Avellino, Millesi ai tifosi: “Nessuna crisi, dateci tempo”

Ciccio Millesi tiene buono il popolo di Avellino nello stesso momento in cui cerca di lanciare messaggi positivi ai compagni in particolare e alla squadra in generale. Sarà un anno di transizione e lo si sa da tempo: nessuno chiede il salto di categoria ma non ci si aspetta neppure il pericolo Seconda Divisione.

Sarebbe una mazzata cui gli irpini non sono preparati sebbene ci si trovi dove si è ora per decisioni prese a tavolino che non hanno a che vedere con i meriti del campo. Nulla da eccepire, le regole esistono per essere rispettate, ma la riflessione ovvia è che, senza la tranquillità necessaria, l’ambiente rischia di bruciare presto tanta manna. Lo sa bene Millesi, che di questa Avellino è uno dei leader indiscussi anche in virtù di un passato glorioso trascorso con i colori biancoverdi: i tre punti dopo tre gare non sono un bottino da buttare via ma le due sconfitte che hanno fatto seguito alla vittoria casalinga contro il Foligno (a Pisa e in casa contro la Tritium) sono state la maniera più evidente per mettere in risalto lacune reali e concrete.

Tra esse, anche il fatto che la squadra abbia dovuto recepire a preparazione in corso il salto di categoria. Sembra un’inezia, ma incide eccome. Il tifo non manca, le migliaia di presenze allo stadio Partenio-Lombardi ne è una testimonianza assolutamente incontrovertibile. Eppure, che si stia vivendo un momento difficile lo si intuisce anche nel corso degli allenamenti, quando si evince una scarsa voglia di scherzare. Tocca avvallare il duro lavoro con una serie di risultati utili, come afferma lo stesso Millesi:

“Si tratta di un gruppo composto da molti giovani, ci vuole tempo per trovare l’amalgama anche se capisco che a una squadra come l’Avellino i risulatti vengono chiesti immediatamente. Non sono preoccupato perchè siamo soltanto alla terza giornata. Invito tutti, a non fare processi e non mettere pressione a questi ragazzi che giocano per la prima volta in un campionato importante. E’ ancora molto presto per giudicarci, io sarei preoccupato se fossimo già alla 20esima giornata, non ora”.

E’ sempre lui, Millesi, a scegliere di dare un imprinting e a indicare un percorso provando a guardare il bicchiere mezzo pieno. La sua, neppure troppo celatamente, è anche una difesa importante nei confronti del tecnico, Giovanni Bucaro, chiamato dalla società alla vigilia del campionato a rimpiazzare Vullo:

“Sono 13 anni che gioco al calcio professionistico, e posso assicurare che mai come in questa occasione ho visto i ragazzi impegnarsi così tanto negli allenamenti: è soltanto un periodo così, ne ho passate tante, sono sicuro che ne usciremo fuori. Ripeto: basta pressioni,  altrimenti rischiamo di rompere il bel giocattolo che è stato costruito dalla società”.

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