Piacenza Calcio verso il default: situazione disperata

Caos dalle parti del Garilli: dopo la messa in mora dei calciatori, sono scaduti i contratti tra il Piacenza calcio e i fornitori. Trattative in corso tra l’Italiana srl e l’imprenditore Giorgio Lobbia, interesse del sindaco e altra penalità in arrivo.

Vicini al fallimento

Ebbene si. Anche i contratti in essere (ormai non più) tra il club emiliano e i fornitori sono scaduti (ieri): a occuparsi di manutenzione ordinaria e straordinaria presso il centro sportivo sono i dieci dipendenti della società. In quanto creditore, ciascuno dei fornitori del Piacenza si è già prodigato per il ritiro dei macchinari, delle attrezzature e del personale di sua competenza. per il Piacenza, da oggi, non lavora più nessun appaltatore: ci si deve arrangiare, come nelle migliori tradizioni partenopee, e a illustrare lo stato delle cose è stato il segretario, Paolo Armenia, le cui parole sono state riprese dall’Ansa:

“Ci siamo riuniti ieri sera assegnandoci le varie mansioni. Non vogliamo passare per eroi: come dipendenti, siamo preoccupati per noi e per le nostre famiglie”.

Situazione stipendi

Reasta quella già nota: la proprietà non ha pagato nessuno. I numerosi creditori  – non ultimi i calciatori che giustappunto hanno messo in mora il club – attendono con pazienza e (mamma quanta) preoccupazione. La Disciplinare guarda con doverosa osservanza delle leggi (tradotto, in arrivo ulteriori punti di penalità: si vocifera siano almeno due, forse tre) e ogni tassello lascia presagire che lo scenario più probabile sia il default. L’avvocato Francesco Macrì, fiduciario dell’Associazione calciatori nonché rappresentante dei giocatori della società biancorossa, ha ufficialmente consegnato alla Procura della Repubblica di Piacenza gli atti che certificano la morosità dei dirigenti.

Italiana srl e Giorgio Lobbia

Allo stato delle cose, ci si attacca qui: alla trattativa in corso tra il gruppo che ha già rilevato le quote societarie di Fabrizio Garilli (l’Italiana srl) e l’imprenditore Giorgio Lobbia. Quest’ultimo ha manifestato l’interesse di analizzare la situazione per poter garantire un eventuale impegno concreto ma ancora non ha sciolto le riserve. Attivo, infine, il ruolo del primo cittadino piacentino, Roberto Reggi, che si sta occupando in prima persona della faccenda: ne segue gli sviluppi e ha fatto sapere di essere pronto a spendere le facoltà di cui dispone per evitare il fallimento.

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