Carmelo Imbriani non mollare!

Riportiamo l’articolo apparso sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport e a firma Mimmo Malfitano perché fa piacere evidenziare il grande affetto riservato dal contesto del calcio al Carmelo Imbriani, ex allenatore del Benevento alle prese con una battaglia assai diversa rispetto a quelle che si vivono sul rettangolo di gioco:

Maledetta malattia! S’è intrufolata nella vita di Carmelo Imbriani, 36 anni domenica, ex attaccante di Napoli e Benevento (dove ha iniziato questa stagione come allenatore) e vorrebbe portargliela via.

La contesa è tosta, di quelle che ti lasciano senza un briciolo di forza, ma che t’impone di non mollare: linfoma di Hodgkin, è stata la diagnosi definitiva, scritta nella scorsa estate, quando i primi segni del male hanno cominciato a presentarsi nel ritiro pre campionato. Da Bolzano… Adesso, lui è lì, in un letto dell’ospedale di Perugia, e non ha alcuna intenzione di cedere. E combatte con quel cocktail di medicinali che ne sta mettendo a dura prova il fisico e la mente. La sua sofferenza ha aperto a una solidarietà decisa, commovente, per come il calcio la sta manifestando. Da Nord a Sud c’è un intero sistema chene sta sostenendo la battaglia. A Bolzano, lunedì sera, durante Alto Adige-Lumezzane, i giocatori sono scesi in campo con una maglietta che veva la scritta “Imbriani non mollare”. Certo, non deve mollare, perché il calcio l’aspetta…. A Napoli. Non c’è distinzione di serie o di categoria: i messaggi per Carmelo portano firme anonime e di grandi campioni, come Hamsik, Cavani e Paolo Cannavaro che hanno voluto dedicare le ultime prodezze a questo ragazzo che ha conosciuto il grande calcio con il Napoli, esordendo in serie A nel febbraio ’94, contro il Cagliari, con Lippi in panchina. La genuinità dei sorrisi di quei giorni è l’immagine più frequente che scorre nella mente di chi gli vuole bene elo sprona a resistere. Si, Carmelo, non mollare.

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