Calcio e scienza: oltre mille colpi di testa all’anno provocano lesioni cerebrali

Lo studio è della Yeshiva University di New York ed è stato presentato nel corso del congresso della Radiological Society of North America in svolgimento a Chicago.

Stando ai risultati dedotti dagli studiosi, prolungati e numerosi colpi di testa determinano danni ai calciatori fino a procurare lesioni cerebrali e difficoltà cognitive.

L’inzuccata al pallone, infatti, dà origine a veri e propri traumi e occorrerebbe in tal senso monitorare il numero di colpi di testa annuali, che non dovrebbero essere più di mille.

L’indagine da cui è scaturito lo studio è stata effettuata su 38 calciatori dilettanti di 30.8 anni di media: ciascuno di essi aveva iniziato a giocare da piccolo e il campione è stato suddiviso, con un particolare tipo di risonanza magnetica, in gruppi differenti a seconda del numero medio di colpi di testa annui.

L’osservazione ha portato gli studiosi a dire che nei colpitori più frequenti (vi sono soggetti che colpiscono il pallone di testa più di millecinquecento volte) vi è traccia di lesioni simili a quelle di un trauma. In tal senso, si precisa che non è il singolo colpo di testa a causare problemi, semmai l’impatto ripetuto con costanza.

Sono cinque le aree più colpite nel lobo frontale e nella regione temporo-occipitale, ciascuna con una funzione peculiare: di attenzione, memoria, funzioni esecutive e visive complesse. Tra chi colpisce la palla di testa con maggiore frequenza, le funzioni neuropsicologiche (memoria verbale e velocità psicomotoria) erano peggiori.

Lascia un commento