Serena motivatore: «Spezia, proviamo a battere la capolista»

Domani tutti gli occhi della Prima Divisione saranno puntati sullo stadio “Picco”. È in programma, infatti, la sfida tra la capolista Pergocrema allenata da mister Brini e lo Spezia di Michele Serena; di certo i gialloblù hanno sovvertito qualsiasi pronostico vincendo sei delle sette partite finora giocate (unica sconfitta a Prato alla 5° giornata). Mister Serena è consapevole della forza dell’avversario, ma l’obiettivo per lo Spezia non può che essere uno:

“Veniamo da un turno infrasettimanale in cui mi ha soddisfatto il filo di continuità basato sul sacrificio e sull’abnegazione di tutti i ragazzi per il bene della squadra. E’ un fattore imprescindibile se vogliamo far bene, altrimenti anche la mia presenza quì non avrebbe senso; la totale partecipazione è fondamentale, specie nel caso di un allenatore che subentra. Tutti vorrebbero sempre vincere, ma questo non è sempre possibile; noi adesso cerchiamo la quadratura. Fisicamente non siamo al top e il trittico di impegni non ci ha aiutato. Dalla prossima settimana potremo lavorare in maniera più dedicata sull’intensità, ma già da domenica vogliamo portare via il massimo”

 

E l’impegno è tutt’altro che semplice, arriva il Pergocrema capolista.

“Loro sono una squadra che, costruita nell’ultima parte del mercato, ha sorpreso tutti, ma che è in testa con pieno merito. Hanno svolto una preparazione mirata a raggiungere una brillantezza immediata e questo sta pagando. Sono una squadra che corre, compatta, che si aiuta e che ha ben chiaro il concetto di squadra. Non sottovalutiamo nessuno e cercheremo di sfruttare al meglio le nostre caratteristiche. La differenza tra noi e loro, senza offesa per nessuno, è che io posso scegliere tra un gruppo di grandissimo valore; ora più che mai, la forza della rosa deve venire fuori. E’ di certo una sfida importante che noi vogliamo sfruttare al meglio, con volontà ed abnegazione”

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Gela, perché buttare a mare una storia così?

Non come la FeralpiSalò, ma anche la vita del Gela è relativamente recente. Infatti solo nel 1994 le due società Juventina Gela e Terranova, entrambe con alle spalle una sola esperienza in Serie C2, diedero vita nel 1994 ad un sodalizio, mediante il meccanismo della fusione, che in due stagioni raggiunse la Serie C2 rimanendoci per otto campionati consecutivi.

Nel 2000 si è deciso di adottare il nome di Gela, conservando comunque la vecchia denominazione nella sigla J.T. e quindi si è passato da Juveterranova a Gela J.T. Al termine della stagione 2004-2005, la squadra diretta dal presidente Massimo Romano ha conquistato una storica promozione in Serie C1. Rischiato il fallimento nell’estate del 2005, dopo la stagione 2005-2006 la società è fallita dopo aver conquistato la salvezza sul campo.

Con l’adesione al Lodo Petrucci il Gela è rimasto fra i professionisti nella stagione 2006-2007 anche se in Serie C2, mediante la fondazione della società sportiva Gela Calcio SpA presieduta da Angelo Tuccio. In seguito il Gela ha partecipato per due stagioni consecutive ai play-off, senza riuscire mai a vincerli. Al termine della stagione 2009-2010, il Gela ha comunque conquistato la promozione in Prima Divisione: il fallimento di numerose società ha portato a numerosi ripescaggi, compreso quello dei bianco-azzurri.

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Benevento, Galderisi: “A Cava ci rialzeremo”

La sconfitta in casa contro il Barletta brucia ancora in casa Benevento. Non tanto perché tra due giorni la Nocerina potrebbe già festeggiare la serie B, ma soprattutto perché Galderisi sa che è in questi momenti finali che bisogna dare il massimo. “Io vivo con la mia squadra e per la mia squadra. Li ascolto e ci confrontiamo sia sulle cose positive che su quelle negative. Loro si sono presi la responsabilità per la brutta prestazione di lunedì e questa è una cosa positiva, perché tutti ci mettiamo la faccia e nessuno nasconde”. Galderisi non si nasconde e parla anche delle sue, di responsabilità: “Come voi ben sapete le maggiori responsabilità sono sempre dell’allenatore.  Nel calcio l’errore ci sta, ma l’importante è lavorare per migliorare dove si sbaglia. In questo momento noi fatichiamo a gestire l’episodio che cambia la partita, troppo spesso ci facciamo prendere dalla generosità e ci dimentichiamo di fare le cose su cui abbiamo lavorato. Avere delle difficoltà è normale, ma la nostra forza in questo momento è certamente la compattezza e l’unione di intenti”.

Galderisi cerca anche di guardare avanti con ottimismo, senza drammatizzare né sottovalutare il momento “no” del suo Benevento.

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Spezia, impresa difficile a Ravenna

Sarà lo stadio “Bruno Benelli” di Ravenna ad ospitare, domenica prossima, la sfida valida per la 28° giornata di Prima Divisione, Ravenna-Spezia. La formazione allenata dal tecnico Leonardo Rossi, subentrato a mister Esposito dopo l’8a giornata, vanta al momento 36 punti in classifica, 3 lunghezze dalla zona play-off, ottenuti grazie a 9 vittorie, 9 pareggi e 9 sconfitte. Il campionato dei giallorossi è stato costruito prevalentemente in casa dove sono stati raccolti 23 punti dei 42 disponibili (6 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte); l’ultima sconfitta casalinga rimediata, è datata 24 ottobre, contro l’Alessandria; prima dei ‘grigi’ avevano portato via l’intera posta il Sudtirol ed il Verona. Se riguardo ai gol segnati, i ravennati hanno lo stesso andamento sia in casa che fuori (15 fatti in casa e 14 fuori), la difesa ha subito in casa solo 10 gol a fronte dei 31 totali. Miglior marcatore stagionale è Daniele Rosso, 6 centri, seguito dal terzetto Chianese, Paolo Rossi e Rossetti, 3 gol a testa. Il Ravenna comincia con grande intensità le proprie partite (il 24% delle reti segnate nel primo quarto d’ora), pagando un pò nella fase centrale della prima frazione (tra il 16′ ed il 30′ subito il 26% delle reti totali); tra le mura del “Benelli” i ragazzi di mister Rossi hanno segnato, nella prima frazione di gioco, il 67% dei gol, ma anche subito 60%.

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Scienza carica: “Viareggio ti salverò”

Il Viareggio non sta certamente affrontando un grandissimo momento sia dal punto di vista della forma fisica, ma soprattutto per quanto riguarda i risultati. Dopo le due sconfitte contro Foggia e Juve Stabia, con ben sei reti al passivo e nessuna all’attivo, è chiaro che anche la stampa ha cominciato a picchiare giù duro sul momento dei bianconeri. Però mister Giuseppe Scienza la vede un po’ diversamente. Ecco come: “Chiudere il girone d’andata a metà classifica non era ad inizio campionato una cosa scontata. E’ bene che tutti si mettano in testa che se ci salviamo è un miracolo e che se riusciamo a farlo senza passare dai playout avremo fatto più di un miracolo”.

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Verona-Monza, Mandorlini chiede i tre punti

Dopo il pareggio-beffa contro il Como di domenica scorsa, altro match fondamentale in arrivo per l’Hellas Verona. Domani infatti arriva il Monza galvanizzato dalla vittoria contro la Spal e desideroso di migliorare la propria – deficitaria – classifica. Troverà un Verona col dente avvelenato, ma certo ancora alle prese con qualche problema di formazione. Fa il punto mister Andrea Mandorlini. “Abbiamo recuperato Abbate, credo sia a disposizione. Dobbiamo vedere le condizioni di Ferrari, mentre Cangi e Maietta saranno difficilmente tra i convocati. Comunque siamo pronti per questo impegno. Il rientro di Russo ci permette di valutare diverse opzioni, Mancini mi piace molto anche come mezzala destra. Avere diverse alternative è importante“.

Poi, come al solito, l’obiettivo di giornata:

Vorrei soltanto i tre punti dopo il fischio finale. Abbiamo sempre giocato per vincere, forse col Como ci sono state meno occasioni rispetto al solito considerato anche il rigore, diventato ormai una sorta di ossessione. Centrando il successo coi lariani avremmo raggiunto lo stesso bottino delle prime dodici sfide stagionali, di positivo c’è che non abbiamo mai perso. Troppi però sono stati i pareggi“.

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