Gela, perché buttare a mare una storia così?

Non come la FeralpiSalò, ma anche la vita del Gela è relativamente recente. Infatti solo nel 1994 le due società Juventina Gela e Terranova, entrambe con alle spalle una sola esperienza in Serie C2, diedero vita nel 1994 ad un sodalizio, mediante il meccanismo della fusione, che in due stagioni raggiunse la Serie C2 rimanendoci per otto campionati consecutivi.

Nel 2000 si è deciso di adottare il nome di Gela, conservando comunque la vecchia denominazione nella sigla J.T. e quindi si è passato da Juveterranova a Gela J.T. Al termine della stagione 2004-2005, la squadra diretta dal presidente Massimo Romano ha conquistato una storica promozione in Serie C1. Rischiato il fallimento nell’estate del 2005, dopo la stagione 2005-2006 la società è fallita dopo aver conquistato la salvezza sul campo.

Con l’adesione al Lodo Petrucci il Gela è rimasto fra i professionisti nella stagione 2006-2007 anche se in Serie C2, mediante la fondazione della società sportiva Gela Calcio SpA presieduta da Angelo Tuccio. In seguito il Gela ha partecipato per due stagioni consecutive ai play-off, senza riuscire mai a vincerli. Al termine della stagione 2009-2010, il Gela ha comunque conquistato la promozione in Prima Divisione: il fallimento di numerose società ha portato a numerosi ripescaggi, compreso quello dei bianco-azzurri.

Il 22 gennaio 2011 sono annunciate le dimissioni del presidente Tuccio e dell’allenatore Provenza e i giocatori sono stati lasciati liberi di scegliere un’altra destinazione; in un comunicato successivo, il massimo dirigente ha specificato di aver consegnato la società al sindaco per cedere il pacchetto azionario.

Il 30 giugno 2011 la società ha presentato un’iscrizione al campionato di Lega Pro Prima Divisione 2011-2012 che è stata giudicata incompleta dalle autorità calcistiche, mettendo a rischio la permanenza nel calcio professionistico. A metà luglio 2011, il presidente Angelo Tuccio non trova i 287.000 € necessari per pagare Iva e Irap e la società viene esclusa dai campionati professionistici, con la prospettiva di non potersi iscrivere nemmeno in Serie D.

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