Siracusa, mister Sottil a tutto tondo

Dopo poche ore dal primo impegno ufficiale della stagione 2011/2012 per il Siracusa, mister Sottil ha parlato soprattutto soffermandosi sul campionato che comincerà il prossimo 4 settembre. “Facciamo una premessa. Non è detto che avere il blasone o una squadra ricca di nuovi giocatori, significhi vincere. Comprendo la “vocazione” nazionale che si è voluta dare al girone, ma mi aspettavo una suddivisione diversa. Per esempio tutte le pugliesi assieme, non due di qua e due di là. Però il girone è questo ed è bello e stimolante”.

Società importanti ed avversarie di tutto rispetto che comunque faranno il proprio campionato. Chi più, chi meno si sono tutte rinforzate ma certamente non tutte mirano alla vittoria del campionato. Alcune società blasonate, come ad esempio il Piacenza ha definito il tecnico solo pochi giorni fa: “Si, hanno dei problemi ma ne verranno fuori. Direi che è ancora presto per capire il valore delle formazioni”. Girone B ma comunque campi meno “caldi” rispetto al girone A. Evitare piazze calde potrebbe essere  un aspetto positivo: “Questo senza dubbio. Perché se vai a giocare a Bassano, o col Pergocrema, non ci sono le “pressioni” di altri campi e giocare con squadre tipo Triestina, Cremonese o Piacenza è davvero stimolante”.

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Spal, presentato il nuovo allenatore Vecchi

Una conferenza stampa affollata: giornalisti e anche tifosi. Una trentina di persone che hanno voluto presenziare al ritorno in biancazzurro di Stefano Vecchi. Non da giocatore, ma ora come allenatore. Come lui stesso ha poi voluto sottolineare: ”Sognavo di tornare alla Spal e magari allenare in serie A…”. Un pò spinta come affermazione, ma sicuramente sincera! L’introduzione è stata fatta dal Presidente Cesare Butelli che ha parlato del quarto allenatore della sua gestione: ”Sono un pò stanco… ma convinto della scelta fatta. Diciamo che è un allenatore diverso rispetto a chi lo ha preceduto. Ha un curriculum che parla da sé: tre campionati vinti in sei anni, di cui due consecutivi nelle due ultime stagioni. E’ quindi un vincente. Una peculiarità che speriamo porti con sé anche a Ferrara. Questo colpo di fulmine è decollato e si è concluso in pochi giorni. Stefano Vecchi ha subito dimostrato di voler tornare in questa città dove in passato era stato bene nella veste di calciatore. Ora possiamo quindi ripartire con l’idea di costruire cose ben fatte…”.

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Ravenna, il presidente Fabbri difende squadra e società

“Non sappiamo nulla di partite truccate o di calcio scommesse”. Con queste parole il presidente Gianni Fabbri ha esordito nella conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio di ieri in via Salara, affermando l’estraneità del Ravenna Calcio rispetto ai fatti emersi dall’indagine “Last Bet” condotta dalla squadra mobile di Cremona e che ha portato all’arresto di sedici persone. “Nei sette anni della mia presidenza – ha proseguito il numero uno giallorosso – abbiamo dimostrato la nostra idiosincrasia alle partite aggiustate al punto che una volta misi fuori rosa un nostro tesserato perché avevo il sospetto di comportamenti poco corretti”. Il presidente Fabbri ha confermato la visita di agenti della polizia avvenuta questa mattina nella sua abitazione, sottoposta a perquisizione insieme alla sede della sua azienda: “Hanno controllato i nostri conti senza riscontrare nulla di anomalo. Riteniamo di essere trasparenti e pertanto risponderemo all’autorità giudiziaria ma non nego di essere preoccupato per questa situazione mortificante. Preoccupato per la squadra, che si trova a dover fare i conti con qualcosa che non ha nulla a che vedere il campo, e preoccupato per la Società che viene chiamata in causa per cose di cui non è a conoscenza. Buffone? Non l’ho sentito né visto oggi, per cui non so di cosa sia accusato. Dico solo che in lui abbiamo avuto sempre la massima fiducia e speriamo che dimostri di essersela meritata”.

Alle domande dei cronisti sugli eventuali coinvolgimenti della Società nelle partite del Ravenna finite sotto inchiesta, il presidente Fabbri è stato molto chiaro: “Ad Alessandria siamo andati per vincere e ci è stato negato un rigore. A Verona ricordo che abbiamo perso per un rigore, questa volta inesistente, che ci è stato fischiato contro. Per quanto riguarda la gara con lo Spezia, non ho mai ricevuto una proposta di denaro e comunque in quell’occasione fui io a segnalare al presidente della Lega Pro, Macalli, alcune anomalie nelle scommesse sulla partita, che ci erano state segnalate direttamente da una ricevitoria di Castel San Pietro”.

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Barletta: Cari confermato allenatore. Castagnini è il nuovo Ds

Soli pochi giorni dalla fine del campionato ed ecco già pronto il Barletta che verrà, almeno nei quadri tecnici. Il presidente Roberto Tatò ha illustrato quelle che saranno le linee guida della prossima stagione.
Innanzitutto c’è una “new entry” in società. Walter Tatò, figlio del presidente Roberto, ricoprirà il ruolo di vice-presidente. La carica di direttore sportivo è di Renzo Castagnini, che prende il posto di Marcello Pitino, al quale il “numero uno” della società biancorossa, rivolge un elegante messaggio.
“Il mio -dice Tatò- non è un ringraziamento di circostanza ma sostanziale. Pitino, con noi, ha lavorato benissimo e quando è arrivato la squadra era davvero messa male. Gli auguro le migliori fortune come professionista e come uomo, che, voglio sottolinearlo, è di grandissimo spessore”.

Tatò, poi, si è soffermato sulla scelta di Castagnini. “Renzo -dice Tatò- è da qualche mese al mio fianco ed è stato prezioso per i consigli che mi ha saputo dare. Gli ho affidato il progetto della squadra della prossima stagione, che posso dire senza mezzi termini sarà un progetto importante”.
Parole importanti, il presidente Tatò le ha riservate anche per Marco Cari, confermato insieme al suo “vice” Stefano Furlan. “Tre sono, tra gli altri, gli aspetti che ho apprezzato in Cari. Ha preso una squadra che era sfilacciata ed ha creato un vero gruppo. Ha dato alla stessa una mentalità vincente ed è un uomo che ha fame di calcio. Sono soddisfatto ed ecco spiegato il motivo della sua riconferma”. Confermatissimo anche Mimmo Pistillo che ha svolto un egregio lavoro come Responsabile del Settore Giovanile.

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Da Foligno 4 società impegnate per valorizzare i giovani

Ieri mattina, presso la sede societaria del Foligno Calcio in via Rutili, si è tenuta una conferenza stampa per spiegare le iniziative che alcune società (Foligno, Pavia, Viareggio, Gubbio) stanno attivando per sensibilizzare istituzioni politiche e sportive ed opinione pubblica sui problemi della Lega Pro. Nel corso dell’incontro il direttore generale, Federico Cherubini, su invito della stampa ha anche illustrato i contenuti degli accordi stabiliti dalla Lega Pro in merito alla distribuzione dei contributi legati all’utilizzo dei giovani. Cherubini ha prima spiegato che la Lega utilizza introiti provenienti dal CONI (16 milioni per la Lega Pro) oltre ai proventi (circa 5 milioni di euro) che vengono versati dalle società promosse dalla Lega Pro in B, le cosiddette mutualità (circa 500mila euro versate da ogni società). Rispondendo alle domande dei giornalisti, inoltre, la discussione si è anche spostata sugli ulteriori contributi che erano previsti direttamente da una legge dello Stato, la Legge Melandri, che prevedeva che l’1% dei diritti televisivi (una cifra che ruota intorno ai 10 milioni di euro) fosse destinato alla Lega PRO che, dal canto suo, aveva stabilito che suddetta cifra aggiuntiva, fosse divisa esclusivamente in relazione all’utilizzo dei giovani nelle squadre di Prima e Seconda Divisione. Detto questo, si è giunti a chiarire che suddette spettanze aggiuntive ad oggi non risultano ancora versate. A seguito delle domande in merito, il direttore ha poi chiarito che il mancato versamento di questa cifra aggiuntiva va ad incidere in maniera importante sul futuro di quelle società, come ad esempio il Foligno, che avevano messo a budget, perché previste, cifre considerevoli provenienti proprio da quanto stabilito dalla Legge Melandri.

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Tridico, ds Monza: “Adesso la parola passa al campo”

Il Presidente del Monza Luca Magnoni ha aperto la conferenza stampa per la presentazione dei nuovi acquisti tenutasi all’EuroHotel: “Voglio innanzitutto dare il benvenuto a tutti i nuovi acquisti che sono venuti a Monza con grande entusiasmo consapevoli di approdare in un piazza importante e dalla storia gloriosa. Quello appena concluso è stato un calciomercato molto difficile e per questo voglio fare personalmente i complimenti al D.S Tridico per come ha operato, credo che questi nuovi innesti miglioreranno notevolmente il valore assoluto della nostra squadra. A livello societario ci siamo posti degli obiettivi sia tecnici che economici e faremo il possibile per raggiungerli.”

Il Direttore Sportivo Vincenzo Tridico, introdotto dal Presidente, ha spiegato nel dettaglio la campagna acquisti invernale: “In questa sessione di calciomercato avevamo soprattutto la necessità di operare per rinforzare la linea mediana e in questo senso sono stati ingaggiati Fabio Vignaroli, che tutti considerano un attaccante ma che negli ultimi 2 anni ha sempre giocato a centrocampo, e Alessandro Gambadori che si è già messo in mostra durante le prime uscite in Biancorosso”.

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