Piacenza, Garilli su Gervasoni: lo guardavo negli occhi e sembrava a posto

Il calcioscommesse ha coinvolto in maniera significativa il Piacenza Calcio dacché uno degli indagati è risultato essere Carlo Gervasoni e da quando, vien da dire, la partita simbolo dell’inchiesta Last Bet è diventata Atalanta-Piacenza. Proprio due esponenti di spicco del club emiliano, l’amministratore unico Fabrizio Garilli e il calciatore Simone Guerra, sono intervenuti sull’argomento rilasciando un’intervista ai giornalisti de La Stampa. Le parole di Garilli:

“Quando entravo negli spogliatoio, Gervasoni lo guardavo dritto negli occhi, non posso dimenticare la sua espressione. Mi sembrava a posto. Se ripasso mentalmente tutte le partite che ho visto, su Gervasoni non ho nulla da dire. Probabilmente io sono uno di quei presidenti tonti che non analizzano le cose. Da quello che so, tutto quello che hanno combinato è stato fatto ai danni del Piacenza. Sono cornuto, mazziato e contento”.

Le parole di Guerra:

“Non mi sono accorto di nulla, credevo di avere un bel gruppo, non ho notato nessun atteggiamento sospetto, per questo sono molto sorpreso. Su Cassano per il momento ci sono solo sospetti, non prove. Con lui avevo e ho un buon rapporto, è uno di quelli che mi ha aiutato a entrare nello spogliatoio. Rivedendo quei due rigori, e dopo aver letto che c’era l’accordo per tirarli centralmente, qualche sospetto mi viene”.

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