13a/Prima Divisione: Trapani e Avellino, cuore e carattere. Che Latina, che Benevento! Le capoliste stanno a guardare

Tutt’altro che semplice, eppure possibile se cuore e carattere si incastonano fino a creare una alchimia irresistibile. Il Trapani e l’Avellino, nel corso dell’ultimo turno dei rispettivi campionati di Prima Divisione, sono accomunate da un filo conduttore assai simile: sotto di due reti contro Portogruaro e Como, siciliani e irpini hanno saputo rimontare il doppio svantaggio e rimettere in piedi le rispettive gare, dall’esito che – a un certo punto – pareva scontato e negativo.

In Veneto Barraco e Abate, al Partenio Lombardi Zigoni e D’Angelo: rimonte che non sono servite per strappare la vittoria ma che hanno determinato un pari tutt’altro che da buttare. Soprattutto per come si era messa. Nello specifico: le virtù caratteriali hanno consentito ai biancoverdi di mettere sotto al tappeto gravi lacune difensive (che mister Bucaro non può ignorare) mentre il Trapani ha semplicemente dimenticato di scendere in campo nei primi 45′.

A più largo raggio, le formazioni che meritano una citazione particolare sono più d’una: nel girone A, in cui si sono annoverate ben quattro vittorie esterne, Reggiana, Benevento, Foggia e Pro Vercelli finiscono per forza di cose a ritagliatrsi uno spazio significativo nella copertina del giorno dopo; nel gruppo B, dove si è appurato il ritorno alle origini di un Pergocrema praticamente perfetto al cospetto di un Frosinone stordito, va lodato lo spirito del Benevento e del Latina, abili a ribaltare il punteggio dopo l’iniziale vantaggio di, rispettivamente, Pavia e Sud Tirol.

I campani hanno giovato della vena proficua di Michael Cia, che nel tempo di uno starnuto ha prima acciuffato i lombardi – passatio in vantaggio con Falco – e poi insaccato la rete del successo. I nerazzurri sono stati capaci – in due settimane – di segnare ben 6 gol (a Portogruaro e Sud Tirol) e viaggiare alla media di tre reti a partita. Ci hanno pensato Fossati e Jefferson (salito a quota sei nella marcatori, due reti in meno di chi guida: Le Noci e Godeas) a togliere le castagne del fuoco.

In barba ai detrattori,  l’avventura di Ghirotto sulla panchina dei pontini sta andando nel migliore dei modi: una sola sconfitta nelle ultime 4 partite e ben tre vittorie hanno rilanciato le ambizioni (verso una salvezza tranquilla) dei nero azzurri. Poi, chiosa inevitabile: le capoliste, per una volta, stanno a guardare.

E’ accaduto nel girone A, con il pari interno di Ternana e Taranto, ma anche nel girone B, dove il Lanciano (peraltro in cima alla gradatoria in solitaria) ha impattato tra le mura amiche contro la Carrarese e la Cremonese s’è fatta beffare nel finale da una Triestina concreta. Come sa esserlo Nanu Galderisi.

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