Lega Pro indagine false fidejussioni controlli a Como, Avellino e Treviso

Apprendiamo da agenzie la notizia secondo cui nei giorni scorsi vi sarebbe stata da parte della squadra mobile di Firenze l’acquisizione di documenti presso le sedi di alcune società di calcio della Lega Pro iscritte alla Prima e alla Seconda Divisione le quali avrebbero subito una tentata truffa relativa a false fidejussioni da presentare alla Lega Calcio.

Il dettaglio dei club coinvolti è il seguente: Como, Chieti, Casale, Treviso, Avellino e Bellaria. A coordinare l’indagine è il pm fiorentino Sandro Cutrignelli e la stessa avrebbe avuto inizio con una denuncia querela presentata dal rappresentante legale della Lega Calcio in questura a Firenze.

Tra i primi club a diramare un comunicato stampa di estraneotà ai fatti, l’Avellino Calcio. La nota:

“Nell’ambito di un’inchiesta che ha coinvolto diverse società professionistiche, l’Avellino, che aveva ipotizzato di presentare tramite broker finanziari una fidejussione dell’Allianz Bank, è stata ascoltata nella persona del presidente dottor Walter Taccone il quale ha chiarito la posizione dell’Avellino che è assolutamente estraneo ai fatti contestati in quanto non è stata mai presentata la fidejussione in oggetto alla Lega Pro in fase di iscrizione.

Il presidente è stato solo ascoltato come persona informata dei fatti e come parte lesa. Per maggiore chiarezza di informazione, la Covisoc ha controllato tutte le fidejussioni dell’A.S.Avellino esprimendo parere favorevole non riscontrando irregolarità sulle fidejussioni presentate dalla Banca della Campania.

Si ribadisce, infine, che non c’è stato alcun coinvolgimento oggettivo della società in merito a questa inchiesta a carattere nazionale e che l’Avellino è parte lesa in questo eventuale raggiro o truffa da parte dei broker lombardi che già in estate sono stati denunciati da questa società alla Procura dalla Repubblica”.

La nota del Bellaria:

A seguito dell’inserimento del nome del Bellaria Igea Marina nell’elenco delle squadre indagate per fidejussioni false, la società comunica attraverso una nota ufficiale che “l’indagine non riguarda la fidejussione bancaria che la società ha regolarmente depositato in Lega in fase di iscrizione, pertanto l’iscrizione al campionato in corso e relativa fidejussione sono assolutamente regolari. Nella mattina di oggi la società ha provveduto a comunicare con la Questura di Firenze in merito alla sua estraneità ai fatti“.

La nota del Casale:

In merito alle notizie relative all’inchiesta sulle false fidejussioni nel mondo del calcio, l’A.S. Casale Calcio precisa che la fidejussione per l’iscrizione al campionato di Seconda Divisione 2012/2013 venne presentata dall’allora rappresentante legale Giorgio Zanon, il quale sporse poi una regolare denuncia presso la magistratura non appena detta fidejussione venne respinta, ritenendosi parte lesa nella vicenda e per far valere i diritti della società.

Il tutto venne ufficializzato in un comunicato stampa pubblicato su questo sito ufficiale in data 9 luglio 2012 e tuttora consultabile.

L’A.S. Casale è dunque vittima e parte lesa in questo raggiro che sta emergendo dalle indagini della magistratura e si tutelerà in tutte le sedi opportune per il proprio buon nome e per la propria onorabilità.

La nota diramata dal Treviso con le parole del presidente:

la scorsa settimana non vi è stata alcuna perquisizione negli uffici di Via Foscolo, la polizia si è limitata a consegnarmi un invito a presentarmi in data 14 novembre presso la sede della mobile di Firenze per collaborare all’indagine che sta svolgendo la Magistratura in seguito ad una denuncia presentata dalla Lega Pro su alcune false fidejussioni ricevute. E’ stata richiesta la mia testimonianza in quanto mi ero inizialmente avvalso della collaborazione di uno dei broker coinvolti nell’indagine”.

La nota del Como Calcio:

In merito alle notizie apparse in data odierna su varie testate giornalistiche, la Calcio Como srl comunica tramite una nota ufficiale che nella giornata di mercoledì, presso la Questura di Firenze, è stata chiamata a descrivere la dinamica della truffa di cui è stata vittima e relativa alla iscrizione al campionato in corso. La società, nella persona del Presidente Rivetti, ha quindi confermato quanto già esposto nella propria denuncia querela presentata agli organi inquirenti di Como nel luglio scorso.

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