) a causa dei mancati emolumenti delle passate mensilità.

Lo scenario che si ha davanti: se entro la metà di dicembre non venissero pagati gli stipendi arretrati (regalino della vecchia gestione), ogni giocatore del Piacenza sarà libero di svincolarsi a gennaio e di lasciare il club. La notizia è stata pubblicata sul portale dell’Associazione Italiana Calciatori che ha voluto garantire vicinanza ai calciatori emiliani manifestando con un titolo eloquente (A fianco dei calciatori del Piacenza) la propria partecipazione e l’interesse del caso. Se il debito non dovesse essere saldato, interverrà il Collegio Arbitrale della Lega Pro e le conseguenze per il Piacenza calcio sarebbero drammatiche. Il testo integrale del comunicato ufficiale:

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Piacenza, stipendi in ritardo: altra penalità?

Pare che piova sul bagnato, visto che non c’è pace per il Piacenza, nemmeo quando la situazione societaria pare sulla via della normalizzazione. Dopo i punti di penalità dovuti alla vicenda del calcio scommesse, infatti, il rischio che ne possano arrivare altri è a questo punto concreto.

Sarebbero tre le lunghezze che gli emiliani si vedrebbero depennare ulteriormente in seguito al mancato pagamento degli stipendi  dell’ultimo trimestre. Con l’arrivo della famiglia Gallo sembrava che le cose fossero risolte, invece i giocatori lamentano il mancato pagamento dello stipendio dei 3 mesi precedenti.

La conferma arriva direttamente dall’amministratore unico Vladimiro Covilli Faggioli:

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