Latina, Angiello e lo scapocchione Losito

Termina in parità la sfida degli ex tra Pergocrema e Latina. Un punto che fa morale e classifica, anche se l’Ad dei pontini Luigi Angiello non ci sta e pubblica una lettera aperta sul sito societario, che riportiamo fedelmente e nella quale si prende di mira l’operato del direttore di gara della sfida contro i lombardi, Raffaele Losito di Pesaro.

Recentemente e più precisamente il 13 di questo mese, la Lega Pro ha organizzato, su temi di grande attualità, un interessante convegno a Coverciano che ha registrato, oltre alla completa presenza delle Società di 1^ e 2^ Divisione, tutti i massimi dirigenti della F.I.G.C. dell’AIA e della CAN. L’argomento che più degli altri ha animato la discussione dei presenti è stato, ovviamente, quello riguardante il Settore Arbitrale la cui attività è stata illustrata, dapprima, dal Presidente Nicchi e poi, in dettaglio, dal  Responsabile della CAN sign. Farina.

Le società, quando si è aperta la discussione sul tema, hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo sull’efficienza e la professionalità del ‘servizio’ arbitrale, pur sottolineando la necessità che occorre sempre vigilare affinchè venga stroncato sul nascere qualunque tentazione di esibizionismo o di sterile protagonismo che non giovano né alla classe arbitrale né, soprattutto, a chi fa tanti sacrifici per tenere in piedi questo sport.

Anche noi nella circostanza abbiamo dato il nostro contributo e pur condividendo il giudizio espresso circa l’assoluta affidabilità degli arbitri, abbiamo richiamato l’attenzione dei Responsabili del Settore (AIA, CAN) sul fatto che, non va mai dimenticato, che anche i migliori e più collaudati servizi talvolta possono fallire perché nella catena operativa esiste sempre la possibilità che possa inserirsi lo ‘scapocchione’ cioè quel soggetto che, sebbene incapace, riesce a sfuggire alle scremature e alle strette maglie del sistema selettivo.

Di fronte a queste situazioni, ancorchè fisiologiche, non si può rimanere inerti o tolleranti. L’allontanamento (temporaneo o definitivo)  dello ‘scapocchione’ deve essere puntuale e senza sconti, pena la credibilità di tutto il sistema calcio, nessuno escluso.

Questo è ciò che abbiamo detto in modo forte e chiaro ai massimi organi Federali mai immaginando che, dopo appena una settimana, avremmo, proprio noi,  sulla nostra pelle, fatto i conti con lo ‘scapocchione’ di turno. Eccolo infatti presente nell’incontro di domenica 22 gennaio a Pergocrema, pronto a far sentire tutto il peso della sua imbarazzante  incapacità di giudizio.

Mancano meno di dieci minuti alla fine della gara e il Pergocrema, sotto di un gol,  batte un calcio d’angolo.  La traiettoria della palla viene deviata da un plateale e volontario fallo di mani di un giocatore del Pergocrema che, in tal modo, avvantaggia  l’intervento di un suo compagno di squadra. E’ un gioco da ragazzi battere, di testa, a rete pareggiando l’esito della gara. L’arbitro, pur trovandosi a meno di tre metri dall’azione fallosa, insieme al suo assistente (altro esempio di assoluta incapacità nel ruolo da svolgere) convalida la rete fra le giustificate proteste di chi l’ha subita.

Naturalmente tutto l’accaduto è ampiamente provato da chiare ed inequivocabili riprese televisive oltre che dalle scuse, a fine partita, del calciatore del Pergocrema che ha ammesso la scorrettezza di gioco. Adesso noi seguiremo con molta attenzione il prosieguo del cammino arbitrale del sign. Losito di Pesaro e del suo assistente perché vogliamo capire se Coverciano è stata un’occasione guadagnata al futuro del calcio o se invece dobbiamo rassegnarci ad un declino ineluttabile dello sport che più amiamo.
Il Direttore Generale
Luigi Angiello

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