Calcioscommesse Francesco Ruopolo e quel Pisa-AlbinoLeffe da 90 mila euro

Pisa-Albinoleffe del 7 marzo 2009 combinata da un gruppo di calciatori tra i quali Carlo Gervasoni e Francesco Ruopolo ebbero ruolo attivo.

A ricostruire l’ennesimo tassello di quello che sta emergendo negli atti legati al primo filone di calcioscommesse relativo alle indagini della Procura di Cremona sono anche in questo caso gli atti resi noti con i deferimenti di mercoledì 9 maggio 2012.

La circostanza emerge dal dispositivo dei deferimenti di Stefano Palazzi, nella pagine in cui si parla di una riunione a casa Gervasoni in cui altri giocatori rifiutarono la combine. Tra le testimonianze riportate, anche quella di Ruopolo alla procura della Figc lo scorso 7 marzo:

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Calcioscommesse l’ex Mantova Locatelli parla di Gervasoni

Tomas Locatelli, ex calciatore del Mantova coinvolto nell’inchiesta sul caòlcioscommesse, in seguito all’interrogatorio avvenuto venerdì 4 maggio (due ore di audizione in Procura federale) dopoché era già stato ascoltato lo scorso 18 aprile, ha pronunciato una serie di frasi significative che spaziano in maniera trasversale.

Va ricordato che a chiamare in causa Locatelli, iscritto nel registro degli indagati dai pm di Cremona, è stato l’ex compagno e superteste Carlo Gervasoni per la tentata combine di Ancona-Mantova del 30 maggio 2010.

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Calcioscommesse interrogatorio Gervasoni, citati Mezzaroma e il Siena oltre Mauri

Si è svolto l’ennesimo interrogatorio del calciatore del Piacenza, Carlo Gervasoni, in ambito calcioscommesse: a sentire il calciatore è stato il procuratore di Cremona, Roberto di Martino, al quale il difensore ha riferito particolari di enorme interesse per le indagini.

Il primo è quello per cui lo stesso Gervasoni avrebbe saputo dallo zingaro Amir Gegic che il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, avrebbe pagato due giocatori del Modena in occasione della partita Modena-Siena del 26 febbraio 2011. In particolare Gervasoni racconta di aver appreso la circostanza da un suo amico del Kazakistan. Le parole del calciatore hanno causato la reazione furiosa del presidente del Siena, Massimo Mezzaroma:

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Calcioscommesse class action tifosi Mantova contro Gervasoni & co

Il legale dei tifosi del Mantova, Dionigi Biancardi, ha presentato nel pomeriggio di ieri in procura a Cremona la richiesta di costituzione di parte civile contro gli ex giocatori biancorossi coinvolti nello scandalo del calcioscommesse portato alla luce dalla procura cremonese.

La class action intentata da 153 tifosi è contro gli ex giocatori biancorossi accusati di aver venduto le partite del Mantova quando era in serie B.

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Calcioscommesse Figc interrogatorio Gervasoni il 13 aprile 2012

Carlo Gervasoni verrà ascoltato il prossimo 13 aprile 2012: è quanto si evince dal calendario reso noto dalla Procura Federale Figc nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse.

Rispetto alle altre audizioni, sono rinviate a data da destinarsi le deposizioni di Michele Cossato, Antonio Benfenati e Alessandro Zamperini.

Il calendario completo delle audizioni fino al 13 aprile

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Calcioscommesse class action tifosi Mantova

Tutto pronto per la class action che i tifosi del Mantova hanno intenzione di sostenere contro gli ex calciatori virgiliani coinvolti nello scandalo del calcioscommesse.

L’idea circola da un po’ di tempo ma, dopo l’incontro di ieri sera, il Centro di coordinamento dei Mantova club ha cominciato la raccolta firme che ha finora tagliato il traguardo dei 155 autografi da parte dei sostenitori biancorossi.

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Calcioscommesse Atalanta-Piacenza, Gervasoni accusa Rickler e i Cossato

La gara che è divenuta il simbolo mediatico del calcioscommesse, Piacenza-Atalanta, sarebbe stata venduta due volte: è quanto contenuto nel verbale d’interrogatorio relativo al calciatore del Piacenza, Carlo Gervasoni sentito dalla procura di Cremona.

In una prima circostanza, la partita sarebbe stata venduta ai cosiddetti zingari e in una seconda circostanza a una cordata che faceva capo ai calciatori Cesare Rickler e ai fratelli Cossato.

Avrebbe sostenuto Gervasoni:

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La moglie di Gervasoni al Chiambretti Sunday Show

Raffaella Bosetti torna a parlare – e lo fa con Piero Chiambretti al Chiambretti Sunday Show – della vicenda calcioscommesse che ha coinvolto in maniera diretta il marito Carlo Gervasoni, calciatore in quota al Piacenza arrestato nell’ambito dell’inchiesta Last Bet portata avanti dai giudici di Cremona.

La donna si era prontamente schierata dalla parte del marito pur riconoscendo gli errori commessi nella circostanza. Nel corso del faccia a faccia con il presentatore televisivo, ha ribadito che l’intera vicenda è stata

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Cassano inguaiato da Doni e Gervasoni, l’arresto a Empoli

L’arresto di Mario Cassano, portiere del Piacenza, arriva mentre uno dei sabati italiani più freddi dell’anno (dicono del secolo), ha risvegliato i fantasmi del processo sul calcioscommesse che – a questo punto – ci si porterà dietro ancora per parecchio tempo visto che – quasi fosse una retta infinita – a una fase precedente ne segue sempre una sucessiva.

Manette all’estremo degli emiliani poche ore prima che la gara in programma domenica 5 febbraio tra Piacenza-Portogruaro venisse rinviata per maltempo.

Certo, Cassano non l’avrebbe giocata ugualmente, visto che nella mattina di sabato 4 febbraio è finito in gattabuia in seguito all’operazione condotta a Empoli – dove si trovava presso parenti della moglie – dagli agenti delle squadre mobili di Cremona, Firenze e del Servizio Centrale Operativo.

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Parla la moglie di Carlo Gervasoni

Anticipazioni dal prossimo numero del settimanale Oggi, in edicola mercoledì 4 gennaio: parla Raffaella Bosetti, giornalista, autrice di due raccolte di poesie e – soprattutto – moglie di Carlo Gervasoni, il difensore del Piacenza coinvolto nello scandalo del calcioscommesse (accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva e squalificato per 5 anni).

La donna interviene per sostenere due pensieri: il primo è che il marito ha sbagliato, il secondo è che – nonostante ciò – continuerà a essere la moglie di Gervasoni. Stralci dell’intervista:

“Mio marito Carlo ha sbagliato, ma io non lo lascio. Il 18 dicembre era il mio compleanno, le mie amiche mi avevano convinta a trascorrere la serata a Milano. Quando sono arrivata a casa il quadro è stato come un pugno in faccia”.

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Piacenza, Garilli su Gervasoni: lo guardavo negli occhi e sembrava a posto

Il calcioscommesse ha coinvolto in maniera significativa il Piacenza Calcio dacché uno degli indagati è risultato essere Carlo Gervasoni e da quando, vien da dire, la partita simbolo dell’inchiesta Last Bet è diventata Atalanta-Piacenza. Proprio due esponenti di spicco del club emiliano, l’amministratore unico Fabrizio Garilli e il calciatore Simone Guerra, sono intervenuti sull’argomento rilasciando un’intervista ai giornalisti de La Stampa. Le parole di Garilli:

“Quando entravo negli spogliatoio, Gervasoni lo guardavo dritto negli occhi, non posso dimenticare la sua espressione. Mi sembrava a posto. Se ripasso mentalmente tutte le partite che ho visto, su Gervasoni non ho nulla da dire. Probabilmente io sono uno di quei presidenti tonti che non analizzano le cose. Da quello che so, tutto quello che hanno combinato è stato fatto ai danni del Piacenza. Sono cornuto, mazziato e contento”.

Le parole di Guerra:

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Calcioscommesse, Gervasoni indica i giocatori coinvolti e le partite truccate

Carlo Gervasoni, ne corso degli interrogatori avvenuti a Cremona davanti al gip, ha fatto i nomi dei calciatori con cui avrebbe raggiunto accordi per manipolare le patrtite di calcio e indica nel dettaglio anche le gare oggetto di combine. L’inchiesta Last Bet sul calcioscommesse man mano si allarga e, a ciò, contribuisce di diritto anche il difensore del Piacenza che, davanti al pm Roberto di Martino, ha tracciato un excursus complessivo rispetto al proprio ruolo all’interno della vicenda.

Tra le gare indicate da Gervasoni, la prima è Pisa-Albinoleffe risalente al 7 marzo 2009: in questo caso, il calciatore coinvolge anche il difensore Conteh e parla di una marcia indietro dei tesserati dell’AlbinoLeffe Narciso e Cellini. Quel che ha raccontato ai magistrati è che, in quell’occasione,

Narciso e Cellini decisero di lasciare perdere ma gli slavi si fecero vivi e allora aderimmo alla proposta, pur senza l’accordo di Narciso e Cellini ma coinvolgendo anche Careni. Se non ricordo male, in base agli accordi con gli slavi dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Ricordo che Conteh fece un fallo da rigore che venne trasformato. Se non ricordo male, gli slavi ci avevano anticipato 15mila euro a testa. Non mi risulta che sia coinvolto il Pisa”.

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