L’ex Rimini Tornaghi e il calcio nella Chicago di Obama

L’occasione e l’espediente sono di peso: in prossimità del verdetto relativo al prossimo presidente degli Sati Uniti d’America con gli Usa chiamati a scegliere tra Obama e Romney, il giornalista di Sky Sport Augusto De Bartolo ha intervistato Paolo Tornaghi, portiere italiano ex Rimini (2008-2010: sette presenze) e Como (2009-2011: una presenza), primo tra tutti i colleghi italiani a firmare un contratto che lo legasse alla Major League Soccer, ovvero al calcio a stelle e strisce e a farlo per una squadra che milita in una città per niente indifferente al verdetto relativo alla sfida Obama-Romney.

Milita nei Chicago Fire che sono la squadra della città di Obama, è un classe 1988 e prima di parlare di calcio mette in chiaro che

“Chicago è la roccaforte di Obama, tifano tutti per lui anche se qualcuno è rimasto deluso per un cambiamento non così evidente rispetto a prima. Detto questo, Obama vincerà, così Chicago festeggerà anche perché in questo modo avremo altri quattro anni per cercare di vincere la Mls ed essere invitati alla Casa Bianca per conoscerlo di persona”.

Il calcio a Chicago, racconta Tornaghi, lo si vive in una atmosfera tranquilla e il pensiero di andare a giocare in America è stato successivo al fatto che i due anni in Lega Pro con Rimini e Como siano andati come aspettava. Sugli altri sportivi italiani emigrati in America:

“Nei Chicago Bulls gioca Marco Belinelli ma l’Nba è appena cominciata e non l’ho ancora incontrato, conosco invece Danilo Gallinari che è stato mio compagno al liceo. Lui è un vero fenomeno”.

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