Il Benevento ha l’anima di Imbriani

Carmelo Imbriani è uno di famiglia. A tal punto inserito nel contesto che Benevento è casa. Nei meandri del settore giovanile, in seno alla prima squadra: pare non vi sia dubbio alcuno sul fatto che i campani hanno la fortuna di poter beneficiare delle virtù di un allenatore che sta mostrando capacità tattica, qualità umane e la giusta dose di fortuna.

Da che siede sulla panchina di Cià e compagni, Imbriani ha conquistato tre vittorie in altrettante partite raccogliendo l’eredità di Gianni Simonelli come meglio non avrebbe potuto.

Nove punti su nove, nove reti fatte e solo due subite: eppure, non parlategli di bacchetta magica perché Imbriani non ne possiede.

“Sono solo fortunato per l’occasione ricevuta dal Benevento di cui conoscevo piazza e calciatori che mi seguono con umiltà ed entusiasmo. L’obiettivo di questa squadra? Non siamo da vertice ma nemmeno da play out: credo ciecamente nei play off. Mancava autostima ma il gruppo è forte in ogni reparto”.

Intervenuto sulle pagine del Corriere dello Sport, Imbriani ha illustrato quali accorgimenti abbia messo in atto per consentire ai suoi calciatori di ritrovarsi:

“Il possesso palla era completamente sparito, abbiamo accorciato la squadra e stiamo giocando con il 4-2-3-1”.

Eppure, davvero nessuna possibilità di lottare per il vertice?

“Aspettiamo e cerchiamo di capire, per esempio, se la penalizzazione ci verrà dimezzata o meno: nella vicenda del calcioscommesse la città e la società sono parte lesa”.

Infine, finestra sul mercato:

“Dobbiamo sfoltire la rosa perché 27 giocatori sono troppi: deciderà il presidente Vigorito. Non so se arriverà qualcuno ma la società sa quello che deve fare”.

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